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Tempo sospensione fitofarmaci
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Messaggio |
adavide
Iscritto il: 30/06/2014, 9:40 Messaggi: 26 Località: Alghero
Formazione: Perito Agrario
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Buongiorno, volevo fare una domanda: se io tratto una pianta con un prodotto che ha, ad esempio, 7 giorni di sospensione, ma raccolgo poi dopo 5 giorni e però consumo quei prodotti dopo 2 giorni dalla raccolta, ho comunque rispettato il tempo di sospensione? Oppure il periodo si sospensione deve trascorrere interamente sulla pianta? Grazie
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22/07/2020, 16:55 |
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pantagruele
Iscritto il: 11/03/2020, 11:30 Messaggi: 892 Località: rimini
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il periodo di carenza si riferisce alla raccolta, non al consumo.
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22/07/2020, 17:01 |
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MarcoAL
Iscritto il: 28/02/2017, 18:07 Messaggi: 37 Località: provincia Alessandria
Formazione: geometra
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Mi allaccio a questa discussione per una curiosità.
Stavo leggendo proprio ora di un fitofarmaco (fungicida sistemico, principio attivo tetraconazolo) che dava come giorni di carenza:30gg per la vite, 14gg per drupacee e pomacee, 7gg melone e cocomero, 3gg per solanacee e per cetriolo e zucchino e addirittura 1 solo giorno per la fragola..
Ora, capisco che dipende da come il prodotto agisce su una specifica coltura, ma come si spiegano le differenze enormi tra un gruppo di colture e le altre? Addirittura 1 mese di differenza tra la vite e la fragola.
E così anche per altri prodotti non solo fungicidi
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22/07/2020, 17:14 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2585 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Per quel che ho potuto capire, la differenza dipende essenzialmente dal dossier prodotto ai fini dell'autorizzazione che contiene i dati scientifici presentati dal richiedente. Il valore fondamentale è il MRL, cioè il limite massimo dei residui accettabile negli alimenti: moltiplicando questo valore per il consumo medio si ottiene il TDI (=Theorical Daily Intake: ingestione quotidiana teorica). Il passaggio dal MRL all'intervallo di sicurezza è influenzato dalle cinetiche di decadimento del composto che vengono espresse in forma di curve: in certi casi (es. rame) hanno un andamento costante nel tempo, il più delle volte invece il decadimento è di tipo esponenziale. Tale cinetica varia in funzione ovviamente del dosaggio e del tipo di vegetale (es. forma e superficie della foglie, frutto etc. che può trattenere in modo più o meno pronunciato il prodotto; tempi di crescita della coltura; degradazione della s.a. dovuta al metabolismo della pianta). Tutto questo richiede anni di prove con relativi costi e può essere che il produttore decida di rinunciare a far registrare una sostanza attiva per alcune colture mentre moltiplichi le ricerche su quelle di maggior interesse commerciale.
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22/07/2020, 19:38 |
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