Diciamo che ha ragione e non ha ragione, è una questione di scelte, vedi altri metodi di agricoltura.... orti di tutti i generi e di tutte le specie.. Io personalmente sono tradizionalista, coltivo come facevano i vecchi, la terra la giro tutta ma ci metto del letame, che quindi a sua volta in profondità riproduce batteri etc etc che sono positivi per le prossime colture. Poi se giri la terra e la mischi, non serve a nulla secondo me, nel senso che se coltivi gli alimenti si esauriscono. Poi ognuno fa coem crede e pensa...
Wow che argomento spinoso.. io abito in valle di Gressoney e prorpio l'altra sera ho assistito ad un incontro ad Issime sull'orticoltura. I tecnici (agronomi dell' Institut Agricole Regional) hanno sconsigliato l'uso sia della vangatura sia della motozappa.. dicevano che con un'attenta rotazione delle culture, una pacciamatura biologica ed una concimazione superficiale, si può tranquillamente evitare il rivoltamento del terreno.. Immaginatevi gli anziani che sono 60 anni che rivoltano la terra (speso su terreni in pendenza) che faccia hano fatto Credo come è stato detto che siano scuole di pensiero. Se degli agronomi consigliano una cosa certamente una stupidaggine non sarà.. personalmente mi reputo un trdizionalista da vanga e letame, ho un campo di 250 metri quadri a 1300 metri di quota dove quest'anno coltiverò principalmente la regina dell'agricoltura di montagna: la patata e per quest'anno ho vangato il terreno per 3\4 e nel quarto restante ho usato la motozappa (per infortunio al ginocchio.. ) almeno così potrò dirvi cosa funziona meglio, almeno per le patate.
Nell'orto di casa (50 metri quadri circa) ho vangato e concimato in autunno come da prassi.
Una scuola di pensiero che non tocca il terreno è l'orto sinergico, che intendo sperimentare l'anno prossimo nell'ambito di un progetto ecomuseale.
ma come ampiamente dimostrato in altra discussione su questo forum la nn lavorazione associata alla copertura vegetale e a giuste consociazioni ha un suo percorso e nn basta dire agli orticoltori nn zappate.Bisogna istruirli invece al metodo relativamente alle profondita di lavorazione è ormai da tempo che si rifugge da quelle eccessive optando invece per la lavorazione a doppio strato ovvero limitata in superficie e profonda con un mezzo discissore. In tutti i casi le frese fanno un lavoro rapido e pulito ma deleterio per la struttura del terreno
Scusa Eugenio non hocapito cosa intendi per lavoraione a doppio strato.
Poi un'altra curiosità: molti di voi, giustamente, dicono di lavorare la terra in inverno; ma ad aprile, ad esempio quando si mettono a dimora i pomodori, non trovate di nuovo una superficie moooolto compatta?Quindi che fate?
In inverno la si rivolta in profondità, ad aprile prima di piantare ci si da una fresata da togliere sopratutto le erbe infestanti, ma non profonda come in autunno, visto che non si interra nulla, serve per preparare la semina / trapianto.
Come detto sopra comunque è una questione di metodo e di metodi ce ne sono molti, dipende un pò dall'ampiezza dell'orto e altri fattori, clima, terra etc etc...