Salve a tutti circa 14 giorni fa ho messo solfato ammonico nelle zucchine dite che le posso dare alla bambina oppure devo aspettare una carenza?
Lo zolfo ramato ventilato anch'esso passato basta una lavata con il bicarbonato e via?
Grazie e buon fine settimana a tutti

i concimi non hanno tempo di carenza perciò puoi raccogliere e mangiare senza problemi.
lo zolfo ventilato ramato ha invece carenza. io non la conosco. dovrebbe essere riportata sulla confezione. dai una guardata li

Zolfo e rameici lavorano solo per contatto e quindi basta una bella lavata e buon appetito.....

si ma hanno tempo di carenza e va rispettato.
se questi tempi ci sono un motivo ci sarà.

il solfato ammonico non credo che va bene, non è di pronto effetto e poi con il clima piovoso che ci ritroviamo viene facilmente dilavato.
Secondo me è meglio usare i nitrati, ma dati a piccolissime dosi e soprattutto nelle prime fasi di crescita.

è il contrario. il solfato fissa azoto nel terreno che viene dilavato ma alla lunga. il nitrato viene subito dilavato

grazie!!

.......però il solfato ammonico non è nella forma direttamente assimilabile dalle piante, deve passare allo stato nitrico. Trattandosi quindi di colture orticole, dove l'accrescimento avviene di giorno in giorno e dove l'apporto nutrizionale da dare nelle primissime fasi di crescita è di fondamentale importanza, direi quindi che non è indicato. Personalmente io faccio così, do pochissimo nitrato ammonico per volta in modo da trovare il giusto compromesso.

Non è il solfato che fissa l'azoto, ma è lo stesso azoto che nella forma ammoniacale si lega alle particelle colloidali del terreno diminuendo così il dilavamento dello stesso.
L'azoto in forma nitrica viene dilavato più facilmente.

Il solfato ammonico generalmente lo si dà su terreni tendenzialmente basici ed in pre-semina, mentre le forme di azoto nitrico si danno in copertura.

Per quanto riguarda i prodotti anticrittogamici è necessario rispettare i tempi di carenza descritti sulla confezione o sul foglio illustrativo del prodotto che si tratti di anticrittogamici sistemici, translaminari o di contatto non fa differenza, bisogna sempre rispettare il tempi di carenza indicati dalla casa produttrice del fitofarmaco.