Oggi, dopo una produttiva conversazione con Marcello sulle proprietà della solanina....
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ho deciso di assaggiare l'unico pomodoro maturato (anche se non del tutto) sul primo innesto di cuore di bue eseguito utilizzando come portainnesto una pianta di patata.
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Il sapore mi è sembrato normale, quello di un cuore di bue un po' acerbo.
Se sopravviverò, estrarrò la radice della pianta con le patate che spero si siano formate.
L'innesto l'ho fatto a metà giugno; ha cominciato a fiorire in luglio, però c'è stata una sola allegagione in agosto a causa della piovosità, che è continuata anche dopo, rallentando la maturazione del frutto.
Nonostante tutto l'innesto ha vegetato molto e ha superato i due metri in altezza.
Mentre le altre piante di pomodoro hanno molte foglie secche, le foglie dell'innesto sono sane e la sua crescita continua, perciò aspetto ancora qualche giorno prima di estrarre le eventuali patate.
Le piante delle altre patate spuntate assieme a quella innestata si sono essiccate a metà settembre.
, ho innestato su una di queste una femminella di un pomodoro cuore di bue. Nonostante le condizioni non fossero delle migliori, dato che non potevo riparare l'innesto con una copertura efficace contro la disidratazione, si è tenuto e ora è una pianta alta 50 cm con alcuni fiori, due dei quali si sono aperti in questo periodo piovoso e non hanno allegato. Da allora ho fatto altri innesti di pomodori su patate coltivate in vasetti, per affinare la tecnica, per applicarla nel prossimo anno. Oggi, nel pomeriggio, ne ho fatti quattro e mi sono filmato per mostrare la tecnica che uso: lo spacco.
