Ciao a tutti, il quesito che vi pongo riguarda la gestione del verde di un impianto fotovoltaico a terra. Attualmente il taglio dell'erba viene effettuato con trattore+trincia negli spazi più ampi (accessibili al trattore) e decespugliatore per le aree rimanenti, operazione che richiede parecchie ore per ogni taglio (in Piemonte l'erba non molla mai!!). Si sta valutando la sostituzione del lavoro delle macchine con quello di un gregge di pecore, dimensionato in modo tale da garantire il costante mantenimento della pulizia del verde e allo stesso tempo la nutrizione degli animali. Gli animali sono di un allevatore che le trasferirebbe "a tempo pieno" dai suoi terreni al sito dell'impianto, mantenendo la piena proprietà degli animali e i vari impegni relativi alla loro cura (integrazione di fieno nei mesi invernali, costanti controlli, aspetti medici ecc) Per quanto riguarda gli aspetti pratici la questione è così semplice che non c'è da dire molto in aggiunta, ma dal punto di vista della BUROCRAZIA??? autorizzazioni e impostazioni varie rispetto alle responsabilità reciproche dell'allevatore e dei proprietari dell'impianto? come può essere imbastito un contratto? permessi e varie ASL (a naso mi sembra l'elemento più spinoso!!)? E' necessario che tutto sia in regola su tutti gli aspetti per evitare guai in futuro!! qualcuno di voi è a conoscenza di situazioni simili? (anche se in effetti la presenza dei pannelli è tutto sommato poco rilevante nello stabilire le varie burocrazie quindi immagino che il quesito possa essere risolto anche da chi non ha mai approfondito la "simbiosi" pascolo+fotovoltaico!!) Grazie in anticipo!!
Non c'è alcun problema in merito al pascolamento nei confronti della ASL e di alcun altro. Se il gregge è regolarmente registrato e se i terreni non hanno vincoli particolari possono essere tranquillamente utilizzati a pascolo: è come se facessi pascolare in un terreno dove ci sono delle strutture residenziali (casali, magazzini, rimesse agricole, tettoie, ecc.); l'unico accorgimento da parte dell'allevatore, è quello eventualmente di fare una tara della SAU (superficie agricola utile) per l'inoltro della domanda unica di pagamento, in base all'effettiva area di insistenza delle strutture fotovoltaiche. Per esempio se la superficie lorda è di 1 ettaro e le strutture (cabine di tensione, alloggiamento inverter, base dei pali di sostegno, ecc) occupano un'area di 1.000 mq, in domanda va denunciata una superficie utile al pascolo di 9.000 mq.
Grazie a tutti per le risposte!! e scusate se scrivo solo ora ma non essendo pratico del forum aspettavo una notifica sulla mail per eventuali nuove risposte Per Argus: grazie delle dritte, mi sono informato sul discorso della tara della SAU per la domanda unica di pagamento, della quale non sapevo assolutamente nulla!! se ho capito bene -correggimi se sbaglio- si tratta di un'incentivazione dello Stato indirizzata al pastore per il fatto che porta avanti questa attività, quindi è suo interesse occuparsene e mio interesse assicurarmi che calcoli correttamente la SAU... Per quanto riguarda il terreno da quale tipo di vincoli potrebbe essere interessato? (in buona sostanza: in quali casi un terreno non è utilizzabile a pascolo? )
Ad oggi le incentivazioni in agricoltura e allevamento animale sono indirizzate esclusivamente agli Imprenditori Agricoli a Titolo Principale (o IAP imprenditore agricolo professionale), come estensione aziendale vengono considerati esclusivamente o i terreni di proprietà dell'azienda o in affitto con regolare contratto di affitto registrato alla camera di commercio, se non sei imprenditore agricolo non hai diritto a nessun contributo, se hai già affittato il tuo terreno a quelli del fotovoltaico non puoi affittarlo all'allevatore, e quelli del fotovoltaico non possono subaffittare all'allevatore e altro ancora. Tutti i terreni di una azienda agricola devono essere accatastati per uso agricolo al momento della presentazione della PAC. A mio avviso un ettaro di terreno adibito a fotovoltaico o a semplice prato, è sufficiente al sostentamento in autonomia di 6 pecore per tutto l'anno, considerando che si parla di un impianto a terra, quindi con molte zone di ombra non garantisce l'autosufficienza, si dovrà integrare anche per sei pecore. A presto
L'allevatore in questione ha pochi capi e li alleva a livello "hobbistico", credo non avesse neanche intenzione di richiedere alcuna incentivazione, e in ogni caso ora che mi state istruendo so che non ce ne sarebbe la possibilità. Il terreno non verrebbe affittato a nessuno, rimane di proprietà della società del fotovoltaico e le pecore dovrebbero pascolarci semplicemente in virtù del contratto tra la società e l'allevatore...a proposito qualcuno ha un esempio di contratto da cui prendere spunto per scrivere quello che fa al caso nostro? Grazie a tutti