Mario ha scritto:
Il rispetto per gli animali e per i propri cani è una questione di sensibilità e cultura, spesso con rammarico, per via del mio lavoro, ho visto maltrattere i cani pastori senza motivo figuriamoci quelli che non fanno il loro lavoro. E' triste, illegale ma è così, saluti, Mario
Ciao Mario, a questo punto forse è necessario che mi spieghi meglio.
Il rispetto per gli animali (e per gli uomini) prima di tutto
Mi sembrano però indispensabili alcune distinzioni. L’uccisione di un animale per cibarsene o perché procura danni è una cosa. Il maltrattamento o l’uccisione di un animale senza motivo è un’altra cosa e io, se fossi presente al fatto, sarei il primo ad indignarmi e magari anche a denunciare.
Io ho problemi di sensibilità anche per tirare il collo a una gallina. Non approvo neanche l’uccisione delle volpi e delle donnole, figuriamoci se prendo alla leggera l’uccisione di un cane.
Se i miei cani uccidessero le mie galline io non li punirei nemmeno con un colpo di bastone. Li sgriderei severamente, questo sì, e subito dopo mi affretterei a fare un recinto per i polli in modo che il fatto non si ripeta.
Ma il pastore non alleva pecore per hobby, lo fa per campare, e una pecora non costa quanto una gallina e perdere il gregge sarebbe la rovina. Il pastore non può permettersi che il suo gregge venga sterminato né dai lupi, né dalle volpi e nemmeno (peggio ancora) dai suoi cani. Non hanno alternativa. Se uno non capisce questo, può indignarsi quanto vuole (dimostrando una sensibilità pur condivisibile) ma non conosce il mondo e i problemi dei pastori.
Ripeto: diverso è il caso di maltrattamenti o di uccisioni gratuite. Questi spregevoli comportamenti non li sopporto, non li giustifico in alcun modo.
Per concludere, parafrasando la tua ultima frase:
“
E' triste, anche se è legale, ma è così”
Saluti
Pedru