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Tecniche di coltivazione, malattie, concimazione, varietà, semine, trapianti e raccolta - Consigli e curiosità su serre, orti familiari, ecc.
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Re: Una domanda per i coltivatori biologici di pomodoro

16/07/2010, 11:41

io ho visto un orto fatto integralmente con il metodo fukuoka e sono rimasto sbalordito dalla produttività degli ortaggi e dall'assenza di fitopatie;ricordiamoci che dietro all'utilizzo di fitofarmaci & C ci sono dei bei business

Re: Una domanda per i coltivatori biologici di pomodoro

16/07/2010, 13:06

Siamo sempre li, il nostro mondo necessità di una straordinaria rivoluzione filosofica.
Siamo esseri (ancora) limitati che pretendono di determinare il mondo nella sua interezza..
Da scienziato (apprendista), mi rendo sempre più conto che per "nostra" natura (e perchè ci sottovalutiamo) tendiamo a cancellare, dimenticare ciò che non comprendiamo e che quindi non ci da un rapida possibilità di dominio.

Re: Una domanda per i coltivatori biologici di pomodoro

16/07/2010, 13:50

ANSELMO ha scritto:L'argomento è intrigante, ma ti prego non essere cosi succinto...mi rendi difficile l'individuazione dei nessi.

Oltre all'impoverimento del suolo potremmo considerare l'inquinamento da azoto. Le foreste tropicali crescono molto più velocemente. Per alcuni questo costituisce una minaccia alla biodiveristà e per altri un vantaggio, visto che esiste una relazione positiva fra l’azoto e l’accumulo netto di carbonio nelle foreste. Fatto sta che le falde vengono inqinate.

Re: Una domanda per i coltivatori biologici di pomodoro

16/07/2010, 14:24

Non penso che l'inquinamento d'azoto prodotto qui, influenzi le foreste pluviali, non c'è trasferimento, direi, sono sistemi "isolati"...il discorso calza invece con la CO2, che sta nell'aria, che non è fatta di "sistemi isolati"; ovvero non c'è discontinuità sostanziale. Gli alberi crescono di più in amazzonia perchè se la concentrazione di CO2 nel sistema atmosfera (contenitore unico) aumenta, infine aumenta in modo isotropo, qualunque sia la sua origine.
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