Seguo con interesse la discussione perchè da circa un anno mi sto informando sulle razze ovine da carne. Ho letto tanto sulla romanov, sulle suffolk, ile de france ed altre. Nelle mie zone trovi la gentile di puglia o le merinizzate in purezza, iscritte al libro genealogico a 90 euro agnelle di 4/5 mesi, le ile de france sempre in purezza e sempre iscritte a 150 euro idem come sopra. La differenza di prezzo è dovuta al peso che raggiungono le tre razze sopra elencate al 4/5 mese. Gli allevatori che ho contattato (quelli che allevano ovini da latte) utilizzano montoni da carne solo per far accrescere prima l'agnello (non puro, da macello) e poterlo togliere da sotto la pecora per mungere più latte. La crescita di tre agnelli non è vista di buon occhio, anzi tendono al contrario. La romanov francese è stata selezionata a produrre non più di tre agnelli, quella russa non ricordo. Comunque teniamoci in contatto perchè a breve qualche romanov in purezza vorrei averle anche io. Saluti eustachio.
mi sembra di capire che non avete colto in pieno il nocciolo della questione... non possiamo parlare di ovini comuni bensì di ovini per migliorare i greggi una romanov che ho acquistato un anno fa c.a. ha partorito 5 agnelli in salute ed ho incrociato il mio montone romanov con una sarda risultato ... ha partorito 3 agnelli (forse per caso non lo so ma ... lo ha fatto) .... dunque sta' razza migliora o no le razze locali ?? aiuterà gli allevatori che hanno razze comuni ad incrementare le nascite e dunque a produrre più ?? ditemi voi...... conoscete questa razza oppure no?
Conosco la razza, e conosco anche la realtà locale e ti posso assicurare che i pastori che salgono sulle mie montagne e praticano la pastorizia nomade non vorrebbero mai pecore che fanno tre agnelli,anzi neanche due.Le agnelle nate da parti gemellari non vengono usate per la rimonta.
Buongiorno SKY, ci piace continuare la conversazione e dare informazioni private e dettagliate non a delle sigle, pertanto se realmente interessato può contattarci privatamente. Colgo l'occasione per fermare alcuni concetti che differenziano un riproduttore da un normale soggetto avviato alla riproduzione. Ad oggi nei paesi del nord europa, la selezione di un riproduttore ovino da carne, non avviene come in Italia dove un responsabile con colpo d'occhio e tastatina sulla groppa decide quale sarà il futuro riproduttore e quindi decide la buona o cattiva sorte dell'allevatore che lo ha generato, o perchè appartiene ad una determinata razza. Provate a girare e vedere, gli ovini da carne, che vengono iscritti ai L.G. Italiani spesso non rientrano nemmeno nei canoni di razza, nel particolare la merinizzata italiana è un punto interrogativo. Inghilterra, Germania, Francia ecc. il riproduttore ovino per essere definito tale deve superare dei test rigidi e con l'ausilio di ecografia e TAC, eseguita in anestesia generale e decubito, per valutare il rapporto di massa magra e massa grassa, dimensioni dei lombi e coscia, infarcimento muscolare, grasso di copertura, indici di accrescimento, valore latte materno e altro viene definito il reale riproduttore, il testaggio dura dai 100 ai 150 giorni. I primi dieci maschi per ogni raggruppamento di razza verranno utilizzati per la Fecondazione Artificiale (nell'ovino in Italia non si sa nemmeno cosa sia, in sardegna viene praticata nell'allevamento da latte), i restanti possono o essere acquistati alle aste selezionate o ritornano in allevamento per essere utilizzati su altri gruppi familiari. Pertanto una volta per tutte, l'alto costo di un riproduttore è giustificato non perchè appartiene ad una determinata razza poco presente sul nostro territorio nazionale, pertanto l'alta domanda ne caratterizza il prezzo, ma perchè per generare questo animale ci sono stati dei costi di produzione diversi a garanzia della sua qualità e soprattutto a garanzia della ripetitività costante di suoi caratteri che si sono voluti fissare, che possono differire all'interno della stessa razza. Un riproduttore testato viene ceduto per l'allevamento a 16/18 mesi. Pertanto un montone romanov, suffolk, ile de france, berrichonne, charollaise, può essere acquistato a un prezzo elevato in Italia solo se proviene direttamente da un centro di selezione estero e nel suo pedigree è riconosciuto come RIPRODUTTORE, altrimenti è un normale maschio adulto o giovane e il suo prezzo può essere paragonato, se riconosciuto in italia, a quello riportato dal mercato nazionale del riproduttore italiano da carne iscritto ai L.G. o a prezzo da macello. Successivamente una volta definito riproduttore, lo stesso verrà ulteriormente ritestato, dopo l'inizio della sua attività e valutazione dei suoi prodotti, come miglioratore di razza, produttore di femmine o maschi in grado di generare riproduttori, riproduttore da utilizzare per incroci ecc., la restante parte viene definata mula e inviata alla macellazione. Concordo con diegos, nell'allevamento da latte, come per i bovini, l'agnello maschio rappresenta uno scarto, l'allattamento artificiale inizia da subito e gli agnelli derivanti da questi allevamenti vengono venduti come abbacchio e macellati a 10/12 kg di peso vivo. Le razze locali vanno migliorate non con riproduttori esteri, come riferito da Eustacchio da utilizzare per migliorare la resa alla macellazione della mula, e lì bisogna scegliere la razza da carne maggiormente specializzata ad aumentare la resa alla macellazione senza interferire in maniera negativa sui parti, ma con un lavoro di selezione attento. Buon lavoro a tutti.
SKy scusa la domanda ma non posso non fartela Hai scritto che avresti una produzione annua di 150 agnelli(tra questi c'è da vedere quanti maschi e quante femmine, quanti ne vivono ecc ecc) che venderesti a 300,00 euro l'uno, secondo te riuscirai a trovare ogni anno delle persone disposte a sborsare 300,00 euro a capo?
Dalle mie parti le razze da carne le hanno quasi tutti in purezza, vedi gentile di puglia o ile de france ecc. mentre chi ha razze da latte spesso e volentieri ho visto nei recinti montoni di ile de france. A specifica domanda sul perchè della presenza di montoni da carne nell'allevamento mi è stato risposto che migliorano il peso dell'agnello e può essere venduto prima. In un'azienda di ovini da latte ho visto un veterinario dell'apa (Associazione Provinciale Allevatori) insieme ad un funzionario portare un montone ile de france pagato nella zona di foggia 1000 euro, era una cosa mostruosa sembrava un parallelepipedo dal peso di 140 kg. Saluti eustachio.
scusate ma gli agnelli nati da soggetti con "pedigree" hanno a loro volta il Pedigree? come per i cani?con nome anche dell'allevatore e origini dei genitori? perchè se è così allora si possono raggiungere delle cifre superiori in quanto un "pedigree" attesta essere di quella razza con caratteristiche produttive certe, altrimenti oltre al valore della carcassa non si va.
Buongiorno Eustachio, le nostre origini sono le stesse, vengo dalla provincia di Matera anche io e conosco bene la realtà allevatoriale Lucana, difatti l'APA di Potenza da anni lavora sull'agnello lucano avendo ottenuto il D.O.P. di questo prodotto. L'inserimento del montone da carne selezionato, per migliorare la resa alla macellazione su razze lattifere e meticce e l'acquisto dei montoni migliori in assoluto di merinizzata italiana, alle aste di Castel del Monte si sono sempre aggiudicati i montoni best price arrivando a spendere cifre di 2.500 e 3.000€ capo. I risultati a distanza di anni si vedono, il centro di selezione di Foggia oggi non è più operativo, ma continuano ad utilizzare Ile de france e Berrichon du cher di allevamenti italiani. Lo stesso lavoro per i bovini.
Per jollyroger: certamente hanno pedigree e come per i cani il database riporta fino alla quinta generazione. Nei paesi del nord europa sui certificati ganealogici dei soggetti vengono riportate inoltre le performance del soggetto dei genitori e dei nonni, con indici genetici, indici di accrescimento, indici di valore latte materno e se le madri sono riconosciute come madre produttrice di riproduttori o meno. Saluti e buon lavoro.