Allevamento ovini in centro Italia

Salve a tutti,

sono un pò matto, me l'hanno già detto: la terra ti consuma e l'ufficio è più facile...
ma se volessi, nonostante tutto, dedicarmi all'allevamento...una cosa la so: ho bisogno d'aiuto.
Alle spalle anni di esperienza in luoghi dove bambini e agnelli si confondono, ed il pane ancora si cuoce nella terra.
Ma in Italia, solo pochi mesi in Umbria, e un'antico casale con poca, troppo poca terra.
Parto da quì: devo trovare il terreno giusto, nel luogo giusto, e le bestie giuste.
Ma per cosa?(direte voi)
Per vivere la terra e della terra vivere, senza pretese, in semplicità.
Dunque: Ovini o bovini? e in che proporzioni...?
E di che razza? Da latte o da carne?
Quale e quanta terra , e quanta acqua?
E chi più ne ha più ne metta...

Quel che cerco l'avrete forse già capito...
e a scoraggiarmi non ci sono riusciti. Dunque non resta che aiutarmi, in qualche modo.
Abbiate pazienza, che Iddio è con i pazienti...
a proposito, buone feste a tutti !

Alshami

La tua richiesta mi colpisce per diverse cose, certamente che in qualche modo possiamo darti degli spunti su cui riflettere, ma per quanto mi riguarda vorrei sapere un po' di più di te, nel senso che sarebbe più facile darti qualche dritta utile, ricambio gli auguri e aspetto informazioni utili, se non sei italiano scrivi bene, complimenti, ciao, saluti, Mario

Gentile Mario,
grazie per l'interessamento.
In effetti, sono italiano. Anche se l'Italia l'ho lasciata molto giovane, sui 20 anni,
per farvi ritorno solo ora che di anni ne ho 26.
Cresciuto sul mare, poi viaggiatore, ho conosciuto anche la vita rurale, quella vera.
Ma tutta esperienza indiretta; io le mani non me le sono mai "sporcate" davvero.
Eppure, forse, qualcosa di questa vita m'è entrato dentro...e come lo scultore, ho molto lavoro davanti per liberare ciò che già è.
Ad ogni modo, prossimo al matrimonio, se Dio vuole, ho deciso di tornare in Italia;
Ed è qui che vorremmo vivere, nel suo "cuore verde" dai vecchi ricordi, dove pochi mesi sono bastati,
come l'albero nella terra che è sua, a mettere radici profonde.
Non cerchiamo l'impresa, ma una vita semplice, che è gia nostra.
Lei interprete e traduttrice, potrebbe continuare ad esercitare, quando lo volesse.
Ma il desiderio è vivere della terra e dei suoi frutti, del sacrificio e del riposo.
Insomma lavorare onestamente ed avere ogni giorno il pane in tavola...
E bellezza, sopratutto.

Alshami

Capisco perfettamente, per il mio modo di affrontare le cose tecniche ci vuole razionalità che in questo momento cozza con il tuo entusiasmo, però capisco. La prima cosa è cercare un posto giusto a Voi sotto l'aspetto generale, mi riferisco ad un luogo geografico, per esempio l'Umbria è molto bella e interessante; valutare le tue possibilità economiche e la capacità lavorativa intesa come conoscenza e saper applicare per poter vivere. Se intanto provassi a cercare lavoro in una fattoria? magari bio e con molte attività tra le coltivazioni e l'allevamento? una bella prova ed esperienza alla luce della quale troveresti sicuramente alcune risposte, comunque comincio a pensarci e poi se emerge qualche cosa ti informo, lo stesso dovresti fare tu con noi, ciao a presto Mario

Gentile Mario,
l'idea di farmi un pò le ossa in una fattoria è buona, in effetti mi sto guardando attorno in quel senso.
Per il resto, il tempo stringe e poichè la ricerca/selezione del terreno giusto è già in corso,
qualunque indicazione anche di ordine pratico è preziosa.
Dovendo avviare un'attività agricola in Umbria oggi, con un budget limitato, e volendo partire con il profilo basso
di chi non ha esperienza, tu cosa consiglieresti? Escludendo la viticoltura ed i cereali, verso cosa orientarmi?
Che nè è dell'ulivo, ci si può ancora vivere? Allevamento, vantaggi/svantaggi?
Grazie di qualunque indicazione...

Alshami

La tue domande valgono 100 punti, come rispondere???? l'olivo rende sempre, quando tanto ma più spesso poco, ma se lavori in proprio e affini la tecnica di coltivazione puoi ottenere dei risultati economici anche adeguati...adeguati a che cosa? a chi? non siamo uguali, dovresti avere un discreto numero di piante ma siccome potresti avere sorprese vanno integrate altre produzioni, compatibili e capaci di sostenerti se l'annata per l'olivo decorresse in modo negativo, che ti fanno lavorare quando sei fermo nell'oliveto. La pecora da latte con la trasformazione non è male, ma neanche i pastori ridono tanto, ma se trasformi in proprio ci sono ottime razze e dei risultati in più oltre a qualche soddisfazione. La Chianina, possibilmente un piccolo ciclo chiuso, se hai molta acqua anche ortaggi. Un allevamento di suini all'aperto, questo ha senso se hai bosco e i cacciatori ti lasciano vivere ... ecco alcuni piccoli spunti, ma su ognuno si potrebbe discutere per giorni, ciao, saluti Mario

Bene. Volendo allora integrare la produzione di olio, a cosa guardare? Eventualmente, una tale coltura sarebbe compatibile con allevamento (ovino-caprino-bovino)?
Quanto può rendere mediamente un uliveto misto (tipo leccino-muraiolo ad es.) per pianta? Un discreto numero potrebbe essere 1000, 2000,3000?
Per l'allevamento ovino diciamo da latte, quale terreno scegliere? che dimensioni e su che altitudini? e quanta acqua?
Meglio un grande terreno tipo 40 ha a 600 mt. di altezza oppure un 15 ha a 250?
Grazie

Alshami

L'olivo è una pianta alternante, un anno può produrre 40 kg di olive (6/7 kg di olio) un altro 5 kg di olive, in questo secondo caso grande perdita di tempo per raccogliere e bassa produzione, ma è una pianta che quasi da solo conduci bene senza grandi supporti tecnici e grossissimi investimenti. Tieni presente che secondo le zone queste produzioni possono cambiare, quando ero bambino nel nostro giardino c'era un olivo enorme che cresceva dove noi normalmente innaffiavamo e produceva ben oltre il quintale di olive, mentre un mio caro amico ha un oliveto un po' malandato e con piante giovani circa 100, quest'anno non è riuscito a fare un quintale di olio. Per le pecora è meglio fare una esperienza diretta, oggi vado da un amico pastore che alleva e trasforma con circa 600 pecore da latte e gli chiedo se può ospitarti per un periodo di apprendimento, non ho idea della risposta. Se i terreni sono poveri e difficili le produzioni sono basse e sarai costretto ad integrare, ma in Umbria ci sono aree non particolarmente vocate all'agricoltura ma neanche veramente difficili dove è possibile fare un po' di agricoltura. Anche due Chianine gravide lasciate al pascolo se le gestisci da solo possono alla fine dare qualche integrazione, venderesti i vitelli a circa 6/8 mesi è hanno il loro valore, ciao, saluti Mario

Gentile Mario,
poter imparare da un pastore sarebbe la cosa migliore, in assoluto.
Se possibile, naturalmente.
Per il resto le possibilità sono tante... una parte importante mi sembra comunque giocarla il terreno che si ha a disposizione.
Ad ogni modo, entrando in un mondo nuovo ed estesissimo come questo,
il sentirsi consigliato ma sopratutto benvenuto è l'aiuto più grande.
Grazie

Alshami

Con il pastore si potrebbe fare, mandami via e-mail il tuo indirizzo di posta elettronica e ti fornisco il numero di telefono, se trovate un accordo imparerai molto e sarà interessante, dispone anche di un alloggio confortevole, ciao, saluti Mario