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Uso dei teli pacciamanti nell'orto a piano campo.
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netman
Iscritto il: 15/02/2011, 2:35 Messaggi: 66 Località: Cagliari
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Salve a tutti! Vorrei parlare dell'uso dei teli neri per la pacciamatura dell'orto escludendo il discorso dell'utilizzo di quest'ultimi in ambiente protetto (serra o altro). Dato che la lotta alle infestanti è un problema che ognuno di noi si trova o si è trovato davanti, ho letto che l'uso dei teli pacciamanti sta ormai prendendo piede anche per la coltivazione dell'orto privato. Il metodo è consigliato non solo per evitare continue lavorazioni manuali atte ad estirpare le malerbe, ma anche per evitare l'uso continuo di diserbanti chimici sui terreni. Da quello che ho potuto scoprire attraverso internet e da letture specializzate, questo tipo di soluzione viene utilizzata per le colture del pomodoro, della melanzana, del peperone e della fragola...ma che dire sull'utilizzo dei teli per le altre colture orticole? Gradirei molto avere da parte vostra un commento in merito ed anche qualche consiglio sulla tipologia di telo che più si adatta alla produzione a pieno campo...grazie! Un saluto.
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28/02/2011, 17:28 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68871 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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28/02/2011, 17:45 |
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pilusmax
Iscritto il: 05/02/2011, 18:52 Messaggi: 282 Località: genova/fontanigorda
Formazione: CLC
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Io li uso da sempre, su quasi tutte le culture salvo l'isalatina a spaglio (per ovvi motivi) e le fave e sono contento. Ho provato il telo biodegradabile ma mi è durato tre mesi, troppo poco per la maggior parte delle mie culture (rapporto costo/durata insoddisfacente), mentre con un telo di plastica ci tengo le fragole per 4 anni.... Ora sto sperimentando il telo di tessuto non tessuto (spesso e resistente) , una stagione l'ha fatta, voglio vedere se si può impiegare per almeno due stagioni consecutive , o magari di più (il rapporto costo/durata per me è determinante). Naturalmente sotto il telo di plastica bisogna disporre i tubi di irrigazione , ma è un costo una tantum, una volta comprati durano una vita.... Sarebbe bene avere anche la centralina ed il dispositivo per la fertirrigazione ma io ne faccio a meno facendo una buona concimazione di fondo a media e lunga durata ed aggiungendo un "cicchetto" in ogni buchetta prima di trapiantaci le piantine, quindi di fertirrigazione ho letto ma non ho esperienza diretta. Ho anche una serie di teloni impermeabili che stendo sul terreno quando tolgo i resti delle culture ed il telo di pacciamatura. Questo per proteggere il terreno ed evitare che si secchi e che si inzuppi e tenerlo possibilmente sempre in tempera, prima e dopo la lavorazione, oltre che evitare la crescita delle infestanti. Quando levi la pacciamatura di plastica nera dalla aiola di cultura, che è rimasta protetta da sole e pioggia e non calpestata, e quindi è ancora leggermente sopraelevata, trovi il terreno morbido e facile da lavorare quasi come era quando hai iniziato la coltivazione mesi prima, allora la proteggi con un telone impermeabile così il terreno resta in tempera e non ricrescono erbe infestanti per tutto l'anno. Io coltivo così quasi tutto , colture basse e colture alte su canne come pomodori e fagiolini. Da notare che avevo cominciato pacciamando con erba sfalciata, paglia e trinciatura di rami, avevo persino comprato un biotrituratore a motore da 5 cv , ma ho dovuto rinunciare per difficoltà di approvigionamento di materia prima e troppo tempo impiegato a trinciare ramaglia, così sono passato al telo e non ho più cambiato sistema. Scusate se mi sono dilungato troppo , ma volevo essere esauriente; se avete domande sono a disposizione. ciao
_________________ pilusmax
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28/02/2011, 23:27 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10203
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tre mesi per il telo biodegradabile è un tempo accettabile e poi dipende anche dall'andamento meteo per il melone o lo zucchino va benissimo per il pomodoro basta fare la striscia più piccola per evitare il calpestamento al passaggio cmq anche quelli di LDPE vanno bene basta che vengano utilizzati per + anni
_________________ I
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01/03/2011, 1:39 |
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netman
Iscritto il: 15/02/2011, 2:35 Messaggi: 66 Località: Cagliari
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pilusmax ha scritto: Io li uso da sempre, su quasi tutte le culture salvo l'isalatina a spaglio (per ovvi motivi) e le fave e sono contento. Ho provato il telo biodegradabile ma mi è durato tre mesi, troppo poco per la maggior parte delle mie culture (rapporto costo/durata insoddisfacente), mentre con un telo di plastica ci tengo le fragole per 4 anni.... Ora sto sperimentando il telo di tessuto non tessuto (spesso e resistente) , una stagione l'ha fatta, voglio vedere se si può impiegare per almeno due stagioni consecutive , o magari di più (il rapporto costo/durata per me è determinante). Naturalmente sotto il telo di plastica bisogna disporre i tubi di irrigazione , ma è un costo una tantum, una volta comprati durano una vita.... Sarebbe bene avere anche la centralina ed il dispositivo per la fertirrigazione ma io ne faccio a meno facendo una buona concimazione di fondo a media e lunga durata ed aggiungendo un "cicchetto" in ogni buchetta prima di trapiantaci le piantine, quindi di fertirrigazione ho letto ma non ho esperienza diretta. Ho anche una serie di teloni impermeabili che stendo sul terreno quando tolgo i resti delle culture ed il telo di pacciamatura. Questo per proteggere il terreno ed evitare che si secchi e che si inzuppi e tenerlo possibilmente sempre in tempera, prima e dopo la lavorazione, oltre che evitare la crescita delle infestanti. Quando levi la pacciamatura di plastica nera dalla aiola di cultura, che è rimasta protetta da sole e pioggia e non calpestata, e quindi è ancora leggermente sopraelevata, trovi il terreno morbido e facile da lavorare quasi come era quando hai iniziato la coltivazione mesi prima, allora la proteggi con un telone impermeabile così il terreno resta in tempera e non ricrescono erbe infestanti per tutto l'anno. Io coltivo così quasi tutto , colture basse e colture alte su canne come pomodori e fagiolini. Da notare che avevo cominciato pacciamando con erba sfalciata, paglia e trinciatura di rami, avevo persino comprato un biotrituratore a motore da 5 cv , ma ho dovuto rinunciare per difficoltà di approvigionamento di materia prima e troppo tempo impiegato a trinciare ramaglia, così sono passato al telo e non ho più cambiato sistema. Scusate se mi sono dilungato troppo , ma volevo essere esauriente; se avete domande sono a disposizione. ciao Ciao Pilusmax e grazie per il tuo accurato intervento! Vorrei chiederti, dato le tue varie sperimentazioni, se puoi indicare su quali colture ai testato l'utilizzo dei teli pacciamanti? Potresti riportare qualche prezzo indicativo per poter comprendere al meglio le differenti rese e/o il rapporto qualità/durata media/prezzo tra le soluzioni di telo biodegradabile, in LPDE (non degradabile) e in tessuto-non-tessuto? Per le tue coltivazioni adoperi teli preforati o integri da forare? Ho letto, inoltre, che utilizzi dei teloni impermeabili per isolare la superficie del terreno a coltura terminata. Gentilmente, puoi specificare meglio se con quest'ultimi ci ricopri l'intera superficie dell'orto o solamente il filare precedentemente coperto dalla pacciamatura? Un saluto.
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01/03/2011, 3:11 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10203
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http://www.quibio.it/biodegradabili/biotelo.htmper LDPE metti intorno a €1,50 x kg e spessore di 45 micron cmq il terreno è un sistema vivente e come tale nn và imbavagliato per tutto l'anno anche se apparentemente si presenta bene allo stato fisico
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01/03/2011, 9:34 |
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netman
Iscritto il: 15/02/2011, 2:35 Messaggi: 66 Località: Cagliari
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eugenio ha scritto: http://www.quibio.it/biodegradabili/biotelo.htm" target="_blank
per LDPE metti intorno a €1,50 x kg e spessore di 45 micron
cmq il terreno è un sistema vivente e come tale nn và imbavagliato per tutto l'anno anche se apparentemente si presenta bene allo stato fisico Ciao Eugenio, mi farebbe piacere conoscere anche la tua versione su l'utilizzo dei teli da pacciamatura. Quali hai utilizzato,come, su quali colture e quali consiglieresti? Grazie..
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01/03/2011, 10:57 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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anch 'io uso i teli neri non biodegradabili li sto uasando da 4 anni, se si sta attenti quando si tolgono si possono riutilizare, sostituisco dei pezzi tropposciupati (per colpa mia ) ho comperato dei rotoli di teli senza fori e la prima volta stendo i tubini e faccio i fori con il trapiantatoio (quello dea bulbi) in corrispondenza del forellino di uscita dell'acqua e premendo ancora faccio il buco in cui ci metto la piantina. il secondo anno stendo i tubini e poi faccio corrispondere i fori già fatti ai forellini di uscita dell'acqua. usi i teli per le piante grandi e radi come i pomodori, peperoni, melanzane (quelle innestate salto un foro) zucchine e cetrioli. ho ottimi risultati : innaffio molto meno, non crescono le erbe infestanti . ho notato anch'io che la terra sotto il telo rimane bella morbida anzi è meglio di prima forse la conimatura si mantiene di più e poi nascono molti lombrichi.. per la concimazione io metto , prima di innaffiare, del concime liquido nelle botti dove raccolgo l'acqua piovana cosi va solo vicino alla pianta. ciao Nino
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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01/03/2011, 11:30 |
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pilusmax
Iscritto il: 05/02/2011, 18:52 Messaggi: 282 Località: genova/fontanigorda
Formazione: CLC
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eugenio ha scritto: http://www.quibio.it/biodegradabili/biotelo.htm" target="_blank
per LDPE metti intorno a €1,50 x kg e spessore di 45 micron
cmq il terreno è un sistema vivente e come tale nn và imbavagliato per tutto l'anno anche se apparentemente si presenta bene allo stato fisico in teoria hai ragione, ma in pratica non ho notato problemi: sotto al telone si sviluppa tutto un mondo vivo e vitale, ci trovo rintanati rospi e orbettini, il terreno è pieno di lombrichi ed altri insetti che si cibano di radici e vegetali morti, arricchendo di umus il terreno che, non venendo dilavato dalle piogge , conserva a lungo i principi nutritivi ivi incorporati. Magari traspira poco, ma comunque mi sembra traspiri a sufficienza e non soffra affatto, mantenendosi fertile e pieno di vita. Io mi trovo bene così, e faccio meno fatica ; provare per credere. ciao
_________________ pilusmax
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01/03/2011, 15:54 |
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poecilide
Iscritto il: 17/01/2011, 19:43 Messaggi: 152 Località: Prov. Mc
Formazione: Liceo scientifico - Dottore in scienze e tecnologie agrarie
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pilusmax ha scritto: Da notare che avevo cominciato pacciamando con erba sfalciata, paglia e trinciatura di rami, avevo persino comprato un biotrituratore a motore da 5 cv , ma ho dovuto rinunciare per difficoltà di approvigionamento di materia prima e troppo tempo impiegato a trinciare ramaglia, così sono passato al telo e non ho più cambiato sistema.
Secondo te, la ramaglia è necessaria o è sufficiente un buono strato di paglia? I risultati con la pacciamatura vegetale, se uno ha tempo, possibilità e pazienza, sono paragonabili a quelli con telo (biodegradabile o sintetico che sia)? Grazie
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10/03/2011, 2:42 |
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