|
scelta razza pecore per alta collina nel lazio: consigli?
Autore |
Messaggio |
valeriabq
Iscritto il: 04/09/2012, 11:10 Messaggi: 9 Località: alta Sabina (RI)
Formazione: laurea in legge
|
Salve a tutti, ho passato un paio di giorni a scorrere questo forum seguendo i link più interessanti - è davvero una miniera di informazioni, complimenti!
Io faccio parte del nutrito gruppo di neofiti incoscienti che vogliono cominciare un allevamento ovino, con l'aggravante che ho 47 anni suonati, e che sto per mollare un lavoro fisso...
Comunque sia, ho deciso di mettere a reddito alcuni terreni di famiglia. Si tratta di 15 ettari, divisi in 3 appezzamenti, situati tra gli 800 e gli 850 mt in Sabina. I terreni sono parzialmente boscati, con macchia di roverelle, e per il resto composti da seminativi incolti, non tutti comodi. Naturalmente provvederei a rinforzare il pascolo. Gli appezzamenti si trovano tutti al di sotto della linea dei lupi, ma ben dentro il territorio dei cinghiali. In zona ci sono alcuni pastori tradizionali e anche allevatori intensivi di pecore a vocazione duplice, prevalentemente sarde; tutti producono latte e agnelli. la loro presenza potrebbe tornare utile per utilizzare in comune trasporti e macelli.
Io vorrei cominciare con pecore da carne in allevamento estensivo o semi-estensivo (comunque ci vuole un'integrazione di fieno in inverno, quest'anno sono caduti due metri di neve!), con una ventina di capi come massimo assoluto per fare le prime esperienze, giacché la mia competenza nel settore si limita ai due anni passati ad aiutare - nel tempo libero dagli studi - alcuni amici proprietari di una piccola fattoria all'antica.
L'asprezza dei luoghi mi faceva orientare su razze rustiche autoctone (sopravissana?) mirando a produrre agnelli e castrati; ho letto però che nel lazio l'agnello si vende solo piccolo: forse convengono razze più prolifiche? Ho letto che le russe e le nordiche sono molto più produttive, ma non so se sono adatte al tipo di pascolo/sistemazione di cui posso disporre. Ho anche letto che le Ouessant sono rustiche, mi chiedevo se c'è mercato alimentare... magari potrei mettere assieme diverse razze, separando i becchi per evitare pasticci... In effetti più ne leggo, meno mi decido: potete consigliarmi?
Ometto l'altro miliardo di domande che mi vengono in mente, ma almeno una la devo fare: nessuno organizza stage in azienda per imparare il mestiere? L'unico stage trovato su internet è quello dell'allevamento di capre cahemire... ma non credo sia la stessa cosa.
Grazie e saluti, Valeria
|
06/09/2012, 17:15 |
|
|
|
|
valeriabq
Iscritto il: 04/09/2012, 11:10 Messaggi: 9 Località: alta Sabina (RI)
Formazione: laurea in legge
|
Ciao... nessuno mi risponde ? Intanto ho continuato a chiedere in giro. Dunque: i macellai sognano di acquistare Ile de France (che nei miei magri pascoli non resisterebbe un minuto), allevatori incontrati in fiera propongono la maremmana, e io sto cercando di sapere se la Merinizzata italiana (curioso: rientra tra le razze dell'abbacchio romano, ma non la trovo sull'elenco delle razze nel sito) andrebbe bene per la mia zona... Per ripulire l'area ho pensato a due somarelli. Ho postato domande sulla sezione asini, ma nessuno se ne è accorto ... Vabbè, non sono domande interessanti, forse. Comunque mi sono attentamente studiata la sezione e ne ho tratto informazioni utilissime. Saluti, Valeria
|
09/09/2012, 20:40 |
|
|
Diliboi
Iscritto il: 11/10/2010, 22:30 Messaggi: 550 Località: Palidoro (Roma)
Formazione: Diploma elettronica industriale
|
valeriabq ha scritto: Ciao... nessuno mi risponde ? Intanto ho continuato a chiedere in giro. Dunque: i macellai sognano di acquistare Ile de France (che nei miei magri pascoli non resisterebbe un minuto), allevatori incontrati in fiera propongono la maremmana, e io sto cercando di sapere se la Merinizzata italiana (curioso: rientra tra le razze dell'abbacchio romano, ma non la trovo sull'elenco delle razze nel sito) andrebbe bene per la mia zona... Per ripulire l'area ho pensato a due somarelli. Ho postato domande sulla sezione asini, ma nessuno se ne è accorto ... Vabbè, non sono domande interessanti, forse. Comunque mi sono attentamente studiata la sezione e ne ho tratto informazioni utilissime. Saluti, Valeria Ciao, è triste lasciare una domanda senza risposta Premetto che attualmente non ho pecore, ma ho una discreta conoscenza della pastorizia. Ti posso dire che dalle mie parti la pecora che va per la maggiore se si parla di latte è la Sarda, invece per la carne ultimamente sono spuntati diversi allevamenti di ile de france o suffolk, però queste a me sembrano razze un pò delicate, ma è solo una mia opinione.Credo che ti convenga puntare su una sola razza . Visto che parli di terreni anche in parte boschivi, non hai pensato alle capre? in quelle zone di semi-montagna forse le capre danno maggiore reddito, inquanto più rustiche ed abituate al clima non tanto mite di quelle zone. Non credo proprio che esistano corsi di pastorizia, magari potresti iniziare con una decina di capi, è lasciare che il gregge cresca anno dopo anno , cosi acquisisci esperienza.
_________________ Sprizzo simpatia come il nonno di Heidi !!
|
09/09/2012, 22:39 |
|
|
valeriabq
Iscritto il: 04/09/2012, 11:10 Messaggi: 9 Località: alta Sabina (RI)
Formazione: laurea in legge
|
Grazie per i consigli Diliboi! Ho pensato anche io alle capre, ma mi hanno detto che da queste parti hanno pochissimo mercato. In pratica, solo la produzione casearia rende a mala pena sostenibile l'allevamento, perché il capretto si vende esclusivamente a Pasqua, e sempre meno, mentre la capra adulta non si vende affatto. Qui in Sabina, invece, c'è buon commercio di ovini adulti, oltre che di agnelli e castrati, anche se il mercato di Roma assorbe solo agnelli giovanissimi (a Pasqua). Tra l'altro: ci sono organismi/esperti/persone informate che possono darmi un'idea più precisa, anche in prospettiva, di ciò che richiede il mercato della regione lazio? Cominque sia, quanto alla specie da allevare, mi sono spremuta il cervello, ma non riesco ad individuare alternative. Tra l'altro, il mio pascolo è veramente rustico. Il piano sarebbe di cominciare con una razza robustissima, lavorando negli anni sui pascoli (seme & letame) per poi passare forse a qualche razza più impegnativa SE tutto va bene. Sicuramente hai ragione sull'opportunità di non mischare le razze, specialmente i maschi... il fatto è che io le vorrei tutte ! ma credo proprio che dovrò rassegnarmi... Quanto allo "stage", intendevo un'oppportunità di frequentare un allevamento moderno. probabilmente non è proprio possibile, ma comunque ho postato un messaggio sulla sezione dei tirocini, non si sa mai... Grazie ancora per la risposta, Valeria
|
09/09/2012, 23:29 |
|
|
angelini74
Iscritto il: 09/06/2010, 16:05 Messaggi: 90 Località: Torricella Sicura (TE)
Formazione: Laurea in Medicina Veterinaria
|
Buongiorno Valeria, progetto ambizioso ma al contempo interessante, in questo periodo di crisi generale figuriamoci per la zootecnia ovina. Dal tuo messaggio si capisce che vuoi cambiare lavoro e dedicarti all'allevamento di pecore, l'estensione dei tuoi terreni è sufficiente, 15 ettari ti daranno la possibilità di ruotare i pascoli e produrre fieno per il periodo invernale, ovviamente con la collaborazione di terzisti che si occuperanno della lavorazione dei terreni ecc., a meno che tu non abbia già una attrezzatura agricola trattore compreso. Non è semplice attraverso una mail spiegare come organizzare un allevamento in generale, forse la razza non rappresenta il problema principale, in ogni caso se hai bisogno di un periodo di tirocinio o informazioni dettagliate contattaci direttamente. Sperando di aver fatto cosa gradita a presto all.to Angelini.
|
10/09/2012, 9:03 |
|
|
Locusta
Iscritto il: 20/02/2011, 12:48 Messaggi: 13
|
Ciao Valeria, al tuo posto scarterei l'idea delle pecore da carne perchè non rendono, come hai detto tu stessa in Italia va solo l'agnello da latte. Io punterei da subito su una razza a duplice attitudine come la Laticauda, prolifica e con una discreta produzione di latte dalle caratteristiche eccellenti. i primi tempi con il poco latte che avrai farai formaggio per la famiglia in seguito diventerà un elemento importante per il bilancio aziendale. Gli obiettivi a lungo termine a cui dovresti puntare sono: - Produzione di formaggio - Tutte le pecore iscritte al registro anagrafico e con genotipo ARR/ARR - Agnelle per rimonta e vendita riproduttori - Per i maschi: i soggetti migliori per rimonta gli altri venduti adulti contattando la comunità mussulmana soprattutto per la festa del sacrificio, considerando che le pecore a coda grassa sono molto apprezzate. Con questo ti ho dato un progetto di lavoro per i prossimi 10 anni. Un saluto
|
10/09/2012, 20:27 |
|
|
Diliboi
Iscritto il: 11/10/2010, 22:30 Messaggi: 550 Località: Palidoro (Roma)
Formazione: Diploma elettronica industriale
|
..............Con questo ti ho dato un progetto di lavoro per i prossimi 10 anni. Un saluto[/quote] A questo punto ti mancano solo le pecore
_________________ Sprizzo simpatia come il nonno di Heidi !!
|
10/09/2012, 20:48 |
|
|
valeriabq
Iscritto il: 04/09/2012, 11:10 Messaggi: 9 Località: alta Sabina (RI)
Formazione: laurea in legge
|
Grazie a tutti dei consigli! Ho visitato il sito dell'allevamento Angelini... bellissimo, e per me particolarmente piacevole per una ragione affettiva: ho vissuto 12 anni nel teramano, e conosco quelle meravigliose montagne - anche se il Tordino di solito lo vedevo più a valle! Le francesine (meglio, francesone!) che allevate sono uno schianto. Ovviamente, avrei moltissime domande... approfitterò della gentilissima disponibilità e vi contatterò direttamente a breve. Locusta, grazie: non avevo affatto preso in considerazione questo considerevole sbocco di mercato, mi hai dato un consiglio prezioso. Quanto alla qualità dell'allevamento, sono d'accordo; l'unica remora è data dalla necessità di ripristinare un pascolo sufficientemente fertile in una zona così rustica. Sono ancora convinta che un paio di somarelli e qualche pecora d'assalto debbano effettuare un'operazione pioniera per un po'. A proposito: non conoscevo la Laticauda, e la scheda che ho visto sul sito è davvero lusinghiera. Si trova in vendita? Ho letto però che è da media collina: 850 metri non saranno troppi? Per la produzione casearia, devo pensarci bene: le attrezzature costano molto, devo essere ragionevolemente sicura che l'investimento dia risultati decorosi... ma - anche se io personalmente amerei dedicarmi al bestiame da carne - hai valide ragioni anche qui. In effetti, nel reatino vende molto anche la pecora, ma questa è una realtà piccola, e già ricca di allevamenti; il mercato grosso (Roma) non accetta che agnellini. Ma voglio approfondire le indagini... A risentirci e grazie ancora!
|
10/09/2012, 23:15 |
|
|
Argus
Iscritto il: 13/09/2012, 19:46 Messaggi: 6 Località: Tolfa (RM)
Formazione: Laurea agraria
|
Ciao Valeria, mi sono iscritto soltanto ieri e provo a dare il mio contributo alla discussione da te proposta. Innanzi tutto devi considerare che le razze da carne puoi allevarle anche part time mentre quelle da latte richiedono impegno giornaliero costante (vanno munte due volte al giorno e anche più al primo parto). Certo se si considera la vendita all'ingrosso il prezzo pagato per gli abbacchi è abbastanza modesto (circa 5 €/kg peso vivo), però se uno riesce a crearsi una clientela propria e fornirla direttamente con animali macellati il discorso cambia notevolmente. Tieni conto che la carne di agnello si vende tranquillamente a 15/16 €/kg. Questo vuol dire che se macelli gli agnelli a 25 kg di peso vivo, con una resa del 60/65% ottieni cirac 15/16 kg di ciccia che venduta a 15/16 €/kg ti da circa 240/250 € a capo macellato. Io posseggo un piccolo allevamento di pecore Suffolk x Romanov con ariete suffolk, che mi forniscono una media di almeno 4 agnelli/capo/anno (3 parti in due anni con una media di 3/4 agnelli/parto), quindi ogni pecora mi rende circa 1.000 €/anno. Avrai capito che sono per le razze da carne!!! Per quanto riguarda il peso degli agnelli da macellare, è vero che la richiesta del mercato è per soggetti poco più che da latte, però ti assicuro che se riesci a fargli assaggiare un abbacchio di 25/30 kg poi te lo richiederanno!! Io all'inizio ho regalato qualche abbacchio ad alcune persone e ora non arrivo a soddisfare le richieste. Arriviamo alle razze da allevare; quelle che utilizzo io sono eccezionali per produttività e rusticità. Tieni conto che le romanov sono originarie della zona del Volga e le suffolk sono inglesi, quindi non hanno alcun problema con le temperature invernali, considera che quest'anno mi hanno partorito 5 pecore a febbraio, quando c'era un metro di neve, sotto una tettoia e non ho avuto alcun problema con i nati (hanno partorito 16 agnelli in 5 pecore!!), semmai il problema è più per la siccità estiva. Ora voglio provare alcuni incroci con fattrici Scottish Blackface perchè, a parte la carne universalmente riconosciuta come la migliore, le mamme hanno un elevato istinto di protezione della prole e riescono a difendersi anche nei confronti di cani randagi, che rappresentano la vera piaga di un allevamento brado. E' ovvio che se vuoi allevare in zona pedemontana dovrai dotarti di ottimi cai da pastore (per la mia esperienza i migliori rimangono i pastori maremmani - abruzzesi). Altro consiglio per me importante è di fornire abitualmente agli animali un pò di mais e/o avena per abituarli al richiamo, io basta che faccia un fischio e tempo 10 secondi, anche se stanno al pascolo a 1 km, sono tutti nel recinto!! Quindi, per concludere, io ti suggerirei di cominciare con razze da carne, che sono abbastanza semplici da gestire, per poi passare eventualmente a razze da latte e/o duplice attitudine. Spero di essere stato utile e scusa se sono stato troppo prolisso!!
|
14/09/2012, 19:14 |
|
|
valeriabq
Iscritto il: 04/09/2012, 11:10 Messaggi: 9 Località: alta Sabina (RI)
Formazione: laurea in legge
|
Grazie Argus! Molti spunti di riflessione interessantissimi! Non sei stato affatto "prolisso", e per me le il tuo contributo è molto importante. Avevo già trovato su internet buone descrizioni delle pecore russe e finniche, ma non sapevo se si potessero abituare ad un pascolo rustico. Ovviamente, in agosto e d'inverno avrebbero integrazioni di fieno, e per il caldo - oltre al ricovero di prammatica - potrebbero utilizzare l'ombra delle roverelle che crescono su una porzione del pascolo... pensi che potrebbe funzionare? La mia idea di base si sta orientando verso un ariete Suffolk o Berrichonne (tenuto separato, però) con pecore di buona taglia, magari di due o tre razze diverse, per cominciare, in modo da verificare quale razza sia la più adeguata alla zona e presceglierla definitivamente in seguito. Le cifre sulle tue rese sono lusinghiere, complimenti! Farò leggere il tuo intervento a chi mi dice (e sono tanti) che oggi con le bestie si va solo in perdita. A proposito, come fai per la macellazione? Comunque, anch'io sono per le pecore da carne, soprattutto per le considerazioni sull'impegno richiesto, e anche perché intorno ci sono già alcuni pastori/casari, e non mi voglio mettere in concorrenza, per evitare grane. A proposito di grane, sto riflettendo forsennatamente sui molteplici aspetti problematici di un allevamento brado. I furti, ad esempio... Nella zona in cui intendo operare io, il problema non è così pressante, ma un paio di volte l'anno qualcuno (zingari, dicono) nottetempo fa sparire una furgonata di bestie e buonanotte . Pensi che i pastori maremmani -bellissima razza- siano in grado di rifiutare le polpette avvelenate? I pastori della zona, quelli che tengono stalle con pecore da latte, usano anche loro i cani, e sembrano trovarsi bene contro i predatori a quattro e due zampe. Tu come risolvi? Grazie ancora per i suggerimenti, e in bocca al lupo per le Scottish blackface! Valeria
|
14/09/2012, 22:30 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|