Salve a tutti, mi chiamo Gianni e sono nuovo del forum e innanzitutto faccio i miei complimenti per l'ampiezza delle discussioni e la qualità delle stesse. Avrei una questione da porvi: lo scorso anno ho costruito dei cassoni per fare una specie di orto rialzato usando devi pallets senza trattarli o verniciarli, soltanto che passato l'inverno hanno iniziato a far vedere quello che potrebbe accadere da qui a breve, cioè legno che si screpola, assi che si impregnano ecc...quindi mi chiedevo come potevo rimediare, usando un impregnante e verniciandoli senza andare ad intaccare la salute della terra e delle mie piante! Grazie a chi dedicherà il proprio tempo per aiutarmi.
Se proprio vuoi recuperare per un altro periodo i cassoni esistenti, il consiglio che ti posso dare con mie esperienze svuotare i cassoni,
spazzolare raschiare con una spazzola acciaio per eliminare legno rovinato, se hai un compressore pulisci bene con l'aria a pressione
dare impregnante ad acqua del tipo atossico (cercare in centri ben attrezzati_)
attendere 24 ore che asciuga e dare una seconda mano ma è importante creare il massimo drenaggio per non far ristagnare troppo a lungo le terra umida imprgnata di acqua. per un lavoro certosino guaina catramata poggiata messa solo sul legno sponde verticali senza incollaggio
ti invio mio link per come ho costruito cassone lungo 4 mt per le fragole prendi uno spunto da querste immagini, se ti sarà congeniale per creare lo spazio di fondo del cassone, cassette della frutta e nel tuo caso metti sopra laterlite-pomice, uno strato di sabbia e la terra che ritiene opportuna per le tue coltivazioni. metti la tua località nel profilo ciao.
Ciao e grazie della risposta, tu hai fatto un bellissimo lavoro, davvero invidiabile (anche se non mi è molto chiaro l'utilità delle cassette di plastica), di sicuro ne prenderò spunto in futuro, ma purtroppo per mancanza di tempo mi è davvero impossibile svuotare i cassoni, oltretutto in alcuni ho già alcuni ortaggi in produzione (insalate, fave, cipolle, agli...), quindi mi chiedevo se poteva valer la pena(ed essere sicuro dal punto di vista ecologico), pulire la parte esterna e usare un impregnante quanto meno per allungarne la vita il più possibile. Inoltre, secondo te, dopo averli trattati con un impregnante, sarà possibile anche verniciarli? Ti chiedo questo perchè mi sarebbe piaciuto molto dare un pò di colore al mio orto! Comunque grazie mille!
P.s. Dovrei aver aggiunto la località...comunque scrivo da Piombino(LI).
Dimensioni? Sono poggiate a Terra? Puoi mettere foto? Le casstte servono per isolare LA massa terrosa del vaso dal terreno, per dare massimo drenaggio.
tralasciando la cura totale, se si tratta di dare una tonalità di colore al tuo orto ci sono due strade:
1° un materiale di qualità per ottenere una conservazione di durata senza certezze perché all'interno del cassone non ci sono protezioni idonee. ci sono vernici a acqua da 1 lt e più........che mediante tintometro puoi scegliere alcuni colori in quantità 1LT +1LT+1LT+1LT con un costoX
oppure per risparmiare ??????
2° vernice tempera da esterno bianca che puoi colorare con le fiale a vari colori, unisci del vinavil che aggrapperà meglio sul legno. se vuoi ottenere un risultato migliore per verniciare e proteggere il legno per qualche anno due... max tre..... dai prima un impregnante a acqua sulla superfici esterna e poi la vernice pittura tempera che la potrai stendere con minore fatica e miglior risultato. previa spazzolatura sul legno-pulizia se ci sono grosse fessure prendi della segatura la misceli con stucco a legno e vinavil Fai una pasta per trattare le fessurazioni del legno. LA PASTA PER LEGNO LA VENDONO ANCHE A TUBO (TIPO SILICONE) OCCORRE UNA BUONA PISTOLA paragona i prezzi x quale conviene FINCHE' DURA FA VERDURA
Il fatto è che è nato tutto per gioco, quindi l'approssimazione la fa da padrona purtroppo, tutto questo l'ho costruito durante il primo lockdown su una porzione di giardino dove l'anno prima avevo provato a lavorare la terra ma l'avevo trovata troppo dura e completamente invasa da sassi e grandi radici di alcuni alberi che ci sono intorno, quindi avevo deciso di fare questi cassoni senza fondo, il più grande è circa 150x150 cm, mentre gli altri sono 150x50 cm e alti circa 80 cm. Sicuramente dovrò sostituire alcune assi di legno che si sono rotte anche e soprattutto perchè alcuni bancali erano di pessima qualità e stanno cadendo a pezzi. Comunque la seconda strada che mi suggerisci è quella che preferisco, sia per risparmiare, sia perchè mi sembra la più sicura dal punto di vista della contaminazione, la prossima volta che mi cimenterò in cose che non so fare, stai cerco che usufruirò di questo bellissimo forum!
Per un approccio più critico e ragionato sul mondo della verniciatura metto a disposizione un pò della mia esperienza circa la preparazione del legno che dovrà resistere alle intemperie. Esperienza 30ennale maturata con una discreta conoscenza delle vernici, ottenuta con studi propri e discussioni con produttori/rappresentanti (anche stranieri), a partire dalle vernici foto sensibili per circuiti stampati per arrivare a quelle dedicate alla falegnameria da esterno.
Sfatiamo un mito: La vernice atossica non esiste, la vernice "ad acqua" non esiste.
Quelle che comunemente vengono definite vernici all'acqua sono DILUIBILI ANCHE con acqua ma restano di sintesi chimica acrilico/siliconica derivanti dal petrolio. Alcuni studi internazionali, qualcuno svolto anche dalla regione toscana, sostengono che da quando si stanno usando queste "vernici innocue" l'inquinamento interno di abitazioni e/o edifici pubblici è aumentato di ben 7 volte rispetto a qualche decennio fa (in cui si utilizzava di tutto, perfino vernici al piombo) E qualcuno (ente) si sta chiedendo come mai alcuni tipi di vernici riescono ad ottenere dei riconoscimenti/certificazioni sulla presunta atosicità. Qualcun altro invece, in base ad alcuni studi mirati sulle componenti di tali vernici, dichiara che alcuni componenti chimici presi "da soli" sono effettivamente "neutri", ma quando si trovano in combinazione (e accade spessissimo per questioni tecniche) reagiscono tra loro e sono in grado di generare componenti abbastanza pericolosi e/o MOLTO pericolosi.
Vi ho fatto solo una breve sintesi, il discorso è molto complesso & lungo ma con qualche piccola ricerca troverete gli studi a cui accenno senza costringermi a citarli tutti.
Detto questo veniamo ad un altro punto, le caratteristiche delle vernici che a volte possono creare confusione. In genere (per farla breve) esistono i "mordenti" (orami quasi in disuso), gli impregnanti, gli smalti e gli oli.
Il mordente è l'unico che potrebbe essere considerato la vera vernice all'acqua e funziona come un impregnante. Si tratta di una polverina che si miscela in acqua, e se di derivazione "naturale" (terre, minerali semplici ecc.) è appunto la più salutare. Grado di protezione praticamente 0!
L'impregnante, che può essere a solventi (poliuretanici, acrilici, nitro, acqua ecc ecc) possiamo considerarlo un "mezzo" per trasportare il pigmento nei primi micron dello strato del legno per tinteggiarlo e serve solo a questo, non ha proprietà "protettive" una volta che il solvente è evaporato.
Gli smalti (poliuretanici, acrilici, nitro, acqua ecc ecc) servono a rivestire il legno con una sottile pellicola più o meno traspirante. Meno traspira il legno, più resiste alle intemperie! Se non traspira NON perderà la naturale umidità interna (e quindi si limitano le spaccature e imbarcamenti per una eccessiva asciugatura del legno) nei periodi "asciutti" e non permetterà il successivo assorbimento di umidità esterna (e con essa spore e batteri) nei periodi "umidi".
Gli oli! Sempre meno usati ma sicuramente i più naturali in assoluto. Il più usato che ancora si trova in commercio è quello di lino (crudo o cotto) ed è quello raccomandato per le certificazioni bio in apicoltura (insieme alle vernici certificate "atossiche".......). Non sono di facile applicazione e richiedono spesso più "mani" e lunghi tempi di asciugatura.
E vi starete chiedendo: "Si ma... Quale vernice devo usare se voglio una cosa naturale e poco impattante?" A parte che usare tavole derivanti da pallet è tutt'altro che naturale, visto i pesantissimi processi chimici che hanno subito per renderle poco appetibili agli agenti esterni e parassitari (pensateci quando vi viene voglia di costruirci un letto naif)... Si possono usare tutte le vernici che volete, a patto di dare il tempo ai solventi di volatizzare se non volete sentire la puzza. Per quelli a solventi sintetici bastano un paio di giorni o più, quelli all'acqua anche una o due settimane.
Ah, altra notina curiosa confessatami da un rappresentante di una grossa casa di vernici europea, da prendere per quello che è... "Più puzza la vernice, e meno processi atti ad ABBASSARE la soglia di "puzza" (che comporta ulteriore inquinamento) ha subito, per cui paradossalmente più puzza meno è pericolosa!"
ciao seba, grazie per le utili info. Proprio qualche giorno fa mi sono realizzato un mobiletto da esterno con dei vecchi pallet. Dopo averli carteggiati un po, il ferramenta mi ha consigliato di usare un impregnante per proteggere il legno, quindi stai dicendo che l'impregnante da solo non serve a niente ?
eppure la descrizione nel sito riporta così: "DESCRIZIONE Impregnante protettivo e decorativo classico, per interni ed esterni, inodore, a residuo secco medio e di facile stesura. Conferisce colore al legno esaltandone la struttura. Contiene filtri UV ed additivi che forniscono una protezione efficace contro gli agenti nocivi del legno. Colori resistenti alla luce. Buona resistenza agli agenti atmosferici. Applicabile a pennello, spruzzo, immersione. Le colorazioni di Naturaqua Holz Lasur sono normalmente più luminosi, tuttavia Holz Lasur a base solvente è caratterizzato da una migliore capacità di penetrazione e protezione."
nefasto ha scritto:quindi stai dicendo che l'impregnante da solo non serve a niente ?
Ni... Gli impregnanti "classici" non lasciano residui (spessore), eccezion fatta per il pigmento, ma alcuni impregnanti (da qualche anno) tra le varie caratteristiche includono anche una certa dose di "protezione" agli agenti, quindi, a patto di ripetere il trattamento ogni anno, qualcosa faranno ma sinceramente non li ho mai usati! Ma la prima nemica del legno è l'umidità (che perde, e poi assorbe) e per stare più tranquillo io "tapperei" i pori con uno smalto pigmentato o trasparente, oppure con l'olio di lino, in modo da formare una bella pellicola protettiva, e di sicuro il legno dura di più.
Gli impregnanti proteggono più dal sole che dall'acqua in effetti (pure il sole fa danni al legno) e si deve passare spesso; nel caso dei cassoni però non serve a molto perché appunto non protegge più di tanto dall'umidità del terreno... e nemmeno le pitture a tempera o all'acqua. I cassoni non andrebbero verniciati bensì impermeabilizzati internamente e sotto, con guaine liquide o asfalto a freddo ma non saprei dire che livello di tossicità hanno questi prodotti.
Io ne ho due da 80x120 cm (ma sul terrazzo, non poggiati sulla terra), uno fatto a fine 2016 con perline di abete da 2 cm e trattato solo una volta con olio cotto e l'altro fatto un anno dopo con gli stessi listoni ma trattato dentro e fuori con impregnante all'acqua, poi dentro per non far venire la terra a contatto con l'impregnante ho messo un telo impermeabile per agricoltura; al 2021 ancora reggono entrambi.