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solanum chrysotrichum l'albero delle melanzane e non solo
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Agrovita
Iscritto il: 24/10/2014, 10:33 Messaggi: 181 Località: Reggio Calabria
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Non è un misto tra rocoto e villosum ma una specie pura come le altre, io credo che l'innesto possa funzionare non so fino a che punto dia resistenza alle piante e se aumenta realmente la produzione, su un forum ho letto che uno al nord che coltiva il flexuosum come perenne in vaso, capita che ogni anno si riempe di neve le foglie però resiste sempre come se non fosse successo nulla, mentre il rocoto con la neve morirebbe. Riguardo all'incrocio col pubescens, non credo sia possibile (se poi si sarebbe bello provarci) poichè sono specie come già detto selvaggie quindi più lontane geneticamente tra di loro credo, non c'è molta documentazione al riguardo però ho trovato un sito interessante: http://www.wildchilli.eu/c-flexuosum" target="_blank Qua dice che sia molto prolifica questa specie quindi a livello di innesti potrebbe dare buoni risultati
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17/01/2015, 15:38 |
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gianni48
Iscritto il: 28/07/2014, 20:56 Messaggi: 245 Località: Scandiano (RE)
Formazione: laurea
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Gli innesti che ho fatto sui rocoto, nell'ambiente piuttosto freddo ma luminoso in cui tengo i peperoncini a svernare, sono vitali e continuano a vegetare, quelli fatti su annuum si sono seccati, questo mi fa pensare che la resistenza del portainnesto possa essere, almeno in parte, trasmessa al nesto. Allegato:
Commento file: Stato attuale dell'innesto di Numex Twilight (un Capsicum annuum) su rocoto. L'innesto è stato fatto alla fine di settembre.
-inn-su-rocoto grande.jpg [ 88.59 KiB | Osservato 1469 volte ]
Allegato:
Commento file: Innesto di Habanero red su rocoto, fatto a fine settembre.
hab su roc.JPG [ 170.95 KiB | Osservato 1469 volte ]
_________________ L'esperienza e' il tipo di insegnante piu' difficile. Prima ti fa l'esame, e poi ti spiega la lezione.
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17/01/2015, 17:53 |
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Agrovita
Iscritto il: 24/10/2014, 10:33 Messaggi: 181 Località: Reggio Calabria
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Si l'innesto ha questi vantaggi di passare parte della resistenza al nesto, però fino ad un certo punto però
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17/01/2015, 20:00 |
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gianni48
Iscritto il: 28/07/2014, 20:56 Messaggi: 245 Località: Scandiano (RE)
Formazione: laurea
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Agrovita ha scritto: Si l'innesto ha questi vantaggi di passare parte della resistenza al nesto, però fino ad un certo punto però Se fosse davvero così, per i peperoncini sarebbe una cosa vantaggiosa perché potrebbe allungare il periodo di produzione: qui al nord potrebbero essere messi fuori prima ed essere in produzione fino a novembre (come avviene anche per i rocoto).
_________________ L'esperienza e' il tipo di insegnante piu' difficile. Prima ti fa l'esame, e poi ti spiega la lezione.
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17/01/2015, 22:11 |
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marcello79
Iscritto il: 18/02/2014, 21:30 Messaggi: 7023 Località: PALERMO
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[quote="Agrovita"]Non è un misto tra rocoto e villosum ma una specie pura come le altre. si lo so ifnatti ho detto sembrano non sono, somiglia anche al tepin la famiglia delle solanacee e molto vasta. la marza se piu debole del portainnesto a sua volta diventerà piu resistente, ma non al punto di fruttificare con temperature piu basse della norma, anche se i frutti rimangono esposti al freddo si rovinerebbero. questo quello che penso io poi si dovrebbero testare per vedere cosa esce fuori.
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18/01/2015, 2:21 |
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gianni48
Iscritto il: 28/07/2014, 20:56 Messaggi: 245 Località: Scandiano (RE)
Formazione: laurea
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marcello79 ha scritto: poi si dovrebbero testare per vedere cosa esce fuori. Sì, però credo che i peperoncini contengano poca solanina e, anche se con l'innesto dovesse aumentare, bisogna tenere conto che la quantità limitata di prodotto che si usa in cucina difficilmente porterebbe ad intossicazioni. Per quanto riguarda il sapore, nei miei innesti non ho notato grossi cambiamenti e, nel caso di un habanero innestato su un friarello mi sembra che i frutti abbiano acquisito una nota gradevole rispetto alle piante non innestate. Forse questo settore non è stato ancora preso in considerazione dai ricercatori e, se uno si vuole divertire a sperimentare... può capitare che trovi qualcosa di interessante.
_________________ L'esperienza e' il tipo di insegnante piu' difficile. Prima ti fa l'esame, e poi ti spiega la lezione.
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18/01/2015, 10:48 |
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marcello79
Iscritto il: 18/02/2014, 21:30 Messaggi: 7023 Località: PALERMO
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ciao gianni, no non parlo di solanina ma della crescita e vigoria, come hai detto tu stesso nella tua sperimentazione non sono cresciuti piu di tanto. per esempio nel caso dei due soggetti il torvum e il chrysotrichum il primo non da tutta questa vigoria le piante crescono poco piu delle normali. il secondo soggetto spero (quest'anno di riuscire a far vedere la vera potenzialità) si comporta diversamente come gia detto nelle discussioni precedenti, quello che intendo dire: sempre in teoria effettuando un innesto su una pianta si resistente, ma non vigorosa puo succedere che la pianta innestata non sviluppi piu di quanto noi pensiamo quindi poco produttiva ma piu resistente. (una pianta ornamentale)
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18/01/2015, 11:08 |
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Agrovita
Iscritto il: 24/10/2014, 10:33 Messaggi: 181 Località: Reggio Calabria
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Nel settore dei peperoncini al momento si da più importanza agli ibridi per fare emergere nuove specie, nuove forme, gusti e piccantezza. Esistono alcuni portinnesti per peperoncini ma non sono molto redditizi né dal punto di vista di vigore che di resistenza alle malattie. Diciamo che buona parte della sperimentazione sui capsicum è basata sugli ibridi e non sui portinnesti vigorosi, appunto sarebbe bello testare qualche specie selvaggia di capsicum come portinnesto.
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18/01/2015, 11:22 |
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marcello79
Iscritto il: 18/02/2014, 21:30 Messaggi: 7023 Località: PALERMO
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tempo fa avevo mandato (l'url) all'amico gianni, dove un famoso produttore multinazionale. aveva decine di piantine innestate per quanto ho capito solo per uso aziendale per diverse zone d'italia, in sicilia ho visto che si producevano molti piu peperoni nel periodo autunno inverno. le sperimentazioni ci sono il mercato orto frutticolo non si puo permettere di avere un raccolto danneggiato da semplici virus o batteriosi, e compagnia bella. per non parlare di tutti i prodotti ogm che hanno prodotto. e penso continuino a produrre, preferisco sperimentare su piante selvatiche e avere un prodotto piu naturale possibile senza usare nessun pesticida.
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18/01/2015, 11:52 |
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gianni48
Iscritto il: 28/07/2014, 20:56 Messaggi: 245 Località: Scandiano (RE)
Formazione: laurea
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Agrovita ha scritto: Nel settore dei peperoncini al momento si da più importanza agli ibridi per fare emergere nuove specie, nuove forme, gusti e piccantezza. Esistono alcuni portinnesti per peperoncini ma non sono molto redditizi né dal punto di vista di vigore che di resistenza alle malattie. Diciamo che buona parte della sperimentazione sui capsicum è basata sugli ibridi e non sui portinnesti vigorosi, appunto sarebbe bello testare qualche specie selvaggia di capsicum come portinnesto. Dalle esperienze tardive dello scorso anno posso solo dire che gli innesti interspecifici fra peperoncini attecchiscono facilmente e che forse il rocoto rende l'innesto un po' più resistente al freddo. Se però coltiviamo i peperoncini come piante annuali, secondo me si possono provare tanti abbinamenti e forse anche in questo modo si potrà influire sul gusto, con effetti negativi ma talvolta positivi (come l'innesto di habanero sul dolce friarello). Non mi interessa tanto la produttività perché per le mie esigenze è sempre eccessiva.
_________________ L'esperienza e' il tipo di insegnante piu' difficile. Prima ti fa l'esame, e poi ti spiega la lezione.
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18/01/2015, 14:35 |
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