chiarisco il perchè della domanda che rivolgo ai nostri moderatori agronomi.

ho una zia ultra ottantenne che ogni volta che parliamo di orto mi dice che se voglio raccogliere degli ottimi prodotti ed in buona quantità devo usare l' urea.

l'urea che è un concime a elevato contenuto di azoto quali i suoi pro e quali i suoi contro su cosa è consigliato l' utilizzo e su cosa lo sconsigliate

per adesso mi fermo qui con una raccomandazione al nostro moderatore agronomo partenopeo, non confondere i prodotti chimici stò chiedendo dell'urea che è bianca

sono ben accetti anche consigli di chi non è agronomo ma ne ha testato l'uso.

ciao

Verissimo. L'azoto stimola la crescita ed è fondamentale soprattutto per le parti verdi della pianta. QUindi va usato nel primo periodo.
Gli effetti "secondari" io non li conosco. Di certo una certa variazione nel terreno l'avrai...
Quando sono arrivato qui c'era un orto trentennale recintato e bellissimo, che veniva trattato costantemente. Io non riuscivo a farci crescere niente e ancora oggi, a 10 anni di distanza, l'unica cosa che ci cresce spontaneamente è l'equiseto. roba da savana....
Alla fine, io preferisco lasciare che la terra si "prepari" da sè.
Hai mai provato a tenere un pollaio a rotazione e piantare l'orto l'anno seguente dove prima tenevi i polli? Una bomba, roba da stendere pure la nonna ultraottuagenaria !

Mai usata.
come già detto è una botta di azoto.
Sarebbe da interrare in lavorazione perchè altrimenti sarebbe di difficile gestione visto l'alto contenuto di azoto che ha (brucia).
visto che si parla di concimi chimici, se non hai scarsità estreme di azoto penso sia meglio interrare un concime equilibrato npk e dare poi poco azoto duante la crescita. mi sembra più equilibrato. Dare urea e basta è come fare una mangiata da star male e poi non magiare più per molto tempo, meglio mangiare poco ma con costanza...

caro curcuma, lo so pure io che se fai l'orto dove hai tenuto il pollaio per 2/3 anni hai dei risultati eclatanti, il probblema è che dovrei rifare il pollaio da un' altra parte, e di fare recinti, ripari notturni, ecc.ecc. non ne ho voglia.

kentarro il mio terreno è concimato in modo bilanciato, non ho fatto le analisi, ma è formato per i primi 20/25 cent, di: 6/7 cent. difoglie di bosco, 6/7 cent. di stallatico, il restante è terriccio di sottobosco nero e torba di sfagno. con aggiunta di pollina vecchia di 2 anni.

il fatto è che mia zia, e mio zio che vivono in campagna e sono agricoltori, adesso manda avanti tutto mio cugino, hanno a disposizione di tutto e di più per concimare il loro terreno, ma lei dice che l'urea..............non vorrei che fosse un pallino suo, per non dire una fissazione, sapete com' è di certo c'è il risultato che ottiene con dei prodotti da togliere la vista.

io so che l' urea a contatto con il terreno e con l'umidità si trasforma in sali ammoniacali e in nitrati i nitrati vengono assorbiti subito mentre i sali ammoniacali sono a lenta cessione ( non vorei aver detto una stupidata, ma questi sono i miei ricordi da studente di agraria 50 anni orsono

ciao

io l'urea la uso alla ripresa vegetativa sul melo, durante i normali trattamenti antiparassitari e non ho mai avuto problemi da ustione, penso che anche nell'orticoltura possa venir usata senza problemi, naturalmente non si può usare al posto di un normale piano di concimazione ma va vista come un'integrazione, su ortaggi non ho esperienza per cui passo la palla! un grande vantaggio? costa poco!
ciao daniele

L'urea è un concime azotato che presenta il vantaggio di contenere una percentuale di azoto pari al 45% , perciò superiore a quella degli altri concimi azotati . l'urea è solubile in acqua e facilmente assorbibile ; non è dilavata dalle pioggie. Si trasforma in azoto ammoniacale e succesivamente nitrico. La sua reazione è neutra, non modifica le propietà fisico chimiche del terreno . Non esistono problemi se gli ortaggi vengono concimati con urea. Può sostituire altri concimi azotati . La somministrazione dell'urea come di altri concimi è regolata da determinate leggi , le quali si basano sul principio che ogni elemento ha una azione specifica sull'accrescimento delle piante e tutti sono ugualmente indispensabili a questo scopo. Perciò la quantità di urea non deve essere casuale ( non è che se se ne mette un po' di più la pianta viene meglio) ma deve essere regolata secondo una norma prestabilita. C'è una legge chiamata legge del minimo (Liebig) che dice: la produzione di una data pianta è condizionata dall'elemento fertilizzante che si trova nel terreno in minore quantità . Infatti questo , se non si trova in quantità sufficiente , limita l'accrescimento della pianta e rende praticamente inutile la somministrazionedi altri concimi . La legge del minimo si collega alla cosidetta legge della solidarietà , la quale dice che la mancanza nel terreno di un elemento nutritivo rende inerti gli altri . Appare chiaro , quindi , che la concimazione deve anzitutto riguardare l'elemento presente nel suolo in quantità minore. Marcello

X marcello, bella risposta, e soddisfacente, grazie.

ciao

sono stato chiamato in causa dal mantovano che confessa di essere quindi del mestiere
io sinceramente sconsiglierei l'utilizzo di urea negli orti anche xchè in questi tipi di terreno c'è spesso un'intensa attività microbica per cui nel giro di 4 gg diventa tutto ammonio che viene anche assorbito dalle piante
il risultato è che otteniamo ortaggi pieni di azoto(che fà male allo stomaco) ed in parte và in falda
inoltre per piccole superfici diventa veramente difficile apportare le giuste dosi
negli orti sempre meglio l'organico integrato all'occorrenza da poco nitrato

no eugenio, non sono del mestiere, solo che quando andavo a scuola io non esistevano le medie, dopo le elementari vi erano le scuole chiamate avviamento al lavoro e vi erano 2 soluzioni agraria e commerciale io scelsi agraria e siccome a quei tempi la scuola era scuola ed i professori insegnavano veramente anche con le mani ed a me piaceva il ramo ho avuto modo di apprendere teoricamente quello che poi per 2 mesi apprendevo praticamente a mantova da mio nonno. comunque per la distribuzione sul terreno e per la quantità giusta non sarebbe un grosso probblema, mi sono fatto con dei barattoli di gelato dei seminatori con il coperchio forato con i buchi di vario diametro in modo da poter spandere in modoquasi uniforme tutti i tipi di seme, e devo dire che i risultati sono buoni. poi ilquantitativo lo potrei pesare in base alla superficie da concimare.

comunque tu la sconsigli ok e grazie, ciao