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Un pò di orto, un pò di tutto... Conviene?
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Lancinhouse
Iscritto il: 22/04/2012, 20:58 Messaggi: 58 Località: Montichiari (BS)
Formazione: Perito agrario, ITAS G. Pastori
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Buonasera a tutti, scusatemi spero di aver scelto la sezione giusta. se così non fosse perdonatemi, è da tanto tempo che non entro sul forum. Ho 22 anni e, come tutte le persone che hanno attraversato la mia età, penso al futuro e a cosa potrò fare per guadagnarmi da mangiare. Mio padre ha un'azienda agricola di circa 20 ettari nella bassa bresciana, coltivati a mais e soia, tutto irriguo. fino a 50 anni fa in questa azienda, con circa una decina di ettari in più e una ventina di vacche ci vivevano 27 persone... coi tempi che corrono ora, come voi sapete bene, non si tira fuori uno stipendio dalla produzione del mais e della soia. Appassionato di agricoltura in genere e studente (ancora) universitario di agraria mi sto informando riguardo alla possibilità di fare un orto biologico. Non vorrei partire con superfici esagerate, pensavo ad una superficie di 1 piò (nella nostra unità di misura bresciana corrisponde a 3255 m2, quindi a 0,3255 ha). a questa superficie avevo pure pensato di affiancarci un piccolo piccolo appezzamento (ca. 1000 m2) allestendolo a piccoli frutti (magari rovo e lamponi), per diversificare un pò e per, come si suol dire, tenere "il piede in più scarpe". pensavo al biologico perchè penso che oramai non ci siano più sbocchi per il mercato del convenzionale. mi ero anche informato per una possibile conversione dei miei seminativi a biologico ma poco dopo ho abbandonato l'idea, così mi sono dirottato su orto e piccoli frutti. La terra c'è, le attrezzature ci sono, la voglia di fare tanta... che ne dite? si può fare questa cosa? chiaramente, anche se di questi tempi sempre meno, anche il mais e la soia danno qualcosa Vi ringrazio anticipatamente e vi chiedo scusa nel caso avessi sbagliato sezione. A presto, Daniele
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11/07/2016, 23:26 |
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kentarro
Iscritto il: 20/10/2009, 18:36 Messaggi: 7445 Località: Airuno (Lecco)
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l'idea dei piccoli passi è giusta. il resto sta a trovare dove piazzare i prodotti. conta però che per il biologico dovrai fare la conversione e passeranno anni prima di poter dichiarare biologico prodotto
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11/07/2016, 23:37 |
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Lancinhouse
Iscritto il: 22/04/2012, 20:58 Messaggi: 58 Località: Montichiari (BS)
Formazione: Perito agrario, ITAS G. Pastori
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Ciao. Si si mi sono informato a riguardo e, se non ricordo male, per gli ortaggi la conversione dovrebbe essere 3 anni, 2 i seminativi... per i piccoli frutti invece non so. pensavo di dichiarare per la conversione questa piccola superficie per l'orto e piccoli frutti ancora a fine estate, giusto per portarmi avanti. Quello che mi lascia perplesso è proprio la collocazione dei prodotti finali. a chi si vende? vendita diretta? gas? Qui mi affido a voi perchè proprio non saprei. Grazie mille per la risposta
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12/07/2016, 0:08 |
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ase90
Iscritto il: 16/02/2012, 15:59 Messaggi: 3176 Località: MANTOVA
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in famiglia ho un parente che fa l'ortolano da una vita , e a suo dire la vendita diretta sui mercati è quella che da più soddisfazioni , ora con la nascita anche dei mercati contadini le possibilità di vendere ci sono , ma serve un prodotto ben fatto e fresco di giornata, non conta avere tante varietà , ma quello che si produce deve fare la differenza rispetto alla grande distribuzione. Ti consiglio di pensare già da subito alle serre, indispensabili per proteggere il raccolto da piogge indesiderate e per ridurre i trattamenti , serve anche un minimo di attrezzatura dedicata.
_________________ tirag a dos traduzione : spara sul bersaglio
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12/07/2016, 7:48 |
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Lancinhouse
Iscritto il: 22/04/2012, 20:58 Messaggi: 58 Località: Montichiari (BS)
Formazione: Perito agrario, ITAS G. Pastori
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Ciao. Sinceramente conterei di non dover ricorrere a serre o altro se non ai tunnel temporanei tipo tessuto non tessuto. Te lo dico perchè di investimenti, senza una certezza di ritorno, non mi andrebbe molto di farli (di questi tempi poi! ). Grazie per la risposta. a presto
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12/07/2016, 10:53 |
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ase90
Iscritto il: 16/02/2012, 15:59 Messaggi: 3176 Località: MANTOVA
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Lo so si fa fatica ad investire in agricoltura . Ma se si confronta ad altri investimenti , con terra propria ci si può pensare Non valutare i prezzi della grande distribuzione , non hai speranza , vendi al doppio e se è un prodotto fresco e garantito lo vendi e rimane un prezzo onesto e vieni sempre a casa con il furgone vuoto Il problema è che la terra non la alzi sei tu che ti devi chinare
_________________ tirag a dos traduzione : spara sul bersaglio
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12/07/2016, 23:04 |
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CatiaT
Iscritto il: 24/11/2013, 19:28 Messaggi: 1451 Località: dal Gran Sasso/a Guardia Sanframondi (BN)
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Lancinhouse ha scritto: Ciao. Sinceramente conterei di non dover ricorrere a serre o altro se non ai tunnel temporanei tipo tessuto non tessuto. Te lo dico perchè di investimenti, senza una certezza di ritorno, non mi andrebbe molto di farli (di questi tempi poi! ). Grazie per la risposta. a presto Anche fare tunnel ha i suoi costi, coprendo con tessuto non tessuto non risparmi mica tanto, e' la struttura quella costa parecchio, non il telo. Catia
_________________ esperienza è il nome che ognuno da' ai propri errori
pagina fb: l'ortolano di Pugliano
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13/07/2016, 15:39 |
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