Ciao a tutti coloro i quali vorranno darci una mano un mio amico allevatore di pecore, ha un gregge misto Lacaune e Comisane da cui produce latte che poi trasforma in pecorino canestrato pugliese e ricotta. Da quando ha cambiato marca di mangimi non riesce a d avere gli stessi risultati sia in termini qualitativi che quantitativi. A questo punto vorrebbe cercare di riequilibrare da se l'alimentazione del suo gregge. Attualmente la razione quotidiana approssimativa (le pecore vivo a stabulazione libera) per capo è: gr 600 mangime ovicotton mix da carro miscelatore composto come segue: kg 1 fieno secco gr 400 sfarinato misto orzo e favino nero kg 4 scarto ortaggi verdi (broccolo...) nei recinti e nell'ovile è sempre disponibile l'acqua e paglia di grano duro. Quest'anno purtroppo a causa delle condizioni climatiche pribitive il gregge esce al pascolo di rado. Spero di poter ricevere tanti consigli ed informazioni utili sia al mio amico che agli altri lettori. A rileggerci Ciao
Visto così potrebbe andar bene, l'alimentazione è varia e nell'insieme abbondante e completa, c'è il fresco, il secco lungo e il concentrato che copre tutto il resto, forse sarebbe meglio sapere quanto produce mediamente a capo e da quanto tempo munge, ciao, saluti, Mario
p.s. ha già sverminato? se si! per cosa? è in selezione? riciao
Ciao mario il gregge è stato sverminato e vaccinato contro il clostidium (credo si scriva così) e anche l'analisi delle feci che è risultato negativo. La produzine procapite attuale è di circa l 1.1 al giorno con un tenore di grassi di 7 e la mungitura viene effettuata dal 15 ottobre data del parto, la produzione è comunque più bassa rispetto all'anno scorso nello stesso periodo 30%. grazie per le informazioni che vorrai darci. ciao
Secondo me state andando benino, considerando che siamo a 4 mesi dal parto autunnale e che l'alimentazione e gli animali sono discreti ma non certo accuratamente selezionati e specializzati, le due razze sono un po' diverse e andrebbero trattate con qualche differenza. Ripeto: niente vermi, più di un kg di latte al giorno e 7% di grasso, io ci starei, poi si può fare sempre meglio su tutti i fronti, se hai qualche quesito specifico sarò lieto di risponderti, ciao, saluti, Mario
Vorrei sapere che gemellarità avete, latte naturale alla mamma? e quando sono venduti gli agnelli: tempo e peso; se puoi grazie
ciao Mario grazie per l'interessamento ti scrivo quello che so visto che come ti dicevo il gragge è di un mio amico che non sa usare in pc, poi appena mi viene a trovare scriveremo altre notizie insieme come abbiamo fatto per le altre informazioni. Il vero problema è il calo rispetto all'anno scorso nello stesso periodo di lattazione e nelle stesse condizioni generali del gregge. Il mio amico attribuisce la causa al cambio di azienda di mangimi, io da ignorante nel settore ovino penso che la causa sia daricercarsi nelle condizioni climatiche e nella mancanza di pascolo dovuta prorpio al clima, da noi in pieno tavoliere delle puglie i campi sono con tutta la pioggia di quest'anno sono diventati degli acquitrini fangosi inpraticabili. La gemellarità è pressocchè del 100% CREDO visto che tradizionalmente i nostro (oramai pochi) pastori scartano le pecore che partoriscono un solo agnello questo dato te lo confermerò non appena sentirò il mio amico. GRAZIE ciao
Quando parlavo di cose che vanno benino, ovviamente dal mio punto di vista e da dove sono, è perché davo scontato che la mancanza di pascolo, soprattutto negli ovini, può deprimere la produzione, se poi il mangime risulta meno efficiente il quadro si completa. La Comisana, che conosco meglio, è una grande pascolatrice e l'erba, come è noto a tutti, stimola la produzione quantitativa del latte, pertanto sono sostanzialmente concorde con te; per il mangime basterebbe fare una prova utilizzandone un altro nelle stesse quantità e verificare se la produzione aumenta o si contrae. Purtroppo anche se presto tornerà la possibilità di pascolare la produzione non aumenterà semmai avrete una maggiore persistenza, non saprei aggiungere altro, ciao a presto Mario
ciao Mario grazie, riferirò ed eventualmente ti forninrò altri dati. Questo scambio di informazioni mi rafforza ulterirmente nella mia convinzione sulla remuneratività di un razionale ritorno alla tradizione nell'allevamento e nell'agricoltura, visto che un cavallo allevato e domato rispettandone la natura, una vacca lascita libera in un bosco o una pecora che può pascolare e se mai tenendo i propri piccoli nelle vicinanze danno dei risultati qualitativamente e quantitativamente migliori. Certo riportare nel bosco una frisona da 70 lt al giorno diventa un po arduo e sicuramente poco saggio. A rileggerci ciao