Vedi Myriam nessuno vuole convincerti ad iscriverti alla nostra associazione SIA, ma ti comunico semplicemente che la nostra associazione è stata riconosciuta dall' AIA e quindi abbiamo la gestione dei registri REA e LAR per l'Italia, quindi che ti piaccia o meno tu sarai obbligata ad iscrivere i tuoi alpaca ai registri SIA a meno che tu non volgia correre il rischio di multe salate da parte dell' USL. Per quello che riguarda il supermaschio dobbiamo capire che cosa significa questo, quale era la finezza della fibra certificata, se certificata a quale tosa faceva riferimento, quale era l'età del maschio, tu sai che con il passare degli anni aumenta il diametro della fibra, per ultimo sarei curioso di sapere da quale allevamento proveniva e quali erano i suoi genitori.
Nessuno nega che gli hobbisti abbiano un loro ruolo importante ma per favore non abbiate la presunzione di essere i puri mentre chi alleva professionalmente diventa un lobbysta e come tale persona non corretta. Ultima cosa solo per questo inverno, nei mercatini al freddo, solo di sciarpe, io ho fatto produrre 1.000 (mile) pezzi, e posso dimostrarlo.
Luciano

Mi dispiace Myriam ma il certificato di nascita dei tuoi animali non è riconosciuto dalla legge italiana, ammenochè l'allevatore che ti ha venduto gli animali fosse iscritto alla S.I.A. e avesse registrato gli animali lui stesso al registro, ma non mi risulta...

La fibra degli alpaca non è tutta uguale, ogni alpaca ha caratteristiche di fibra che derivano dai suoi progenitori, dal clima in cui è stato allevato e in ogni caso la fibra va fatta analizzare.
Poteva anche essere un alpaca giovane ma con una lana grossolana o con molti peli primari, questo ce lo devi dire tu che sei brava a filare...

Hai qui l'esempio di Luciano che VIVE DI ALPACA, più di così non saprei cosa dirti per farti capire che l'alpaca da possibilità di reddito eccome!

Cmq ognuno può fare ciò che vuole, nel rispetto della legge e del benessere animale, io di certo non costringerò nessuno a fare una cosa che non vuole fare, ci mancherebbe! Anzi, vorrei che tu da sola arrivassi a sentire il bisogno di unirti agli altri allevatori, perchè l'isolamento non è positivo sotto molti punti di vista. Avere le tue convinzioni e non avere nessuno con cui parlare di cose importanti come la gestione, la salute, la riproduzione, lo svezzamento, le profilassi sanitarie, parlare di esperienze che ognuno ha con il proprio gregge, non è positivo nè per te nè per i tuoi animali e tanto meno per lo sviluppo di questa tua attività, che cmq può essere un contributo al tuo reddito attuale!

Non si tratta di convincerti o convincerci, si tratta di capire che questa strada, con gli alpaca, può essere più semplice se condivisa, può essere un attività proficua e soddisfacente se ci lavori nel modo giusto.

All'inizio, quando iniziai io con gli alpaca, andai da un personaggio purtroppo non affidabile, ad Umbertide in Umbria, ma io ovviamente ero all'oscuro di tutto perchè nuova nel campo e non conoscevo questo tizio, che mi fece tutto un discorso sui costi e i ricavi con delle sue tabelle e così via, mostrandomi dei ricavi molto buoni dai prodotti in lana di alpaca nella sua azienda(e ci credo che ci guadagnava, raccoglieva la lana di tutti, si prendeva la lana buona degli allevatori e a loro rifilava la terza scelta!), ma vabbè, questa è un'altra storia.
Non comprai i miei primi animali da lui perchè non mi sconfinferava per niente, anche se ero molto giovane e non avevo idea di nulla.
Dopo due anni da sola nel mondo degli alpaca, mi ritrovai a pensare di essere stata presa in giro.
Poi grazie al cielo scoprii di non essere sola! caspita c'erano tanti altri allevatori di alpaca!!!!!! Ci mettemmo insieme e fondammo la S.I.A.
Da allora le cose sono migliorate molto...e pensa che non avevo fatto in tempo a far filare la mia lana che già avevo richieste di calzini in lana di alpaca da tutta Italia....

Io di questo mio percorso sono molto felice e mi auguro che anche tu trovi la tua strada e non perda la fiducia, perchè dai tuoi alpaca puoi ricavare reddito, se lo vuoi veramente...

Buon giorno a tutti e due, mi fa piacere vedere che siete animati da sacro fuoco,ci vuole passione e vi porgo il migliore augurio di poter continuare con tanto successo,la lana che ho filato ed ho trovato già infeltrita e quindi mi ha creato dei problemi nella cardatura e poi nel lavaggio perchè si è compattata e per districarla ho dovuto mettere in atto tutta la mia pazienza era la prima tosa da un alpaca di 12mesi circa proveniente da un allevamento del nord Italia,mi sono sentita in imbarazzo quando l'ho consegnata perchè era poca e non molto resistente nonostante una buona torcitura.
So benissimo che il mio maschio di 13 anni non può produrre una fibra sottile e setosa come quella di un cria, credo che capiterà anche a voi.I miei alpaca risalgono a quando c'era l'associazione Italalpaca ed è per questo che non potete risalire alla provenienza in quanto l'associazione a cui vi riferite è relativamente recente.
Vi ricordo che APA è associata alla AIA e nella nostra zona siamo molto monitorati sia come prevenzione che come informazione,io allevo capre Toggenburg e anni fa capre mohair per cui è da molti anni che ho contatti con il servizio veterinario e l'APA,ho anche asini che per legge devono essere iscritti al registro degli equidi e avere il passaporto,tutto ciò per informarvi che ho una discreta conoscenza del comportamento da tenere.
Mi compiaccio per la vendita di 1000 sciarpe è fantastico,io ho difficoltà a regalare un paio di calzini.
Un saluto e buona continuazione

Ciao Myriam,
mi risulta che per la pessima situazione finanziaria AIA abbia soppresso le APA creando le ARA (associazioni regionali allevatori) almeno questo stà succedendo in Veneto.

Io produco e vendo sciarpe, calze cappellini, guanti e adesso forse ho trovato il modo di farmi costruire dei piumini con la fibra di alpaca, come ha detto Noemi il mio lavoro e quello della mia famiglia è solo esclusivamente sugli alpaca e in questo momento di grave crisi io fortunatamente non ne ho visto l'effetto.
Importante è capire il valore della fibra di alpaca molto simile al cashmere e quindi anche come prezzo destinata ad un commercio medio/alto e a quello turistico, ma questo è subordinato alla realizzazione di accessori moda che devono essere morbidi, leggeri, luminosi. Se ti può interessare e mi dai il tuo indirizzo, mi farebbe piacere spedirti in omaggio un gomitolo di baby alpaca al 90% e 10% merinos superfine.

Io sono un Consigliere Nazionale SIA ed il 07 Aprile ci sarà un'assemblea nazionale, ti invito a questa assemblea anche se non sei socia, mi farebbe piacere la tua presenza, ti prometto nessuno ti chiederà di fare la tessera
L'assemblea sarà presso l'allevamento EL COTO a Varano dei Melegari (Parma) ore 11.00.

Ultima cosa stò per costituire la delegazione del Nord/Est SIA che si proporrà di amplificare, completare e contestualizzare le attività di diffusione e controllo della popolazione di alpaca sul territorio di pertinenza. naturalmente ti avviserò.
Luciano

Caro elalpaca ti ringrazio per l'invito mi piacerebbe partecipare purtroppo come ti ho scritto allevo capre Toggenburg destinate alla produzione di latte e alla riproduzione,in questi mesi mi è impossibile allontanarmi perchè sono in atto i parti e potrebbe esssere necessaria la mia presenza.
L'allevamento delle capre e di polli di razze particolari sono la mia attività primaria,ho preso gli alpaca molti anni fa quasi esclusivamente per avere fibra da filare poi nel corso degli anni anche tramite l' Apa che da noi è ancora molto attiva ho conosciuto altri allevatori che spesso mi hanno dato l'incarico di filare la loro fibra anche per le difficoltà di trovare aziende che filino quantitativi minimi,per cui non ho un grande interesse al miglioramento della qualità della fibra,mi accontento dei miei ispidi e ruvidi alpaca vecchietti,certo quando riesco a filare fibra di un cria provo una grande gioia ma poi anche loro invecchiano e devo accettare ciò che mi danno.
Auguro comunque a tutti voi che vivete di alpaca di poter continuare e migliorare sempre più

salve,l'alpaca viene allevato solo nei luoghi a clima mite o resiste anche il caldo del sud,tipo calabria o sicilia? grazie.saluti saan

So che ci sono allevamenti in Sicilia per cui suppongo che riescano ad addattarsi,in estate in Valtellina fa caldo e dopo la tosa stanno spesso sdraiati al sole

grazie myriam,anch'io penso che si adatteranno,in perù non penso faccia meno caldo del sud italia.myriam,ti posso chiedere perchè preferisci capre toggenburg alle saanen o alle camosciata delle alpi che sono le capre che per la maggiore vengono allevate dalla maggior parte degli allevatorI?saluti saan

Preferisco le toggs perchè sono forti,rustiche,belle e docili mi seguono nei boschi come cagnolini inoltre il latte è più grasso e più proteico quindi migliore per la caseificazione,con le sanen ho avuto problemi di caev,a tre anni riducevano la quantità di latte prodotta in modo considerevole.

la toggenburg è una bella capra,piace anche a me,anche se ho letto da qualche parte che non è proprio una robustona.hai mai provato a fare un incrocio fra saanen e toggenburg?