buongiorno marco! io la lavo in acqua fredda e la metto ad asciugare al sole. quando ho la quantità giusta faccio cuscini. tieni presente che ho poche pecore, ma sono sarde e la loro lana è a ciocche lunghe e (dopo lavata) piuttosto morbide. so che alcuni la fanno macerare nel concio per la quantità di azoto che ha, altri (soprattutto chi ha tanti capi) si lamentano invece perchè viene pagata pochissimo.. un pastore vicino a me, con 800 capi mi ha detto che ci ha ripreso neanche 500 euro comunque, la lana corta in genere viene buttata via. ciao bea
Se lunga, anche se di Sarda, si riesce a venderla? Immagino che in Sardegna ne ne produca una quantità enorme. Quella corta viene buttata o smaltita? Ciao, Marco
... dici a me? ... quella corta di allevatori che conosco è considerata scarto e spesso viene messa nel concio a macerare. le massesi, le nostrane e le appenniniche hanno lana corta, riccioluta e, in alcuni casi piuttosto spessa... niente di buono quindi. le sarde avrebbero una lana discreta, ma non te la pagano niente. non credo debba essere smaltita in modo particolare, essendo un rifiuto naturale. ti ripeto, molte volte viene buttata sul monte del concio... sarebbe bello però, rivisitare la lana delle nostre pecore e smetterla di usare fibre estere di animali da noi praticamente inesistenti.... che ne dici? ce lo facciamo un pensierino? saluti bea
Ciao a tutti. Noi non facciamo testo: abbiamo solo due pecore, e sono di razza sopravissana, tra le poche derivate merine che ci siano in Italia. Per divertirci, stiamo provando a farci il feltro, seguendo i preziosi consigli di Eva Basile, molto competente e disponibile a dare informazioni su lana, pecore, feltro ecc. (la trovate in rete). Il feltro si può fare con diverse lane, anche locali. D'accordo con Bea: purtroppo, a causa del crollo del prezzo della lana, le ottime razze da lana italiane sono ormai a rischio, anche se non avrebbero nulla da invidiare alle australiane ecc. Pensate che chi ci ha venduto le pecore (un allevatore serio, che ne ha circa 200 in purezza) ci ha detto che non va in pari con il costo della tosatura. Abbiamo sentito dire che la lana non altrimenti utilizzabile può essere usata per fare pannelli termoisolanti per l'edilizia, ma non sappiamo se qualcuno lo fa in Italia.
Ho avviato questa discussione perchè ho saputo recentemente che è un grosso problema per molti allevatori, che devono pagare per lo smaltimento. Ci sono ditte che fanno pannelli termoisolanti per l'edilizia, ma ho notizie contrastanti. Grazie a tutti quelli che vorranno dare il loro contributo e fornire la loro esperienza. Ciao, Marco
Noi con òlalana faccianofilati per maglioni, feltro e cuscini, e materrassi, ma anche noi non facciamo testo,con 5 capi... Ma è normale usarla come concime. per i pannelli termoisolanti non ho ancora capito il trattamento che subisce, perchè se è vero che è termoisolante, èanche vero che è un prodotto marcescibile, o comunque attaccabile da insetti (tineola) o utilizzabile dai topi per fare nidi.il trattamento chimico utilizzato potrebbe rilasciare sostanze tossiche essere pericoloso, ma non lo conosco, dei tre allevatori che conosco nessuno riutilizza la lana.
Pur essendo un prodotto naturale, si decompone con estrema lentezza e pertanto non può essere distribuita nel terreno come un'altra sostanza organica. Infatti deve essere smaltita. Marco
io personalmente non ne faccio questo uso, ma ho visto un paio di "colleghi" mescolarla al mucchio del letame e farla macerare. non spargerla sul terreno così però, ma gli anni successivi come concime pronto... ora, non so se fanno bene, ma mi hanno detto che contiene azoto... tu sai se è vero che contiene azoto? un saluto bea
Contiene cheratina, una proteina complessa, quindi anche azoto. Mi risulta che abbia tempi molto lunghi di decomposizione. Hai mai visto com'è mescolata al letame? Ciao, Marco