Alfredo3 ha scritto:
So bene, e tutti lo sanno, che in passato pastori, cacciatori e addestratori vari per varie utilità del cane abbiano utilizzato metodi discutibili per scopi estremamente vitali non giustifica che ad oggi ciò deve perdurare. Non è il tempo della pietra dove un cane che ti ammazzava un abbacchio era un infedele che causava stenti a causa del suo gesto.
Io sicuramente non capirò di cani da pastore, pecore o altro ma almeno prima di tutto invito a provarci. Tentar non nuoce a ristabilire l'equilibrio.
Se il cane è il miglio amico dell'uomo è ben sperare che l'uomo non lo consideri un essere intelligente capace di imparare.
E' ammirevole che non si consideri l'omicidio del cane come prima soluzione. Il darlo via è già cosa più saggia se paragonata all'uccidere. Io cercherei di capire come si sono svolti i fatti. Cosa ha fatto scattare nel cane la predazione e cercare di riabituare le pecore e il cane stesso alla presenza dell'uno e dell'altro. Basta dedicare un pò di tempo e fare un box dove tenere il cane quando non lo si può tenere d'occhio. Basta non esagerare durante la giornata così da evitare stress per il cane, le pecore soprattutto, e per se stessi. Un box risolverebbe parecchi problemi.
Alfredo
il problema nn è neanche il cane,sono soprattuto le pecore
perchè una cosa è rieducare il cane un'altra e rieducare le pecore .
la differenza del cane e che ragiona indipendentemente, le pecore ragionano con la mente del gruppo
(quindi se scappa una scappano tutte, se va una in un punto le altre la seguono e cosi via
per ora rimarranno legati per un mese e più finche al bestiame non passerà il trauma poi vedrò come si comporta il gregge e loro