ciao
ritorno in argomento perchè ho fatto quelche foto che vorrei mostrarvi.
Riguardano il piccolo orto che coltivo a margine del giardino della mia casa di Fontanigorda (appennino ligure, 850 m. slm)
Data l'altezza tutto lì è in ritardo, anche le lavorazioni del terreno, anche se quest'anno ho ritardato più del solito perchè avevo altro da fare, di più urgente a Genova, dove abito.
L'orto è rimasto tutto l'anno coperto dal telo di pacciamatura, con residui di piante della coltivazione dell'anno scorso. Il telo era già stato usato da almeno due anni ma si presentava ancora in condizioni accettabili per essere usato ancora quest'anno, quindi è stato tolto con delicatezza spostandolo a lato.
levato il telo, le prode di coltivazione si presentavano ancora accentuate rispetto al livello di calpestio ed erano friabili ed in tempera, suscettibili di essere lavorate in modo leggero, smuovendo solo il terreno con la forca , per interrare un pò di stallatico e di granulare tricomponente, senza rivoltare il terreno, nè effettuare lavorazioni profonde.
Rimessi a posto il tubo di irrigazione ed il telo, l'orto si presentava esattamente come l'avevo trovato, con la differenza che era ora pronto ad accogliere le nuove colture che stanno crescendo nei vasetti e porterò su la prossima volta.
Se non ci fosse stato il telo, tra estate ed inverno, il terreno sarebbe stato compattato e dilavato da pioggia e neve ed avrebbe avuto bisogno di essere falciato e rivoltato, mentre così me la sono cavata strappando a mano due erbacce (di numero) ed interrando un pò di concime con il movimento avanti/indietro e circolare della forca sul terreno, senza bisogno di rivoltarlo.