Disponendo di un terreno di 12000 mq ca composto per 1/3 da pascolo e per i restanti 2/3, in pari misura, da bosco ed uliveto, avevo intenzione di prendere un paio di pecore. Fondamentalmente non potrei garantire quotidianamente la mia presenza in loco. Ciò costituirebbe un ostacolo insormontabile nella gestione e per il benessere degli animali o è una situazione per loro sostenibile? Se fattibile, mi tornerebbe utile sapere se lo spazio di cui possono godere e la tipologia del terreno è adeguata a garantire loro un nutrimento sufficiente o se dovrei integrarlo (ed in quale misura). Ringrazio anticipatamente
Va benissimo, una bella recinzione e vai, comunque non vanno abbandonate a se stesse, tieni presente che ci saranno mesi che il foraggio sarà troppo altri in cui scarseggerà, quindi qualche pressa di fieno di scorta potrebbe servire, ciao e scusa il ritardo nella risposta, ciao, saluti, Mario
Grazie, Mario. Quindi, mi confermi che non ci sarebbero problemi per gli olivi ? Per quanto riguarda la recinzione, vedo spesso pascoli recintati con rete a maglia quadrata a trama larga. Per l'altezza, quale misura sarebbe sufficiente? Per le pecore, pensavo ad una razza ad attitudine da carne, meno impegnativa. Sapresti consigliarmi la giusta via di mezzo tra frugalità e prolificità? Avendo letto qua e là sul sito di Agraria, sono rimasto favorevolmente impressionato da due razze in particolare: Romanov e Bergamasca. La Romanov, almeno 'sulla carta', pare non avere rivali. Però la Bergamasca è un prodotto 'nostrano'; ed io, il nostro patrimonio zootecnico, potendo, ci terrei a tutelarlo. Ciao
Viisto che Mario non c'è ne approfitto per le olive ti consiglio di recinarle alla base (specie se sono giovani e tenere o se c'è una stagione particolarmente piovosa),l'altezza della recinzione, un metro può bastare,la bergamasca è molto prolifica e rustica
io nel mio oliveto (in produzione),chiaramento recintato h.1.50, mi sono orientato per la razza suffolk (da carne). mi sto trovando molto bene,sopratutto per la loro autosufficienza (nel partorire, allevare ed svezzare l'agnello/i, senza problemi di mastite, e cosa importante l'altezza della razza e la non abitudine (od impossibilita' vista la stazza) ad alzarsi su due gambe, per brucare i rami degli olivi, di cui sono ghiotte come tutti gli ovi/caprini, limitandosi a quelli piu' bassi, riducendo al minimo il danno. un saluto andrea
@lucus: le piante di olivo più giovani hanno una decina di anni. Perchè scrivi di recintarle alla base in caso di stagioni particolarmente piovose? E in che modo dovrei recintarle? @calibroventi: anche il mio oliveto è in produzione e non posso metterne a repentaglio la sopravvivenza. Una parte del terreno è terrazzato, quindi tendo a potare le piante lasciandole più basse possibile. Giocoforza, una cospicua parte dei ramoscelli si troverebbe a 'portata di bocca' delle pecore. Quindi, a maggior ragione, preferirei una razza non incline ad alzarsi sulle zampe posteriori. Ho letto della eccellente prolificità della Suffolk che d'altro canto, per l'alimentazione, forse è più pretenziosa di una Begamasca; tra prolificità e rusticità, devo far propendere comunque l'ago della bilancia in favore della seconda. Grazie ad entrambi per eventuali ulteriori informazioni e chiarimenti.
Guarda credo che sia difficile trovare pecore che in presenza di olivi non provino ad alzarsi sulle gambe posteriori. Io ho sia meticce che tre bergamasche pure, enormi e belle e tutte si ingegnanno per mangiare gli olivi e mangiano anche la corteccia. Io ho poche piante nel pascolo e non mi interessano tanto ( ne ho altre al riparo da loro ). Le bergamasche sono sia prolifiche ( gemelli fin dal primo parto ) che rustiche ( per quanto riguarda i parti ) ma stai tranquillo che se c'è arbusto verde lo mangiano prima dell'erba.....sono utili anche per smacchiare i rovi, ne vanno matte !!! Mangiano foglie e steli con le spine tranquillamente. Io fra l'altro devo cambiare il montone ( ho preso un black face per le mie meticce ) e dovrò liberarmi di Tyson ( il mio bergamasco ) al quale metterò dietro per la vendita una delle due femmine.
Nei periodi particolarmente piovosi le pecore prediligono la frasca all'erba,comunque anche in periodi "normali" le tue olive sarebbero in pericolo, per la recinzione è sufficiente la comune rete a maglie larghe,può funzionare bene anche quella arancione dei cantieri, sempre che tu non abbia particolari esigenze estetiche,se le piante sono adiacenti tra di loro è meglio altrimenti dovrai recintarle una ad una,ciao.
ciao driu. sono nuova del forum e ti porto la mia esperienza: le pecore, sia quando piove che a fine estate, quando l'erba comincia a scarseggiare, hanno il vizio di alzarsi sulle zampe e mangiarsi i rami bassi. te lo può dire il mio albicocco, il mio melo, i miei ciliegi maraschi... fa attenzione a un'altra cosa però: se tieni le pecore sempre chiuse nello stesso posto, decade la regola che 4 pecore mangiano in un ettaro di pascolo, perchè quel pascolo piano piano scompare. e dopo due o tre anni ti ritrovi il terreno brullo, visto che le signorine strappano, insieme ai fili d'erba, anche le radici. forse meglio sarebbe dividere in due parti il pascolo e farlo riposare a rotazione. se non hai problemi di lupi, come invece è qui in toscana a 800 mt, va bene anche lasciarle sole(con tanta acqua a disposizione e fieno qb) ma io la sera le devo chiudere per sicurezza. infine, il fieno andrebbe integrato con granturco o altro, sopattutto a quelle che allattano. un saluto beatrice
Mah....'ste pecore cominciano a diventare un problema ancor prima di averle... L'entusiasmo inevitabilmente cozza con la realtà. E la realtà, a quanto pare, mi dice che le pecore sono più 'rampicanti' e nocive dell'edera... Non vi nascondo un po' di delusione, dovuta all'inesperienza ed alle lacune sulla materia in questione (che comunque avete contribuito a colmare). Il terreno in mio possesso è un terreno marginale di collina, con forti pendenze ed in parte terrazzato. Faticosa da contenere la 'straripante' vegetazione boschiva, altrettanto faticosa la cura e la gestione delle piante d'olivo e da frutta. Ora devo ponderare bene sul da farsi. Grazie Beatrice per i suggerimenti.