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si vive di produzione propria? 
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Iscritto il: 04/01/2012, 16:55
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salve a tutti.....non so se sia la giusta sezione per l'argomento, eventualmente mi scuso con gli amministratori, e vi prego di spostarlo in sezioni piu congrue.

coltivo il sogno di trasferirmi in campagna da tanti anni e forse e' arrivata l'occasione di prendere terra e casa.....ma sono molto ignorante in materia di agricoltura, di costi per sostenere la produzione,inquadramento sociale(coltivatore diretto) se necessario.

io non voglio farne un businnes,vorrei sapere cosa e' meglio produrre(o allevare) per rendersi il piu' indipendente possibile e contemporaneamente riuscire a vendere quel minimo che mi permetta di coprire le spese di produzione.....ma soprattutto e' possibile, o e' solo il sogno di uno sprovveduto.

ringrazio sin d'ora chi eventualmente vorra rispondermi e darmi un paio di suggerimenti


04/01/2012, 18:50
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Si può vivere di produzione propria, però ovviamente devi vendere anche qualcosa per le spese di produzione e soprattutto per pagare le tasse. :? Soprattutto all'inizio devi coltivare e allevare un pò di tutto, in modo da poter scegliere la cultura o l'animale che meglio si adatta al tuo territorio e che ti rende di più. Ti consiglio di non abbandonare subito la tua occupazione attuale, ma di iniziare facendo piccole culture e allevando qualche animale, in modo da poter valutare e scegiere con calma. :geek:


04/01/2012, 19:46
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ti ringrazio infinitamente per la risposta.

il fatto che si possa fare e' rincuorante,

ho solo una perplessita (in verita sono diverse)....io pensavo che dopo imu,e una tassa sul terreno (che ci sara sicuramente) non bisognasse pagare tasse per mangiare quel che produci.

conigli e galline sono un buon inizio?
un orto e' essenziale....si riesce mediamente a quantificare le sue dimensioni per una famiglia di due persone?
e mediamente quanto dovro produrre per sostenere le spese?.....in due e' fattibile?.

ovviamente saro affiancato dall ex proprietario del terreno perche non ci si inventa agricoltori dal nulla, ma prima di buttarmi vorrei capire a spanne se dovro lavorare 18h al giorno o se una decina possono bastare.

il consiglio di attendere e mantenere il vecchio lavoro e' ottimo, anche se ho gia previsto diciamo un 4/5 anni di flop totali,e provveduto per non trovarmi in braghe di tela.

grazie ancora gerry94


04/01/2012, 20:20
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Per tasse intendo quelle sulla casa, acqua ecc.. In poche parole le tasse di tutti. Quando diventi coltivatore diretto dovrai pagarti i contributi da autonomo. Potrai scegliere quante giornate all'anno essere assicurato.(Piu giornate= più dovrai versare= più alta pensione). La vendita dei prodotti agricoli per ora è ancora libera (senza IVA), è grazie a questo ci sono ancora i piccoli produttori; per alcune agevolazioni dovrai essere essere iscritto alla camera del commercio, partita iva e corsi sulla sanità presso le ASL. Conigli , galline e l'orto familiare è l'inizio. Per le dimensioni dell'orto per due persone una superficie di circa 400 mquadri(20x20) da destinare alle culture in generale è un ottimo inizio. Importante è anche la disponibilità di acqua e le piante da frutto. Per la vendita devi scegiere tra l'ingosso o la vendita al dettaglio (per esempio usando un piccolo camion); per scegliere devi informarti nella tua zona come operano gli altri agricoltori.


04/01/2012, 21:03
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gerry94 ha scritto:
Per tasse intendo quelle sulla casa, acqua ecc.. In poche parole le tasse di tutti. Quando diventi coltivatore diretto dovrai pagarti i contributi da autonomo. Potrai scegliere quante giornate all'anno essere assicurato.(Piu giornate= più dovrai versare= più alta pensione). La vendita dei prodotti agricoli per ora è ancora libera (senza IVA), è grazie a questo ci sono ancora i piccoli produttori; per alcune agevolazioni dovrai essere essere iscritto alla camera del commercio, partita iva e corsi sulla sanità presso le ASL. Conigli , galline e l'orto familiare è l'inizio. Per le dimensioni dell'orto per due persone una superficie di circa 400 mquadri(20x20) da destinare alle culture in generale è un ottimo inizio. Importante è anche la disponibilità di acqua e le piante da frutto. Per la vendita devi scegiere tra l'ingosso o la vendita al dettaglio (per esempio usando un piccolo camion); per scegliere devi informarti nella tua zona come operano gli altri agricoltori.


SCUSAMI MA IL 94 NEL TUO NIK NAME INDICA LA TUA DATA DI NASCITA :?: :?:

perchè solo in questo modo posso comprendere le risposte che hai dato al nostro amico :!: :!:

perchè se sei nato nel 94 hai dolo 18 anni, e non hai la minima conoscenza di quanto dovrebbe ricavare dal suo lavoro di contadino, allevatore, oltre tutto non sappiamo nemmeno di quanta terra potrebbe disporre, delle attrezzature che potrebbe avere, in che regione si trova ecc.ecc.

io dico che in 2 persone sia quasi impossibile vivere oggi di agricoltura come ha lasciato intendere il nostro amico.

se così non fosse mi potresti spiegare perchè moltissime aziende agricole vecchie di generazioni con tutte le attrezzature, l'esperienza, le conoscenze, e le malizie necessarie nel settore stanno mollando :!: :!:

oggi al netto di spese, tasse, inconvenienti, ecc.ecc. devi avere per vivere in 2 almeno 15.000euro netti, e se a quelli unisci tutto il resto significa che almeno almeno li devi raddoppiare...........................

credo vi siano meno difficoltà a centrare il 6 al superenalotto.

ciao

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LA DONNA MAGRA PIACE ALL' UOMO SENZA .....DENTI!!!

LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)


05/01/2012, 0:46
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Si ho 17 anni e provengo da una famiglia di agricoltori. Se leggi bene gli ho consigliato di non lasciare il suo lavoro, ma di iniziare a fare esperienze per capire se ne avrà la possibilità in fututo, per ora deve solo iniziare e informarsi, poi dovrà decidere lui se ne vale veramente la pena di lasciare il lavoro per fare il coltivatore e/o l'allevatore. Ragioniamo bene. Spero che mi sono spiegato bene. :geek:


05/01/2012, 0:54
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ciao gerry, non offenderti ma se tu apri un post scrivendo << si può vivere..>> e poi mi dici che gli consigli di non lasciare il posto di lavoro, ecc.ecc................... mio figlio che è professore di italiano ti avrebbe dato un bel 3 sul registro :lol: :lol: non credi che avresti dovuto cambiare il tempo del verbo <<potere>> :?: :?: tanto è vero che anche il nostro amico ha capito che è possibile farlo infatti scrive delle precauzioni che avrebbe preso per i primi anni per non trovarsi in braghe di tela....................io dico che se non stà MOLTO ATTENTO rimane come il povero pietro.................con una mano davanti e l' altra dietro :!: :!:

ciao

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05/01/2012, 1:18
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ma secondo me il discorso è difficile...
ho un conoscente che conduce una azienda con suo fratello e riesce a campare abbastanza bene
lavora dalla mattina alla sera come dannati e ha tanti ettari di terra anche in affitto.. fa produzione in larga scala
ma è molto bravo molto preparato e è grande e forte....
poi è figlio di contadino e l'ha fatto dalla nascita, ce l'ha nel sangue :lol:
ma sua moglie lavora e prota a casa uno stipendio....

oppure vino a me ci sono aziende che sono gestite da famiglie numerose ma malti alvorano anche fuori...

secondo me è molto difficile poi bisogna anche saperne di motori e attrezzi saperli manovrare e aggiustare...

certo se uno è pensionato come me e non ha problemi di guadagnarsi il pane eil companatico può fare tutti gli esperimenti che vuole :lol: :lol:

ciao Nino

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05/01/2012, 2:58
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Proprio per questo ho aperto il post con "si può vivere....": cioè cè qualche possibilità di farlo, cè qualcuno che lo fa. Non ho detto che il nostro amico ci riesce, ma ci può provare informandosi e facendo qualche piccola esperienza, se capisce che in quel contesto "non può" si ritroverà con il suo lavoro, un piccolo orto, qualche galline. Soprattutto indosserà ancora i pantaloni normali e non le braghe di tela. Forse al sud ci esprimiamo in modo diverso :lol: .


05/01/2012, 9:22
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Certo che si può vivere di agricoltura ma dipende da quanta terra (e dove) si ha a disposizione. Poi, come qualsiasi altrattività, dipende anche dal singolo, dalle capacità imprenditoriali, dalla professionalità, voglia di lavorare, dalla disponibilità di capitali, anche dalla forza lavoro in famiglia, ecc.
Come tutti gli altri lavori, anche quello in agricoltura non può essere basato sull'improvvisazione. Un conto è poi fare l'allevatore e il coltivatore di orti familiari per hobby, altro farlo per lavoro.
Tutto questo lo dico non per smontare, ma per mettere in guardia da facili illusioni.
Ciao,
Marco

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05/01/2012, 9:42
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