raviolo ha scritto:un figlio non si compra, certo.
Ma neppure lo si mette al mondo allo sbaraglio.
E' finita l'epoca del ci pensera' Dio.
Ad ogni modo, credo che il problema non sia il figlio o meno.
Il problema di fondo e' che per partire con uan azienda agricola ,servono capitali ingenti, capacita', voglia di lavorare, spirito di sacrificio non comune, tempo salute e forza.
Se non si dispone di TUTTE queste caratteristiche il mio consiglio e' di lasciar perdere e fare un mestiere piu facile.
Ma scusa raviolo...
adesso pare che io ce l'abbia con te, quando proprio non è così (e lo sai), Ma credo che si debba fare ULTERIORE chiarezza su questo punto, proprio e sopratutto per quegli utenti che "vorrebbero" o "si stanno apprestando" a partire con una propria azienda agricola ad indirizzo familiare e che punti all'autosufficienza e al piccolo mercato.
Capitale tu dici...
bene.
Io non voglio (per l'ennesima ed ennesima volta) stare a portare le mie cifre ed il mio personale nel forum (cosa che a sostegno delle mie tesi ho fatto molte e molte volte sino ad oggi), ma almeno permettimi un contraddittorio a quanto hai appena detto.
Per partire possono essere impegati capitali ben più INFERIORI di quello da te menzionato per aprire un BAR.
Primo: trovare terreni in affitto. I terreni in affitto si trovano in tutta Italia (non solo qui in toscana), e ad ogni tipo di prezzo: recandosi presso un'associazione di categoria e facendo una breve ricerca non sarà difficile trovare aziende che "non ce la fanno" a gestire tutta (o una parte de ) la propria azienda. Saremo noi a proporci per condurre tali terreni, e con l'aiuto dell'ass. di caqtegoria potremo spuntare sempre un contratto di affitto che sia vantaggioso per entrambi (conduttore dei fondi e proprietario dei fondi).
Oltre a questo è possibile trovare (sopratutto in zone montane o collinari) terreni da prendere in gestione con comodato di uso gratuito: terreni che sono lasciati incolti da molti anni, pascoli da recuperare, o anche semplicemente terreni di privati o di piccole aziende. Questo non costerebbe niente di contratto, e comunque darebbe terreno per lavorare, ed anche dopo periodi di recupero di tale terreno si potrebbe iniziare a metterli a reddito.
E sin qui per il terreno non ci sarebbe voluto alcun tipo di capitale.
Secondo: la casa. Vivere in campagna piace a tutti, ma per chi non fosse possibile reperire un podere in affitto, ci potrebbe essere sempre la soluzione della casa in paese: invece di recarsi in ufficio, ogni giorno l'agricoltore si dovrebbe recare ai capi...tutto qui.
Ed anche qui grandi capitali da spendere io proprio non li vedo, visto che si può esser contadini pur non vivendo proprio sui campi.
Terzo: le attrezzature. oggi c'è la tendenza di comprare ed investire in macchinari sempre nuovi, ma amici cari esiste (E LO SAPETE) UN VANTAGGIOSISSIMO mercato dell'usato che vi permetterebbe di risparmiare (e risparmiare) molto (e molto...) su trattore ed attrezzature. e se poi la finissimo di comprare super trattori da centinaia di cavalli, magari si riuscirebbe a spendere molto meno. Con una decina di mila euro oggi uno compra un signor trattore (..e non solo in toscana, per carità!). le attrezzature poi...quelle si trovano da benedire e santificare.
Quarto: gli animali. Ripeto che non credo che oggi sia remunerativo e vantaggioso avere aziende dai grandi numeri, e quindi credo che un piccolo e limitato allevamento potrebbe fornirci il sostentamento familiare e un piccolo mercato. Ed anche qui, che si tratti di polli o bovini, il prezzo di partenza sarebbe comunque limitato.
Quinto: il rapporto con le altre aziende. Torniamo a fare scambio di manodopera fra agricoltori. Torniamo a fare il baratto. Torniamo ad avere un rapporto diretto con il cliente. tre piccole cose che darebbe alla nuova azienda un'ulteriore dimensione umana. E che ci permetterebbe di risparmiare su moltissime cose.
Sesto: gli impianti. Come per gli animali, vale il medesimo discorso...ricordandosi che comunque è meglio perdere due anni e recuperare un vigneto che impiantarlo di sana pianta su di un terreno non nostro.
Settimo: i locali tecnici. vale il medesimo discorso della casa. Sacrifichiamoci a locazioni un pò frazionate a vantaggio di grandi risparmi. La cantina può anche essere distante dalla vigna (purchè non si tratti di decine di chilometri...).
....e la faccio finita qui.
Io dico...
Per partire non ci vogliono capitali, e porto qui la mia esperienza...visto che tutti questi sette punti io li ho applicati in pieno e sono Coltivatore Diretto..e non credo di avere niente in meno rispetto ad altri coltivatori diretti.
Ci vorrà molta più pazienza e perseveranza per cercare le situazioni migliori...è vero.
Ci vorrà più tempo per reperire tutto...è vero.
Ma alla fine si spenderebbe molto (ma molto) meno che aprire una qualsiasi attività commerciale (tipo bar, come detto in esempio) e si inizierebbe a mangiarsi da subito.
In questo specifico caso credo che le ambizioni potrebbero permetterci dopo non molto tempo un guadagno...o perlomeno si potrebbe VIVERE DI PRODUZIONE PROPRIA...avendo speso il giusto.