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Tecniche di coltivazione, malattie, concimazione, varietà, semine, trapianti e raccolta - Consigli e curiosità su serre, orti familiari, ecc.
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Re: UN PO' DI ARGOMENTI BIO

17/06/2009, 22:13

Per la coltivazione delle more devi fare delle strutture di sostegno costituite da pali collegati con fili di sostegno alla distanza di 80-140-200 cm da terra , oppure solo due a 150- 200cm da terra. la potatura devi eseguirla : A) primo anno di impianto: lega i polloni il più possibile verticale , niente potatura. B) 2° anno di impianto , potatura secca: tra tutti i polloni dell'anno precedente tieni i3 o 4 più grossi e elimina tutti gli altri , legali obliquamente ai fili e cimali , pota le femminelle. C)2° anno di impianto , potatura verde : scegli i polloni per la produzione dell'anno successivo e legali verticalmente , pota tutti gli altri rasoterra. D) 3° anno di impianto e successivi , potatura secca: elimina tutti itralci che hanno fruttificato , lega obliquamente i tralci dell'anno piegandoli sul secondo filo , e verticalmente quelli centrali ,cimali e pota le femminelle. E)3° anno di impianto e successivi , potatura verde : come per l'anno precedente. Tieni presente che la maturazione delle more avviene nei mesi estivi quando l'intensità delle radiazioni solari è elevata , ciò permette ai frutti di accumulare zuccheri di perdere acidità e di raggiungere la colorazione nera. Se alle elevate temperature estive si associa una carenze di riserve idriche nel terreno e di umidità ambientale , o peggio ancora la presenza di vento secco devi ricorrere alla irrigazione per ottenere una regolare maturazione dei frutti . Le drupeole se non sono rifornite di acqua non si rigonfiono e restano piccole e asciutte. La piante tende a garantire lo sviluppo di almeno una parte dei frutti o almeno di alcune dupreole in ciascuna mora . perciò la resa sarà ridotta e comunque scadente. Marcello

Re: UN PO' DI ARGOMENTI BIO

18/06/2009, 7:47

Marcello sei grande, in dieci righe mi hai chiarito come agire con le piante di mora. Nel novembre scorso ho messo 20 piante di mora lungo una recinzione e sono in attesa di vederne gli sviluppi. L'idea sarebbe di utilizzare appunto la rete come sostegno per le piante ottenendo contemporaneamente frutti e una siepe di rustica bellezza. Se tu volessi "strafare" potresti indicare anche le modalità di concimazione? Io sto in collina a 500 metri di altitudine, terreno argilloso e scarsa disponibilità di acqua. Ti ringrazio in anticipo e buona giornata. Antonio

Re: UN PO' DI ARGOMENTI BIO

18/06/2009, 22:03

Valdorcia ha scritto:Marcello sei grande, in dieci righe mi hai chiarito come agire con le piante di mora. Nel novembre scorso ho messo 20 piante di mora lungo una recinzione e sono in attesa di vederne gli sviluppi. L'idea sarebbe di utilizzare appunto la rete come sostegno per le piante ottenendo contemporaneamente frutti e una siepe di rustica bellezza. Se tu volessi "strafare" potresti indicare anche le modalità di concimazione? Io sto in collina a 500 metri di altitudine, terreno argilloso e scarsa disponibilità di acqua. Ti ringrazio in anticipo e buona giornata. Antonio

Pur essendo una specie rustica , il rovo predilige i terreni freschi , fertili e profondi, ben drenati a reazione subacida(ph-6-6,7), Se hai un terreno argilloso si giova di un abbondante disponibilità di humus , sia per gli elementi nutritivi che esso trattiene e rende disponibili per la coltura , sia per i benefici che arreca alla struttura del terreno e per la capacità di ritenzione dell'acqua che, nel periodo estivo , concorre ad evitare fenomeni di appassimento. In una coltura poliennale come è il rovo dovresti interrare fosforo e potassio in buone quantità in quanto successive concimazioni superficiali non sarebbero molto efficaci. L'azoto invece và dato al momento dell'impianto e negli anni seguenti , per garantire sempre una disponibilità sufficiente . Per l'azoto non usare nitrati che danno un impulso immediato allo sviluppo vegetativo , ma vengono presto dilavati. Tieni presente l'utilità del letame (o in mancanza lo stallatico) che si sostituisce all'azoto nella concimazione d'impianto ed è in grado di cedere azoto così lentamente che la sua efficacia si protae per più anni . Se operi come detto sopra negli anni successivi al primo , gli unici interventi di concimazione consistono nell'interrare ridotte quantità di letame in autunno a anni alterni , e la concimazione con urea (concime azotato) all'inizio della ripresa vegetativa primaverile. Marcello

Re: UN PO' DI ARGOMENTI BIO

22/06/2009, 8:28

Grazie per le indicazioni Marcello. Scusa il ritardo con cui rispondo :) ma sono stato lontano qualche giorno dalla tastiera. Buona giornata. Antonio
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