eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10197
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Pur nn essendo esperto del settore riporto questa notizia che mi sembra interessante
Esperienza di sincronizzazione non ormonale in agnelle Prova di Campo: Agnelle - sincronizzazione calori non ormonale
La prova è stata svolta presso l’allevamento dei fratelli Farina a Viterbo.
Obiettivo era stabilire l’efficienza e il costo di una sincronizzazione dei calori ottenuta per via “nutrizionale” nei confronti di quella classica di tipo “ormonale”, già da tempo attuata, come prassi normale, presso l’allevamento in oggetto.
Ad un gruppo di 200 Agnelle, nato nell’autunno 2007, è stato somministrato, invece dell’applicazione delle spugnette, un programma alimentare di accrescimento e di integrazione che prevedeva:
Ø Pascolo di erbaio misto: per alcune ore giornaliere, quando disponibile in funzione della situazione climatica.
Ø Fieno di Erbaio Misto di Trifoglio, Avena, Segale, Loglio:
a volontà.
Ø Cereali: 500 grammi al giorno di un misto al 65/35% di Mais e Orzo.
Ø Supermilk Plus Rumen: ad un dosaggio base di 30 grammi.
In concomitanza con il fotoperiodo, e quindi nella primavera del 2008, è stato portato a 600 grammi/capo/giorno il quantitativo di cereali ed è stato incrementato di 20 grammi capo/giorno il Supermilk Plus Rumen.
Dopo 10 giorni di questo “surplus” sono stati immessi i montoni che sono rimasti nel branco per 20 giorni, dopo di chè, tolti i maschi, il gruppo ha continuato il surplus alimentare per altri 10 giorni portando così a 40 giorni totali la durata del trattamento.
Delle 200 agnelle solo 15 non sono risultate sincronizzate con le compagne mentre le altre 185 hanno partorito tutte nell’arco di una decina di giorni, con enorme beneficio logistico per gli allevatori che cercavano proprio questo risultato.
Da notare che con la precedente esperienza di sincronizzazione ormonale il risultato è stato “sempre” peggiore perché dal 20 al 25% delle agnelle è sempre comunque andata fuori ciclo.
Dal punto di vista economico il vantaggio è stato ancora più evidente perché a fronte di una spesa pro capite di € 5,00 per la spugnetta e l’ormone e di € 1,50 per l’intervento del veterinario pari a € 6,50 per capo, la spesa alimentare sostenuta può essere così calcolata:
Cereali: + 100 grammi x 40 gg = 4,000 kg x € 0,250 = € 1,00
Supermilk: + 20 grammi x 40 gg = 0,800 kg x € 1,00 = € 0,80
per un totale di € 1,80 per capo con un risparmio di ben € 4,70
Oltre all’eccellente risultato tecnico dell’operazione, presa singolarmente, oltre all’interessantissimo risparmio ottenuto pur con un miglioramento dell’efficienza, c’è da aggiungere anche che le agnelle hanno comunque ricevuto un surplus alimentare che si è poi tradotto, anche, in un inizio di prima lattazione molto brillante (il peso degli agnelli alla vendita è stato maggiore del solito e realizzato in minor tempo).
Dopo la vendita degli agnelli, il livello produttivo della lattazione è poi persistito a lungo e molto elevato per delle agnelle di primo parto.
Complessivamente un esperimento che ha dato ottimi risultati sia in termini puramente tecnici che economici per cui gli allevatori lo hanno ripetuto anche quest’anno e, nel prossimo autunno, ne valuteremo i risultati.
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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E' una vecchia tecnica che già venti anni fa si praticava nelle isole Britanniche, io personalmente ho visto attuare questa operazione su greggi di 400/500 capi in Irlanda, funziona discretamente sulle agnelle, ma sulle pecore .... niente da fare, saluti Mario
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Caro Eugenio, non saprei e se vuoi un giudizio sincero sono certo che non verrà applicata dai nostri pastori, per mille motivi, sociali, organizzativi, poi noi produciamo latte ... e questa funziona quando gli animali sono asciutti vedi le agnelle, ma una pecora in produzione, che fa latte, risponde in modo diverso, molto diverso, ciao saluti Mario
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