Allevamento, riproduzione, alimentazione, mungitura, ricoveri, razze e consigli sulle pecore
13/07/2012, 9:18
Gli anticorpi, definiti anche immunoglobuline, sono generalmente indicati con l'abbreviazione Ig. in base alle differenze di struttura e funzione, sono classificati in cinque classi, indicate con le lettere A, D, E, G e M. Le immunoglobuline costituiscono il primo tipo di anticorpo che il neonato è in grado di produrre, ed è anche il primo tipo che, nell'adulto, viene sintetizzato in presenza di un'infezione. Le IgG, o gammaglobuline, (struttura proteica gamma ) sono gli anticorpi predominanti nel siero, e sono anche il primo tipo che, nell'adulto, vengono sintetizzate in presenza di un'infezione; le IgM, o gammaglobuline della memoria, compaiono quando l'organismo viene esposto per la seconda volta a uno stesso antigene; le IgE sono gli anticorpi prodotti in seguito a reazioni allergiche; le IgA sono costantemente presenti nella saliva, nel tubo digerente e nel latte materno. Alla nascita un agnello,come anche per altri mammiferi domestici, non ha la capacità di produrre anticorpi, ossia il suo corredo immunitario non è ancora attivo contro le infezioni, pertanto ha la necessità di assumere attraverso il colostro gli anticorpi necessari per proteggersi nei confronti di malattie. Il colostro viene prodotto dalla mammella della madre nelle 24/48 ore prima del parto, per poi essere sostituito dal latte vero nelle ore successive. Dopo questa breve introduzione sulle gammaglobuline, cosa si deve fare se l’agnello non assume colostro dalla madre? La metodica migliore per un allevatore è avere una banca di colostro delle proprie pecore, perché sicuramente in quel colostro ci saranno gli anticorpi specifici per i batteri presenti in quell’ambiente, l’agnello si “infetta” già nelle prime ore di vita cercando di leccare tutto quello che trova davanti per raggiungere il capezzolo, e lo stesso capezzolo rappresenta il primo veicolo di infezione per il nascituro. Conservare colostro è molto semplice, basta prelevarlo nelle prime ore successive al parto e congelarlo in piccole buste di plastica per alimenti, nel periodo dei parti prelevate piccole quantità da qualsiasi pecora appartenente al vostro gregge. Successivamente sarà sufficiente scongelarlo a bagnomaria e somministrarlo a temperatura corporea. Non occorre somministrare colostro per giorni, ma l’importante è che ciò avvenga entro le 12 ore dalla nascita, altrimenti anche il colostro materno è inefficace. Infatti si è visto che somministrare colostro ad un agnello o vitello ecc., in terza o quarta giornata, che ha già iniziato ad assumere latte può essere causa di diarrea e non determinare alcuno stimolo immunitario. Il colostro si riconosce facilmente, è particolarmente denso, di consistenza cremosa, di colore giallo ocra, provate a mungere una pecora già qualche ora dopo il parto (4/5) e vedrete che fuoriesce latte e non più colostro. In conclusione, tutti i suggerimenti ricevuti sono efficaci e validi per garantire la sopravvivenza dei vostri agnelli, dal colostro di bovino a quelli liofilizzati da ricostituire, gammaglobuline iniettabili ecc., ma quello più efficace in assoluto è quello del vostro ambiente di stalla e dei vostri animali, basta iniziare a congelare. Buon lavoro a presto.