Minicaseificio ed allevamento ovino

in sardegna non c'è crisi in questo settore anzi si stanno aumentando il numero dei capi per gregge .
la tua opinione,?
finiamo qui perché, tanto non vuoi capire....

Se è come dici te che non c'è crisi come mai la maggior parte degli allevatori che svendono pecore sarde sono proprio sardi?
Hai mai sentito parlare del MPS?
Se non avete crisi perché vi state sempre a lamentare?

In Sardegna la crisi del comparto ovino, acuita proprio con la fine degli anzidetti premi all’export, e’ grave per profondità ed ampiezza: il settore rappresenta circa il 45% del PLV dell’agricoltura sarda, colpisce il cuore e gli arti del sistema agricolo in termini economici ed occupazionali e la cultura stessa di un popolo, mettendo in discussione alcuni tratti della sua identità.

Il comparto ovino sardo soffre di una crisi strutturale che ciclicamente si riacutizza in relazione ai fattori di crisi del mercato internazionale e nazionale dei prodotti lattiero caseari, con particolare riferimento a quello del Pecorino Romano. Mentre i costi di produzione aziendali sono praticamente raddoppiati negli ultimi dieci anni, il prezzo del latte, principale voce attiva del bilancio, è praticamente fermo (0,65 €/lt iva compresa) ai livelli dei primi anni 90.

carissimo blake ti ringrazio per i tuoi ultimi messaggi

finalmente chi legge può capire meglio l'argomento e perché no magari su come certe persone sono fatte
leggiamo il tuo ultimo messaggio??

blake21 ha scritto:In Sardegna la crisi del comparto ovino, acuita proprio con la fine degli anzidetti premi all’export, e’ grave per profondità ed ampiezza: il settore rappresenta circa il 45% del PLV dell’agricoltura sarda, colpisce il cuore e gli arti del sistema agricolo in termini economici ed occupazionali e la cultura stessa di un popolo, mettendo in discussione alcuni tratti della sua identità.

Il comparto ovino sardo soffre di una crisi strutturale che ciclicamente si riacutizza in relazione ai fattori di crisi del mercato internazionale e nazionale dei prodotti lattiero caseari, con particolare riferimento a quello del Pecorino Romano. Mentre i costi di produzione aziendali sono praticamente raddoppiati negli ultimi dieci anni, il prezzo del latte, principale voce attiva del bilancio, è praticamente fermo (0,65 €/lt iva compresa) ai livelli dei primi anni 90.

caspita come scrivi bene....mmm.. forse troppo, sei sicuro di averlo scritto tu?
mi è sembrato così sospetto questo tuo intervento che facendo copia ed incolla su google ho scoperto che è COPIATO DA UN UN ALTRO BLOG, questo considerazioni sono fatte dall'onorevole LUIGI LOTTO, che evidentemente non sei tu, in una seduta di consiglio regionale.
ma sapete la cosa che fa più ridere questo intervento è del 9 novembre 2010 e poi riportato nel sito di questo MPS che NON mi rappresenta, ma qui entriamo nella politica....decisamente OT

Ad oggi questo studio se valido in alcune parti è ASSOLUTAMENTE inadeguato, tenete presente infatti che già dall' anno 2013 il prezzo del latte ovino ha iniziato la sua corsa verso l'euro fino a superarla e ad arrivare addirittura a 1,10 euro!!!!! inimmaginabile nel 2010 e soprattutto senza l'intervento delle istituzioni!! INSOMMA ha risolta tutto il mercato economico!!!!


P.S.
La censura è certamente utile e necessaria quando giustamente si cancellano insulti che offendono la persona, ma spero proprio che non vogliate censurare questo messaggio e quelli di blake a mio dire assolutamente utili nella loro scorrettezza e imprecisione.

Infatti non l'ho scritto io....... ho fatto un copia incolla è talmente ovvio.

Ora stai anche dicendo che quello che c'è scritto sulla prima pagina del sito ufficiale del MPS è falso o vero in parte, ma per cortesia a chi vuoi darla a bere... taci che è meglio.

Io credo che la vostra disputa non sia di nessuna utilità , soprattutto al ragazzo che chiedeva informazioni.

Faccio un ultimo tentativo e mi rivolgo all'autore del topic.

Non è assolutamente corretto cercare di scoraggiare , come non è assolutamente corretto illudere con false speranze e soprattutto con informazioni errate.
Ricordo un articolo di qualche tempo fa , sulla rivista "Millionaire" mi pare , in cui si diceva sostanzialmente :
" Coraggio giovani , buttatevi nell'allevamento caprino , aprite un minicaseificio aziendale , è facile e redditizio" Giuro , scrissero proprio cosi.

Ovvio che l'autore dell'articolo non avesse bene in mente cosa significa intraprendere questo mestiere , specialmente se non si è del settore e si inizia tutto da zero. Però forse ha fatto un'analisi complessiva tra tendenze e aziende di successo. Niente altro.
Io personalmente ho avuto la fortuna di aver avuto buoni maestri , anziani ma con aziende moderne e di successo , che prima di tutto mi hanno messo di fronte a tutte le reali avversità a cui andavo in conto , compreso il sostanzioso contributo economico , e poi una volta fatto questo mi hanno supportato e aiutato , soprattutto psicologicamente. Iniziare da zero , con i minicaseifici compatti preassemblati non fa per me , mi sa tanto di "kit per il piccolo casaro , pronto all'uso". Non è vero che non si possono acquistare le attrezzature usate , ci sono ottime aziende che ritirano l'usato lo rigenerano e lo rivendono con tanto di garanzia , si risparmia tantissimo e si acquistano macchine ottime. Comprese le celle.
Comprare un bel numero di capi a buon prezzo sono capaci tutti , mettere in piedi un impresa di trasformazione aziendale di successo è tutta un'altra storia , se poi sei improvvisato il rischio fallimento è ancora piu alto. Anche ammettendo si riesca a creare l'impresa , non è detto che automaticamente di riesca sul lato commerciale. Bisogna vendere!
Quindi , ritornando all'autore di questo topic che si dichiara un profano , sia nell'allevamento che nella caseificazione , e che intende investire cifre , risorse umane , ecc... dico ; non credere a chi la fa troppo facile perchè non lo è affatto. Potresti scoprire di aver fatto l'azzardo quando ormai ci sei dentro fino al collo. Non credere MAI a chi la fa troppo semplice e a quelli che evidentemente vivono a Mirabilandia , nello stesso modo se sei veramente deciso e CONSAPEVOLE di quello che stai facendo , non credere a quelli che cercano in tutti i modi di scoraggiarti. Essere consapevole per me significa avere qualche anno di esperienza pratica alle spalle sia di allevamento che di trasformazione dell'eventuale prodotto.Il mio consiglio quindi è inizia ad allevare , cerca di capire il mestiere e vedi se possono esserci sviluppi interessanti , non credere a quelli che ti dicono che si fanno affari d'oro , quando sarai nella merda non verranno a tirarti fuori.
Spero di esserti stato utile.

Salvej

Chi ha detto che non si può prendere attrezzature di seconda mano? Non io, .
Cmq bisogna ricordare che se prendi una cosa di seconda mano non dura quanto una di prima mano, ma qui è questione di business plan.

Detto questo concordo abbiamo le stesse idee.,
Nick attento a chi scoraggia e a chi illude!!!!

C'è il buon usato e il cattivo usato. Se poi trovi quello che dopo un anno di attività capisce che ha sbagliato mestiere e svende tutto a meno della metà del prezzo e tutta roba nuova , è un occasione...e ti assicuro che di occasioni cosi ce ne sono. Parlo di Nord Italia , altrove non conosco.

Certo certo
ma per fortuna sono poche