Gestione montone in gregge da latte

Ciao a tutti, seguo da molto questo forum ma non ho mai scritto nulla, oggi mi sono iscritto perchè ho un dubbio da un po di tempo.

Premetto di non avere esperienza con le pecore da latte ma il mio sogno sarebbe di poterne allevare un pò in futuro, ho già allevato le biellesi che però sono principalmente da carne. Nelle biellesi e bergamasche il montone si lascia sempre con le pecore, al massimo si mette il grembiule per controllare le nascite, altrimenti quando la pecora va in calore lui fa il suo lavoro.
Se io volessi allevare una razza da latte, per mungere tutto l'anno come ci si comporta? cioè se lascio il maschio, al terzo mese dopo il parto la pecora va in calore ed il montone la copre e la lattazione si riduce subito oppure è come con le capre che non vanno subito in calore e la lattazione fa il suo corso?
A me piacerebbero pecore a duplice attitudine per fare anche l'agnellone come le lacaune, le belice o le frisone (usando il maschio da carne), secondo voi è fattibile tenere sempre il montone o bisogna fare come con le sarde o quelle delle langhe che gli si da il maschio quando è la stagione ed avere il latte solo in certi periodi dell'anno?

Scusate se la domanda vi sembra stupida, ma dalle mie parti ormai più nessuno munge le pecore e non ho riferimenti da cui capire, era per ragionare se si deve dividere il gregge e quindi impazzire con la gestione oppure se con una razza che può andare in calore tutto l'anno si possa avere latte indipendentemente dalla stagione senza penalizzare la durata della lattazione.

Vi ringrazio, buona serata.

potresti dividere le femmine in due gruppi..al primo gruppo dai l ariete a maggio e hai parti ad ottobre....e latte fino a giugno luglio...al secondo gruppo dai l ariete a settembre ottobre...hai parti a gennaio e febbraio e hai latte per tutta l estate...
a dimenticavo,,,il ciclo siano esse comisane..sarde...langhe ..frisone..credo sia abbastanza simile...non è che la sarda funziona in un modo e la comisana in un altro...

grazie per la spiegazione,

quindi si devono necessariamente fare due gruppi che partoriscono a cadenza annuale da separare nei periodi di monta e questo complica decisamente la gestione considerando di usare il pascolo, perché se si tengono in stalla non ci sono problemi ma al pascolo significa in quei periodi avere due greggi da mungere e quindi riportare a casa due volte al giorno( o comunque fare uscire e entrare dalla stalla se dormono li la notte per portarle in posti diversi) … più quello degli agnelli che essendo stati separati dalle madri sono un altro piccolo gregge a parte.
Sempre che si riescano ad allevare al pascolo gli agnelli, con le biellesi si fa così senza nessun concentrato ma ciucciano il latte fino alla fine e poi ingrassano solo a vederla l’erba, in caso di svezzamento anche non eccessivamente spinto le cose cambiano, servono sicuramente mangimi almeno all’inizio e bisogna capire fino a che punto il gioco vale la candela … d’altronde con le razze da latte l’agnello si macella molto piccolo, è un discorso di convenienza. Ma qui in Piemonte l’agnello da latte si vende solo a Pasqua, mentre normalmente si vendono agnelloni oltre i 30 kg, castrati e giovani montoni, che finiscono principalmente a consumatori di origine araba.

La mia idea era quella di poter utilizzare anche il latte senza penalizzare troppo il discorso carne anche se per ora è un obiettivo ancora lontano nel tempo che spero di riuscire a realizzare in un futuro … diciamo che sono in fase di studio di fattibilità …
ma come si dice da noi le pecore sono una malattia…

Grazie, ciao

Non è necessario dividere materialmente i due gruppi, se regoli il periodo di monta in due turni,
in automatico si costituiranno due gruppi, le pecore che non verranno coperte al primo turno
perché troppo giovani o per altri motivi, rimarranno gravide al secondo turno di monta.
Puoi perfezionare il gruppo equilibrando il numero dei capi, agendo con varie tecniche.

Grazie anche a te Iengo, se è come ho capito è quindi sufficiente mettere i grembiuli ai montoni che, restando sempre con le femmine, non le fanno andare in calore tutte appena entrano nel gregge e coprono solo quelle a fine lattazione …
sempre che restando senza grembiule per almeno un mese e mezzo – due non ne coprano anche qualcuna di quelle dell’altro turno … probabilmente non capita perché la produzione di latte consuma riserve e diminuisce la fecondità, oppure potrebbe anche influire un po’ la razza, ricordo ad esempio che in una vecchia discussione Mario diceva che le massesi hanno un ciclo corto di tre parti in due anni, come anche le assaf pare sia così da quanto ho letto, anche se sono convinto che un animale che si munge non sia mai da sfruttare troppo, che poi spuntano tutti i problemi, ci vuole un po’ di equilibrio secondo me …
Comunque la possibilità di fare un unico gruppo è sicuramente un bel vantaggio gestionale