per preparare un terreno argilloso, solitamente abbastanza duro, non molto prfondo (circa un metro di terra, sotto il quale è tutta roccia) per piantare pomodori e zucchine pensate sia meglio la motozappa o lavorare a mano e vanga?
E poi, è vero che se uso la vanga sarebbe meglio non ribaltare gli strati, quindi praticamente "bucare"la terra, ruotare nei vari sensi per rompere le zolle, ma senza ribaltarle?
P.S.:Vi chiedo qual'è la cosa migliore per la terra, non per la mia schiena
Personalmente sono nella tua stessa condizione, con strati anche di soli 50 centimetri di terra, ho delle piccole motozappe e le uso volentieri, anche perchè se non giri la terra e la rinnovi con letame in autunno in primavera cresce poco e male. La vanga non l'ho mai usata comunque, mio padre usava il magaglio peugeot a tre denti, o se preferisci la zappa a tre denti....
Per ottenere una buona finitura del terreno la motozzappa è il massimo. Però se si vuole interrare l'erba va molto bene la vanga. Si può rivoltare il terreno senza problemi fino ad una certa profondita (diciamo 20 cm) di più occorre che riceva il sole estivo e piogge autunnali prima di essere usato. Dalle mie parti viene usato molto il bidente, fatto a mano dai fabbri non quei cosi che vendono nei fai da te, almeno per come la vedo io è l'attrezzo che lavora più in profondità con una buona velocità, sicuramente migliore della vanga anche perchè sarebbe inpensabile usare la vanga nei terreni sassosi del sud.
Il mio terreno, oltre ad essere argilloso, duro, poco profondo, è anche abbastanza sassoso;l' ho vangato ad una profondità di circa 25-30 cm più o meno; circa 20-25 m quadrati in 2-3 ore, quindi non mi è sembrato uno sforzo inaccettabile. Per questo mi è venuto un dubbio: se lavorarlo a mano è meglio per la terra (leggevo della formazione della "suola" con l'utilizzo della motozappa), e non è poi così gravoso (per i miei 80 metri) continuo così. L'unico dubbio è se questa sia una lavorazione troppo superficiale...
Il problema della suola di lavorazione si ha quando si lavora il terreno con frese e simili per molti anni di seguito, quindi ogni tanto si preferisce usare l'aratro, ripper, sterpatoio.... Ma come hai giustamete detto per 80 mq ci si potrebbe accontentare con lavorazioni manuali.
caro gerry le frese nn sono proprio il massimo x i terreni in quanto riducono gli aggregati in polvere finissima per poche decine di mq molto meglio la vangatura che rivolta integralmente il terreno nn forma suola ed allena la schiena e le braccia
più o meno siamo tutti d'accordo sul fatto che, avendo poco spazio da lavorare conviene andare di vanga e/o zappa. Il mio dubbio era se la semplice vangatura fosse troppo superficiale ad esempio per i pomodori.
E poi, corrisponde a realtà il fatto che durante la vangatura gli strati del terreno non andrebbero rivoltati (così ho sentito dire, non chiedetemi le fonti )?
eugenio ha scritto:ma nn è mica vero che durante la vangatura il terreno nn va rivoltato altrimenti nn è più tale e diventa solo un rimescolamento
Un conoscente (e presunto esperto) mi ha spiegato che sarebbe meglio non rivoltare gli strati perchè a diverse profondità vivono batteri (buoni) diversi che così morirebbero; ora, ho posto a voi il quesito proprio perchè la storia non mi è chiara, o magari lui si riferiva a profondità di lavorazione maggiori...