scusa Iengo, perchè contro producente per la qualità della carne? castrare un agnello (meglio se sotto il mese di età) si può favorire l'ingrasso e macellare ad età adulta mantenendo più pregiate e giovanili le caratteristiche delle carni. di questo se non sbaglio se ne parla in qualche vecchio post del forum.
Questa che castrare sia controproducente per la qualità della carne mi è nuova, potresti spiegarti meglio Iengo, mi hai incuriosito per rispondere al quesito, ci sono delle pinze apposite ma almeno la prima volta fallo fare a qualcuno molto esperto e osserva, meglio se al veterinario. Non credo ci siano problemi infettivi, la pinza non lascia nessuna ferita, ma almeno dalle mie parti non si castra in questo periodo, si castra verso febbraio e adesso o in generale durante l'estate si macella. Questo perchè si crede che la carne sia migliore nel periodo in cui l'animale mangia secco. ciao!!
In Abruzzo è tipica la produzione delle carni di ovino castrato, macellato all’età di 8-16 mesi. In realtà vengono spesso commercializzate come carni di castrato, carni di ovino adulto maschio non castrato o femmina a fine carriera. Le carni di castrato si distinguono per il rapporto favorevole tra parte magra e grasso, per la consistenza e la tessitura del muscolo e per il sapore sapido ma non forte. Il Disciplinare dell’Agnello del Centro Italia prevede che la carne di castrato provenga da animali allevati nel bacino geografico Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana, Umbria; Emilia-Romagna, appartenenti alle razze Appenninica, Bergamasca, Biellese, Fabrianese, Merinizzata Italiana, Pomarancina, Sopravissana, Zerasca; Comisana, Cornella Bianca, Cornigliese (Corniglio), GarfagninaBianca, Gentile di Puglia, Massese, Pagliarola, Pecora delle Langhe e loro incroci. La castrazione deve essere praticata dopo il 3° mese, dal veterinario con metodica corretta, ossia sedazione dell'animale e anestesia loco regionale. Sono vietate le tecniche mediante burdizzo (tenaglia da castrazione) o applicazione di elastici, utilizzate una tempo. Forse Iengo voleva riferire che l'impiego di una tecnica di castrazione non corretta porta accrescimenti sfavorevoli nel primo periodo, dolore, e discomfort all'animale, e su questo concordo con il suo pensiero. Ma se praticata in modo corretto senza arrecare sofferenza all'animale si produce un ottimo prodotto e ottima carne da valorizzare con una corretta cottura.
scusate,vi dico prima che io sono un inesperto in materia...pero ho sentito dire da alcune persone che per gli agnelli si legano i tesicoli con una molla elastica e poi se ne cadevano da sole per la mancanza di sangue...credo che si possa fare anke per gli ovini.
cris95 ha scritto:scusate,vi dico prima che io sono un inesperto in materia...pero ho sentito dire da alcune persone che per gli agnelli si legano i tesicoli con una molla elastica e poi se ne cadevano da sole per la mancanza di sangue...credo che si possa fare anke per gli ovini.
p.s. ricordate che sono inesperto in matera
cris95 anke io o sentito questa cosa da mio nonno,ma nn so se era vero,anke per crastrare i cani lui diceva
comunque gli ovini sono la specie dell'animale e l'agnello e un ovino quindi se dici ovino indichi agnelli,pecore,e montoni