Avevo in precedenza dato una risposta molto articolata ma il programma non l'ha presa, forse perchè c'era un link con una ditta che produce semi per portainnesti; riprovo ma mi ricorderò di copiare quanto scrivo in modo da poterlo riusare in caso di cilecca.
Come hai detto, i migliori portainnesti per i pomodori sono pomodori resistenti vfn F1 (cioè ibridi). Io ho trovato in vendita solo il Pomona vfn F1 ma penso che quelli ottenuti da semi prodotti da ditte specializzate diano maggior vigore all'innesto. Comunque anche il Pomona funziona abbastanza bene e per innesti su piantine giovani è meglio dei Solanum torvum, chrysotricum e laciniatum ecc. che mi sembrano più adatti agli innesti a corona su piante adulte.
I problemi cominciano quando si seminano i portainnesti (prima) ... e gli innesti (poi) .
Le ditte che innestano fanno queste operazioni in serra, molto presto e in condizioni ideali, così già in febbraio si può procedere all'innesto, che poi viene messo in serra umida dove non si disidrata e che in marzo è pronto per il mercato.
Poi c'è da considerare la tecnica di innesto, che negli anni si è evoluta e per la quale occorre molta precisione: a me ormai gli innesti a spacco pieno riescono sempre ma ho provato ad usare la tecnica del taglio trasversale usata dai professionisti e su tre me ne è riuscito uno solo (che però ora è più vigoroso degli altri).
Negli innesti che ho fatto io la produzione risulta ritardata rispetto ai miei vicini che non hanno innestato, però la qualità è migliore e penso che le piante siano meno soggette a malattie... vedremo.
Non voglio dissuadere il nostro amico dal fare innesti (ci mancherebbe!!) però non vorrei che si facesse troppe illusioni.
Intanto, se vuole ottenere 20 piante innestate gli consiglierei di seminare in light box in febbraio 40 portainnesti e, dopo 10-15 giorni, 40 innesti, perchè così potrà tenere quelli che riescono meglio e scartare gli altri