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Un aiuto alla mia terra (poca) 
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Buongiorno. Abito in Liguria, Riviera di ponente, a tre chilometri dal mare immerso tra gli ulivi. Da quando sono qui (gennaio) ho sfruttato i 1500 mq di terra delle terrazze che posseggo per coltivare a orto familiare. Con soddisfacenti risultati se si tiene conto che sono al primo anno e ho appreso solo ed esclusivamente dai libri.
Ora, con l'approssimarsi dell'inverno, vorrei dare un pò di respiro e nutrimento alla mia terra che - manco a dirlo - qui è argillosa, pietrosa e impermeabile. Dura.
Sto valutando una concimazione verde o sovescio che dir si voglia, ma ho dubbi su quale coltura seminare.
Ho letto in rete che esistono mix di piante già bilanciate secondo il tipo di terreno ma non so se sono consigliabili e, comunque, mi sono di difficile reperimento perfino su internet.
Sarei molto grato a chi, piu esperto di me (tutti), mi potesse consigliare.
Da considerare che quest'anno ho usato solo piccole quantità di stallatico e cenere di legna. Per l'anno futuro avro l'apporto di un compost. Ma anche questo in quantità proporzionata agli scarti di un consumo familiare.
In ultimo, tenendo presente che per l'inverno, prevedo solo una decina di piante di carciofo e qualche angolo di insalata.
Grazie mille.


01/09/2009, 12:15
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Ciao gino,
il sovescio è un'ottima pratica, io, vista anche la tua poca esperienza, lascerei stare i miscugli, e seminerei del favino, che poi sovescerai in primavera. Se hai tempo leggi questo articolo: http://www.rivistadiagraria.org/riviste ... brica=2008, forse ti sarà utile.
Saluti Francesco

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- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
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01/09/2009, 13:05
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Grazie Francesco. Quindi è complicata la cosa, dal momento che mi dici che lasceresti perdere i miscugli??
E' vero, ho poca esperienza, però considera che ho studiato duro e finora ho portato a frutto: trombette, pomodori, cetrioli, zucchine, rapanelli, melanzane, meloni, angurie, diverse specie di insalate, basilico (tanto), verze, bietole, fragole, porri, carote e poi non ricordo. Direi tutte in modo soddisfacente anche se si può avere sicuramente di più. Non ho usato prodotti fertilizzanti se non stallatico naturale e cenere; un pò di zolfo e un pò di rame.
E' quindi così delicata l'operazione per il sovescio quindi?
E poi ti volevo chiedere, Francesco, verso novembre dicembre volevo piantare un bel pò di aglio: nell'appezzamento in cui vorrei piantarlo posso effettuare eventualmente un sovescio più veloce? Mi pare di aver letto che esistono diverse colture ognuna con tempi differenti.
Grazie per la risposta.
Siete preziosissimi qui
Gino


01/09/2009, 17:01
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Ciao Gino,
mi fa piacere scoprire di non essere l'unico ventimigliese del forum!

Chiaramente anche il mio orto era un mix di argilla e pietre (e ph alcalino), ora, dopo anni, l'ho ammendato a forza di stallatico e torba che spargo con abbondanza ogni primavera subito prima di passare la motozappa.

Fino a pochi anni fa in inverno lasciavo riposare la terra, ultimamente mi sono messo a coltivare cavoli fave e cicoria, però ti avviso che non te la caverai con rame e zolfo, i cavoli vorranno un paio di spruzzate di Decis altrimenti nisba.

Ciao
Owairc


01/09/2009, 17:23
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Ciao Owairc, in realtà io sono di Imperia e adesso abito sopra a San Bartolomeo al mare. Fa piacere anche a me trovare qualcuno di queste parti: non è facile immaginare quanto sia difficile qui fare anche solo una buchetta nel terreno.
Hai ragione, so che non me la caverò; ma sono partito con una filosofia che intendo rispettare. Soprattutto perchè il mio è un orto a consumo familiare. Quest'anno ho provato a piantare tutto o quasi per poter verificare quello che il prossimo eviterò proprio. Per esempio, i meloni sono venuti ma nonostante un profumo ottimo, il gusto è decisamente insipido; le angurie non valgono la fatica. E lo stesso dicasi per i cavoli: della mia mezza dozzina di verze, solo una sembra riuscita (per ora). Ai porri sono preferibili le cipolle e alle zucchine le trombette. Ma soprattutto, intendendo escludere nel modo più assoluto ogni intervento che non sia naturale, tutto ciò che necessita un'applicazione simile tanto vale acquistarlo al mercato se proprio occorre: è la stessa cosa e non ci si perdono camicie di sudore appresso. Mio zio, coltivatore diretto da una vita, sostiene che l'agricoltura biologica non esiste. E probabilmente ha ragione. Ma diventa biologico tutto se si mangia solo quello che cresce. Non credi?
Un saluto
Gino


01/09/2009, 20:23
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Ciao gino,
sono molto contento per i buoni risultati che hai ottenuto, ma secondo me meglio fare un buon sovescio di favino, che mettersi a fare miscugli, perché se uno li compra già fatti li paga molto, se si deve mettersi a farli deve ponderare i pesi dei vari semi, e non è semplicissimo.
Un sovescio così breve non conviene farlo e poi meglio non mettere l'aglio dopo una leguminosa, quindi eviterei di fare il sovescio in quel pezzetto.
Saluti Francesco

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01/09/2009, 21:44
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Ho letto il link che mi hai postato, Francesco, e direi che effettivamente il favino sembra la coltura adatta al mio scopo.
Che poi, in definitiva, ho provato una trentina di colture, vuoi che mi faccia problemi a sperimentare questa?
Mal che andasse, il terreno rimarrebbe quello che è. In fondo qualcosa ci ho cavato.
Ultima domanda Francesco: dove posso trovare semi di favino? Da queste parti non esistono grandi appezzamenti e più che piantine di cuore di bue e basilico non si trova. E in ultimo, leggevo che è consigliabile una semina fitta: indicativamente come posso regolarmi per la quantità di semenza in relazione alla pezzatura del terreno?
Un grazie
Gino


01/09/2009, 21:51
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Ciao gino,
in effetti il favino deve essere seminato fitto, così soffoca le infestanti, direi che 300-350 Kg ad ettaro possono bastare. Per il sovescio io non uso la seminatrice ma semino a mano, tanto poi è una coltura che copre bene eventuali fallanze, perché si sviluppa più o meno a seconda dello spazio a disposizione.
Per effettuare il sovescio non devi comprare semi selezionati, che si usano nella semina della coltura da granella, va bene anche quello per uso zootecnico, basta che non sia tritato, devi chiedere di quello intero, lo dovresti facilmente reperire presso il consorzio agrario.
Per qualsiasi cosa chiedi pure.
Saluti Francesco

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02/09/2009, 0:15
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Ciao Gino,
effettivamente con i meloni ho lo stesso problema, cerco di spingere di potassio, ma senza grandi risultati...
Per quanto riguarda le zucchine, visto il nostro clima, ti posso consigliare di mettere le genovesi (le chiamate patecche anche lì?) a fine marzo e seminare le trombette ai primi di giugno, in modo da arrivare a metà agosto pieno di zucchine che ti escono dalle orecchie e con qualche zucca per i barbagiuai.

Anche io cerco di limitare la chimica al massimo, ma con i cavoli... son cavoli! :)
Ci vuole un aiutino, altrimenti mangiano solo gli insetti...

Quest'anno ho sperimentato le pastecche ottenendo dei risultati discreti, piccoline, ma incredibilmente dolci!

Concordo con te per quanto riguarda i porri e, non so se hai già provato, lascia stare le carote. Non ho mai avuto il coraggio di provare le patate, la terra è troppo bassa.

Confesso di non aver mai provato il sovescio, ma il consiglio della torba è dettato dal fatto di:
1 alleggerire la terra
2 abbassare il ph, che sarà ottimo per le olive, ma per l'orto lascia un po' a desiderare

Per il resto benvenuto in questa avventura!
Owairc


02/09/2009, 1:20
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Ciao Francesco, ciao Owairc. In realtà ho messo anche una decina di zucchine genovesi, ma il gusto delle trombette per me è un altro pianeta. Piuttosto, le zucchine mi hanno permesso una gran quantità di fiori: e vai di "sciue de succa cine" (fiori di zucca ripieni). Confesso di non sapere cosa siano le Pastecche, però. A proposito delle patate, quest'anno le ho messe ma ho commesso un grave errore: ho permesso partecipasse all'operazione anche mio padre. Che ha un piccolo orticello e lo coltiva da tempo, ma non è particolarmente meticoloso. Così, non si sapeva se cimarle o meno, concimarle... non le ho rincalzate e il risultato è stato che in sostanza ho raccolto poco più di quello che avevo seminato! Ah ah, pazienza. Però, il gusto della patata è il gusto della patata. E, a parte gli scherzi, queste erano davvero squisite. Lessi tempo fa che le patate acquistate sono tra gli ortaggi più trattati; e devo dire che si sente chiaramente a gusto la differenza. Sono un appassionato di cucina e, per esempio, i fiori di zucca ripieni usando quelle patate erano a dir poco straordinari. Ora ho intanto intenzione di provare un sovescio e spero soprattutto di trovare le sementi di Lupino. A proposito, Francesco, grazie per la disponibilità di cui approfitto subito: il periodo adatto alla semina del Favino è pressapoco settembre-ottobre quindi? E poi, questa coltura mi permette poi di farla seguire a qualsiasi altro ortaggio? Perchè leggevo ieri che il sovescio è considerata coltura da rotazione e quindi bisognerebbe rispettare una tipologia di coltura che si adatti poi a succedere una leguminacea. Devo quindi concenrtrare il sovescio in appezzamenti che poi apprezzano la successione a una leguminacea?
Grazie a tutti e due


03/09/2009, 11:07
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