ok, ormai l'ho utilizzato e ho mangiato sia le cime che le verze. Al posto di aspettare 21 giorni ho fatto passare un mese, per quanto riguarda le verze anche di più. Avevo le foglie mangiate da una miriade di coccinelle.
allora gli insetticidi vengono assorbiti e fanno male:restano nel terreno,alterano pesantemente l'ecosistema,uccidendo anche insetti utili e non ultimo fanno male anche a chi mangia le verdure. C'è da sottolineare poi,che alterando l'equilibrio dell'ecosistema ,costringono ad un utilizzo sempre più massiccio dei medesimi e a concimazioni più frequenti del terreno,in quanto danneggianoo anche i microorganismi che contribuiscono a renderlo fertile. Se coltivi a livello industriale,in zone come la padana o simili,già pesantemente inquinate,non hai alternative,se invece lo fai per hobby,magari in zone dove l'agricoltura intensiva non è praticata,dimentica i veleni:non ha senso spendere soldi e fatica per mangiare verdura carica di sostanze tossiche.Personalmente coltivo tutto senza insettici e quello che metto viene,talvolta ci sono piccole infestazioni,che però portano danni molto contenuti o non ne portano proprio(ad esempio ad agosto le cime di rapa erano cariche di pidocchi,poi sono arrivate le coccinelle e ora non ne trovi più uno a pagarlo). Devo però dire che io coltivo in una zona(pendici del faiallo,in provincia di genova),in cui non esiste agricoltura intensiva e l'ambiente è piuttosto integro(campi circondati da prati e ampie zone boschive).Ovviamente le verdure più delicate hanno qualche difettuccio(ad esempio i cavoli hanno dei forellini in qualche foglia),ma nel complesso viene su più di quanto riesca a consumare e congelare e tutto è molto buono.
grazie mario! vorrei ancora dire a chi non vuole usare insetticidi di considerare l'importanza dei metodi utilizzati in agricoltura biologica(come ad esempio utilizzare una siepe di erbe aromatiche,per schermare le verdure da cavolaia e altri insetti molesti:funziona davvero)
Questo discorso va affrontato in modo più approfondito perchè è molto semplice che con una siepe si risolve una buona percentuale dei problemi. Il fatto è che ciò che dici è vero e aggiungo che spesso avvicinando alcuni ortaggi (esempio pomodori allontanano la cavolaia) ci si protegge da alcuni insetti nemici, ma bisogna fare una semplice deduzione. Non puoi avere siepi ovunque e la protezione a livello biologico non è una cosa improvvisata come caricare un irroratore. è un azione che deve essere ben studiata e realizzata. Comunque gli insetticidi vengono utilizzati anche nel biologico, certo, solo quelli consentiti. ma sono sempre insetticidi con sicuramente meno problematiche di quelli non consentiti. Il piretro è la base anche di molti insetticidi di sintesi e se loro hanno carenza lo ha anche il piretro, questo va sottolineato se vogliamo mettere i puntini sulle i.
Personalmente sulle verdure utilizzo insetticida solo sulle patate per la dorifora e in casi molto limiti su altre colture. Sulla frutta il discorso cambia leggermente.
la siepe era solo un'esempio...è ovvio che è necessario badare alle consociazioni,a non utilizzare letami ancora troppo freschi e soprattutto,quando si riesce,piantare semenze di qualità adeguate. Non intendevo banalizzare la questione...appunto ho solo fatto un esempio.è ovvio che se si vuole evitare di utilizzare i "veleni", si rende necessario lavorare in modo molto meticoloso,assumendo tutte le necessarie misure:si tratta di un sistema organico,che va applicato e richiede un notevole bagaglio di conoscenze. Per la mia esperienza,per un orto domestico,per quanto grande,il piretro non è strettamente necessario. Volendo un forte deterrente per la quasi totalità degli insetti dannosi è dato dallo spargere,con un apparecchio da irrorazioni,peperoncino polverizzato(è necessario produrlo in proprio a causa dei costi):provoca fortissime irritazioni ,causando la scomparsa di tutti gli insetti che mi è capitato di osservare(ad esempio bruchi sui cavoli)
da agronomo ignorante in materia come qualcuno mi ha definito in questo forum credo che nn bisogna estremizzare le posizioni in entrambi i casi.Voglio dire che in alcuni ambienti si riesce a controllare i parassiti senza alcun intervento di tipo chimico mentre in altri la cosa nn è possibile.In questi casi basta avere l'accortenza di documentarsi anche attraverso l'uso del forum per identificare la causa e scegliere il prodotto adatto che deve essere poco tossico e poco persistente.Sono convinto che spesso un giusto trattamento faccia molto meno male di tanti palliativi utilizzati.Oggi inoltre esistono preparati vegetali con azione insetticida o preparati a base di funghi che combattono bene alcuni insetti. Io nn demonizzerei neanche i concimi chimici che vanno dati con parsimonia(costano) e nn esalterei quei prodotti insacchettati venduti come organici. L'importante è cmq divertirsi nel proprio orto
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
Re: Vengono assorbiti gli insetticidi?
11/11/2009, 15:58
Ciao a tutti, sono pienamente d'accordo con Eugenio, non c'è mai solo il bianco e il nero, ma ci sono tante sfumature, così come non è vero che tutti gli insetticidi sono tossici nella stessa misura, ci sono anche quegli selettivi che non danneggiano gli insetti utili. Sarebbe bello controllare tutto in modo naturale, ma quello che noi facciamo non è naturale, in natura non nasce un filare di pomodori e nemmeno di zucche, e così via, quindi diventa una cosa intensiva e come tale richiede assistenza. Sono favorevole ai metodi di lotta biologica, ma non criminalizziamo i prodotti chimici, in fondo i così tanti temuti concimi chimici, non sono altro che sali, sali come il sale che usiamo tutti i giorni per cucinare. Saluti Francesco