Buongiorno a tutti. Vorrei la vostra interpretazione sui tempi di carenza sugli ortaggi. Vi faccio un esempio: il bicarbonato di potassio sulle zucchine, per esempio, ha una carenza di tre giorni, ma in tre giorni diventano grandi, troppo. Se io le raccolgo dopo due giorni ma le consumo dopo tre, la carenza e' rispettata? Questo concetto vale comunque anche per altri ortaggi con altre carenze. Grazie
Per rispondere in termini tecnico-normativi è sufficiente leggere l'etichetta di un P.F. a base di bicarbonato di K che riporto: INTERVALLO DI SICUREZZA (tempo minimo che deve intercorrere tra l’ultimo trattamento e la raccolta del prodotto vegetale): 3 giorni per tutte le colture.
A lume di buon senso il bicarbonato non è certo una sostanza tossica e viene facilmente lavata.
Alessandro1944 ha scritto:... INTERVALLO DI SICUREZZA (tempo minimo che deve intercorrere tra l’ultimo trattamento e la raccolta del prodotto vegetale): 3 giorni per tutte le colture...
Aggiungo il motivo del perché si considera l'intervallo dalla raccolta e non genericamente un periodo di tempo prima del consumo: all'aperto le sostanze attive hanno un emiciclo di vita evidentemente diverso rispetto a quanto avviene su un prodotto conservato in quanto sono soggette all'azione degli agenti atmosferici e alla luce. A volte sento anche chiedere perché per una stessa s.a. si possono leggere tempi di carenza diversi in rapporto alla coltura: questo può dipendere da aspetti fisio-morfologici della pianta (es. tomentosità di foglie/frutti che trattengono maggiormente un prodotto di copertura, oppure caratteristiche metaboliche verso un prodotto sistemico), ma ritengo che più frequentemente dipenda dal costosissimo dossier - ossia le sprove sperimentali in campo - che viene preparato per ottenere la registrazione: il produttore può avere maggior interesse commerciale per l'autorizzazione verso un tipo di coltura e allora effettuerà molte più prove per determinare il minimum.