Ho provato a cercare una risposta sul forum ma purtroppo non sono riuscita a trovarla. Ho delle piante di salvia che soffrono di mal bianco e ho pensato di prendere dello zolfo bagnabile da usare come trattamento. Siccome ho piantato aglio e cipolle a ottobre, volevo approfittare per darne un po' anche a loro. Ho prezo zolfo bagnabile all'80% ma sul sacchetto di un chilo purtroppo non ci sono le dosi. Ho letto su un forum che in agricoltura la dose e' 0.4g/mq ma non so a che percentuale mentre su un altro sito vendono zolfo bagnabile all'80% e raccomandano 2-3g/mq. Qualcuno ha usato zolfo bagnabile su coltivazioni di aglio e cipolle e, se si, a quali dosi? Non vorrei rovinare sia le piante di salvia ma soprattutto aglio e cipolle che stanno venendo su molto bene. Non so se il terreno e' acido o basico, quindi non so se andrei a sbilanciarlo con l'aggiunta di zolfo ma ho letto che fa bene alle piante. La titolare dle negoio dove l'ho preso ha detto che da quando ha iniziato a usarlo su melanzane, ne raccoglie a chili, ammettendo pero' che non sapeva se il terreno fosse prima molto acido.
Il rapporto ha/hl per irrorazioni a volume medio è di 1:10 (ossia ci voglio 10 hl di acqua per ettaro). Esempio, se in etichetta è scritto 4 kg/ha > 4.000g/10.000 m2 = 4 g/mq > 4.000g/1.000l = 4g/l. Le indicazioni di etichetta dei più comuni prodotti danno un dosaggio su ortaggi di 20-50 grammi su 10 litri. Tieni presente che il range di attività di un comune zolfo va da circa 18 a 28 °C: sotto non sublima e quindi risulta inefficace, sopra diventa fitotossico. Quanto all'interferenza sul terreno dei residui direi che è irrilevante (salvo non lo si usi come vero e proprio ammendante). Controlla quali sono le temperature min-max nel tuo appezzamento (il mal bianco in linea generale ha il suo optimum a 20 °C).
Io eviterei di impiegare prodotti fitosanitari laddove non ci sia necessità.
Il mal bianco e' apparso sulla salvia da circa 2-3 settimane, la temperatura di giorno e' appunto intorno ai 20 gradi da allora. Per la diluzione in acqua allora mi attengo alle tue densita', 2g/lt. Lo usero' sulla salvia e preparero' la giusta dose per usarla su un pezzetto piccolo di alcuni mq di coltivazione di aglio per vedere se c'e' qualche differenza tra aglio con e senza zolfo, diciamo come esperimento, cosi' non rischio di rovinare tutto.
Alessandro1944 ha scritto:...Io eviterei di impiegare prodotti fitosanitari laddove non ci sia necessità.
Ci sono diverse specie di mal bianco: quello che attacca la salvia sia chiama Golovinomyces salviae e ha come ospiti piante afferenti alla famiglia delle labiate; aglio e cipolla appartengono invece a quella delle amarillidacee. L'aglio non soffre di mal bianco grazie ai suoi componenti (allicna) e anzi i suoi estratti vengono impiegati come anti-fungini. Il mal bianco che solitamente attacca la cipolla si chiama Leveillula taurica.
Tieni per buona la diluizione di 20-40 grammi su 10 litri di soluzione.
Da una etichetta (PFNPE FUNGICIDA A BASE DI ZOLFO BAGNABILE IN GRANULI IDRODISPERSIBILI, PER IL CONTROLLO DELL'OIDIO> ORTAGGI) contro Oidio g. 200-500/hl. Intervenire alla comparsa dei primi sintomi della malattia e ripetere ad intervalli di 7-15 giorni (adottando l’intervallo più breve al verificarsi delle condizioni climatiche più favorevoli alla malattia). Pisello g. 200/hl, pomodoro g. 200-400/hl, melone g. 300-350/hl, cocomero, cetriolo, zucca g. 200-300/hl.
Allora faccio lo sfacciato e ne approfitto per un ulteriore domanda. Ero intenzionato a usare lo zolfo sull'aglio non tanto a scopo preventivo per paura di attacchi fungini ma perche' ho letto che lo zolfo fa comunque bene agli ortaggi e soprattutto ad aglio, cipolle e porri.
Tu lo sconsiglieresti di usarlo nelle colture per aumentare la "piccantezza"? A febbraio inizio con porri e avevo intenzione di usarlo anche su quelle colture, magari sempre su una parte, per non rovinare tutto. Lo useresti sempre in quelle percentuali?
Circa l'influenza dello zolfo sulle proprietà organolettiche della cipolla ho trovato solo una vecchia pubblicazione degli anni '50, però si indaga circa gli effetti sul bulbo apportando zolfo in concimazione (es. solfato ammonico; per inciso lo zolfo tal quale dato sul fogliame non viene assorbito): la conclusione riporta in sintesi che "i risultati quali-quantativi non mostrano influenze sensibili della concimazione solfatica sulla cipolla; si ritiene che la dotazione di zolfo del terreno è più che sufficiente per tale coltura".