Scendoincampo ha scritto:Sembra invece che sotto il teli scuri si crei proprio in microclima ideale per la crescita delle piante. Infatti i teli trattengono l'evaporazione dell'acqua, lasciando il terreno morbido, umido e caldo.
Esatto, provare per credere. Io uso il telo nero da più di 15 anni e funziona benissimo, accoppiato alla irrigazione ad ala gocciolante.
il telo bio, che ho provato anch'io, si degrada troppo in fretta (finisce prima il telo della coltura...) e costa troppo. Il telo normale, se lo tratti bene, lo riusi almeno tre anni, e a questo punto diventa un costo ragionevole in rapporto alla durata.
Sto sperimentando il telo di tessuto non tessuto che ha il vantaggio di far filtrare la pioggia: dubito che sia BIO ma forse si smaltisce meglio del PVC - se qualcuno lo sa prego rispondere - (devo ancora capire quanto dura nelle varie condizioni d'uso, perchè ho cominciato ad usalro solo lo scorso anno). ciao
Io capisco facilmente l'utilità di simili soluzioni adottate da un rpofessionista.Le detesto per gli orti familiari.Mai e poi mai metterei un telo sintetico e di qualsiasi specie nel mio orto.La plastica sul terreno fa uno schifo incredibile,a mio modesto avviso. Inoltre, trovo che le continue zappettature giovino enormemente al vigore delle piante.Il mio convincimento è corroborato dai risultati del mio orto nel corso degli anni.Uno che coltiva un orticello lo fa per la gioia di ogni suo senso:la plastica è un pugno estremo.Così credo.
io uso il telo nero non biodegradabile ma lo stom usando per il 4 anno funziona benissimo in quelle culture con nle piante grandi e rade come le zucchine pomodori melanzane ecc.. se il rifiuto di giasone è solo una questione estetica per il resto funziona benissimo non crescono erbe infestanti, la terra conserva l'umidità e si può innaffiare solo dove serve tramite i tubi messi sopra o sotto il telo.. ciao Nino
pioppino ha scritto:io uso il telo nero non biodegradabile ma lo stom usando per il 4 anno funziona benissimo in quelle culture con nle piante grandi e rade come le zucchine pomodori melanzane ecc.. se il rifiuto di giasone è solo una questione estetica per il resto funziona benissimo non crescono erbe infestanti, la terra conserva l'umidità e si può innaffiare solo dove serve tramite i tubi messi sopra o sotto il telo.. ciao Nino
credo ti sbagli, probabilmente è un rifiuto culturale , nel senso morale del termine, e merita rispetto. Però non tutti possiamo curare in nostro orticello tutti i giorni e per il tempo necessario e perciò certi compromessi li deve fare anche l'ortolano hobbista e fra questi la pacciamatura e l'irrigazione a goccia non sono fra i peggiori..... Ad esempio io ho l'orto a 6 km da casa e ci metto 20 minuti in auto ad andarci e non ci posso andare tutti i giorni, a volte passa una settimana tra una visita e l'altra.... senza pacciamatura e irrigazione a goccia sarebbe una giungla o un deserto ....... ognuno di noi ha esigenze diverse, e si scontra con problematiche diverse, che ne condizionano le scelte: se potessi pacciamerei con erba tagliata e residui di potature (ho un biotrituratore da 5 cv) ma , oltre al tempo, mi manca anche il materiale..... scusate la digressione ciao a tutti
pilusmax ha scritto:credo ti sbagli, probabilmente è un rifiuto culturale , nel senso morale del termine, e merita rispetto. Però non tutti possiamo curare in nostro orticello tutti i giorni e per il tempo necessario e perciò certi compromessi li deve fare anche l'ortolano hobbista e fra questi la pacciamatura e l'irrigazione a goccia non sono fra i peggiori..... Ad esempio io ho l'orto a 6 km da casa e ci metto 20 minuti in auto ad andarci e non ci posso andare tutti i giorni, a volte passa una settimana tra una visita e l'altra.... senza pacciamatura e irrigazione a goccia sarebbe una giungla o un deserto ....... ognuno di noi ha esigenze diverse, e si scontra con problematiche diverse, che ne condizionano le scelte: se potessi pacciamerei con erba tagliata e residui di potature (ho un biotrituratore da 5 cv) ma , oltre al tempo, mi manca anche il materiale..... scusate la digressione ciao a tutti
Hai interpretato giustamente il mio pensiero.Penso che l'orto venga prima dei principi,ma che i principi vadano rispettati,quando possibile. Io coltivo dietro casa e posso permettermi di starci in ogni momento libero,anche di notte. Tu ce l'hai a sei km e devi razionalizzare i tempi d'impegno.Alla fine entrambi gli orti ci danno la stessa soddisfazione e le stesse gioie.Ma se tu mi vedessi plastificare tutto ed usare veleni laddove passeggiano e giocano i bimbi, mi daresti del folle sicuramente. Io e te portiamo la nostra esperienza e parte del nostro esserci in questo forum.Ci leggiamo.Ci arricchiamo.Saluti
sono appena rientrato dall'America. Solo come piccola nota, ho visto che questa tecnica di pacciamatura (tubi di PVC perforati) lì (io ero in California) è conosciuta ed utilizzata da anni. Pare comunque che sia estremamente efficace... Anche se non rappresenta il trionfo dell'estetica, sto per predisporla nel mio orto... Purtroppo sono stato scoraggiato da molti all'uso del telo biologico per lamentati estesi problemi, in particolare di durabilità... Anche in America, parlando con alcuni colleghi appassionati di orticoltura, mi è parso che ci sia dello scetticismo su tale soluzione... Visto che, pur non essendo agronomi, ci occupiamo da anni, di materiali innovativi e relativa caratterizzazione fisico-meccanica, avevamo pensato anche di avviare una seria campagna sperimentale in merito... dato che, almeno per adesso, la letteratura scientifica in materia ci è apparsa alquanto lacunosa. Attualmente ci stiamo occupando di tessuti biologici con applicazioni aeronautiche, ma visto che il nostro lavoro è quasi alla fine, avremmo pensato proprio di presentare un progetto di ricerca sui teli biologici in agricoltura. Terrò aggiornato chiunque possa essere interessato.
Re: Tunnel anti-infestanti in Pcv - DOVUTA RETTIFICA
04/05/2011, 11:06
GiuseppeAlfredo ha scritto:Salve a tutti,
sono appena rientrato dall'America. Solo come piccola nota, ho visto che questa tecnica di pacciamatura (tubi di PVC perforati) lì (io ero in California) è conosciuta ed utilizzata da anni. Pare comunque che sia estremamente efficace... Anche se non rappresenta il trionfo dell'estetica, sto per predisporla nel mio orto... Purtroppo sono stato scoraggiato da molti all'uso del telo biologico per lamentati estesi problemi, in particolare di durabilità... Anche in America, parlando con alcuni colleghi appassionati di orticoltura, mi è parso che ci sia dello scetticismo su tale soluzione... Visto che, pur non essendo agronomi, ci occupiamo da anni, di materiali innovativi e relativa caratterizzazione fisico-meccanica, avevamo pensato anche di avviare una seria campagna sperimentale in merito... dato che, almeno per adesso, la letteratura scientifica in materia ci è apparsa alquanto lacunosa. Attualmente ci stiamo occupando di tessuti biologici con applicazioni aeronautiche, ma visto che il nostro lavoro è quasi alla fine, avremmo pensato proprio di presentare un progetto di ricerca sui teli biologici in agricoltura. Terrò aggiornato chiunque possa essere interessato.
Cari saluti a tutti, Alfredo
Salve a tutti,
ho appena ricevuto delucidazioni dal mio collega americano via e-mail. Mi corre l'obbligo di precisare che le installazioni di tubi perforati in PVC da me viste potevano essere confuse con la metodologia proposta dalla dott.ssa Bellezza solo a prima vista! Infatti, i tubi visti in California non sono sezionati longitudinalmente allo scopo di fungere da pacciamatura del terreno sottostante come contempla la tecnica brevettata dalla dott.ssa Bellezza, ma, in buona sostanza, sono interi e perforati lungo l'estradosso ogni 30 cm circa per consentire di piantare gli ortaggi nel terreno di coltura con il quale vengono riempiti. Quello che ci ha tratto in inganno è che tali tubi erano disposti a diretto contatto col piano di campagna, in attesa di essere sollevati (di circa 40 cm) e sostenuti da appositi pilastrini non ancora realizzati. Pare, infatti, che da quelle parti questo sia un metodo molto utilizzato per proteggere le colture dai conigli. La prospettiva di osservazione, l'erba intorno ed il fatto che, stranamente, nei fori ci fossero già le piantine di ortaggi non ci hanno consentito di cogliere che si trattava di tubi interi e non di "calotte" derivanti da sezionamento longitudinale. Quindi, tecniche solo vagamente similari, ma finalità profondamente differenti. Mi scuso, in primo luogo con la dott.ssa Bellezza, per l'informazione fuorviante che ho dato. Saluti a tutti
Rettifica a Post nel Topic TUNNEL ANTI-INFESTANTI IN PVC
04/05/2011, 11:51
Salve a tutti,
in seguito a contatti via mail con la dott.ssa Bellezza, ho chiesto ad un mio collega americano di verificare con maggiore attenzione quanto ci era apparso in merito alle installazioni di tubi perforati in PVC viste insieme. Ebbene, ho appena ricevuto delucidazioni dal mio collega e, a tal punto, mi corre l'obbligo di precisare che
tali installazioni di tubi perforati in PVC potevano essere confuse con la metodologia proposta dalla dott.ssa Bellezza solo a prima vista!
Infatti, i tubi visti in California non sono sezionati longitudinalmente allo scopo di fungere da pacciamatura del terreno sottostante come contempla la tecnica brevettata dalla dott.ssa Bellezza, ma, in buona sostanza, sono interi e perforati lungo l'estradosso ogni 30 cm circa per consentire di piantare gli ortaggi nel terreno di coltura con il quale vengono riempiti. Ciò che ci ha tratto in inganno è che tali tubi erano disposti a diretto contatto col piano di campagna, in attesa di essere sollevati (di circa 40 cm) e sostenuti da appositi pilastrini, peraltro non ancora realizzati. Pare, infatti, che, da quelle parti, questo sia un metodo molto utilizzato per proteggere le colture dai conigli. La prospettiva di osservazione, l'erba intorno ed il fatto che, stranamente, nei fori ci fossero già le piantine di ortaggi non ci hanno consentito di cogliere che si trattava di tubi interi e non di "calotte" derivanti da sezionamento longitudinale. Quindi, tecniche solo vagamente similari, ma finalità profondamente differenti.
Mi scuso, in primo luogo con la dott.ssa Bellezza, per l'informazione fuorviante che ho dato.