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si vive di produzione propria?
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Vorrei sottolineare questo, e lo dico soprattutto per marcello e raviolo... Io credo nella mia scelta di vita, e sono pienamente consapevole di quello che sto facendo (ed ecco la paura di cui prima): non mi sento un eremita (aborro tale pensiero), nè tanto meno un (futuro) padre con poco senso... Vedete amici cari, noi agricoltori...noi CONTADINI abbiamo una responsabilità grandissima, e cioè quella di CUSTODIRE la terra (che non è nostra, ricordiamocelo) e di consegnarla ai nostri figli...e se ci pensate bene stiamo già lavorando per loro. Abbiamo ereditato una situazione critica, e possiamo solo lavorare per tentare di ristabilire un pò di equilibrio... La mia generazione (quella dei trentenni) deve imparare a rimboccarsi le maniche, e modificare le proprie aspettative di vita...bisogna ingegnarsi e non pretendere di avere i nostri genitori che si salassano per il nostro futuro...siamo grandi oramai. Ho amici di 39 anni che ancora vivono con la madre...perchè "non si sentono pronti" e "non ce la fanno a pagarsi un affitto", ma....MA CHE OGNI SACROSANTA GIORNATA si fanno l'aperitivo in compagnia, hanno cellulari appena sfornati e vestiti impeccabili e firmatissimi... ...e io qui mi incaXXo!!! Magari proprio per questi benedetti ragazzi trentenni i genitori si svenano pensioni o miseri stipendi per assicurargli un futuro...gli studi..uno straccio di laurea...agi e vizzi. Io questo non riesco a capirlo... Si va oltre il fatto di coscienza dell'individuo: siamo stati abituati in una maniera, ed oggi ci pare impossibile fare in modo differente...MA SE IL MONDO DOVE VIVIAMO OGGI E' ORAMAI DIFFERENTE? Qualcosa dovremo pur fare... Ed allora, senza continuare la mia ennesima filippica, credo che ci si potrebbe adattare anche a studiare rinunciando a tanti vizzi acquisiti...e gravare meno sulle tasche dei nostri genitori. Ed ecco...e arrivo al punto..che cari amici anche i figlioli di contadini che praticano autosufficienza o piccole economie familiari potrebbero andare all'università e diventare dott, ing, avv. oqualsiasi cosa vogliano fare, senza precludere una scelta etica e consapevole sulla vita dei genitori e sulla loro. Tanto lo so che molti scuoteranno la testa, prendendo di punta solo il semplice fatto che "critico un modo diffuso di essere genitori"..proprio io che non lo sono. Ma sono figlio! Sono sposato con una figlia! Siamo entrambi trentenni! Abbiamo entrambi studiato all'università! Ci siamo mantenuti da soli!!! E credetemi....NON CI è MAI MANCATO L'AFFETTO DEI NOSTRI GENITORI..E CIO' CHE PENSIAMO NOI DI LORO è CHE SONO STATI UN GRANDISSIMO ESEMPI PER NOI E PER I GENITORI CHE SAREMO. Per me lo stampatello è d'obbligo, non voletemene. Il fatto stesso che in questa discussione si arrivi a dire "..non si può fare un certo tipo di agricoltura e di economia perchè sennò non saremmo buoni genitori.." (che poi in sintesi è quello che viene ripetuto) mi pare un'enorme ipocrisia. Purtroppo io non ho il dono della sintesi, e per esprimere un concetto ci metto sempre molte (troppe) parole, ma son certo che non vi siete persi in questo mio ragionamento e che mi avete capito. potete non condividere...e che diamine, ci mancherebbe...potete criticarmi, ed è sacrosanto e giusto, ma per piacere non sorvolate su quanto ho appena scritto, perchè a me non mi va di essere già etichettato (prima ancora di esserlo) come genitore non buono..o peggio ancora EGOISTA. quello che faccio oggi lo faccio proprio per i miei figli e per quelli degli altri...come ho detto in apertura. Vi chiedo solo di riflettere su questo..e poi potete anche non condividere.
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14/01/2012, 15:57 |
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MarcelloC
Iscritto il: 13/12/2008, 2:20 Messaggi: 804 Località: Chia(VT)
Formazione: Laurea in filosofia
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Condivido tutto al 100% non capisco perchè il messaggio sia rivolto a me.
Non parlavo di essere cattivi genitori... soltanto genitori poveri di bambini poveri.
Quando parlo con persone più anziane della scelta di essere contadino, quasi tutti mi dicono: bravo, però ti ci vuole un altro lavoro. Una signora mi ha detto: il campo si chiama così perchè "ce campo" e basta, non ci tiri fuori niente di più. Questo inevitabilmente mi da da pensare. Certo che appunto, se una volta il mondo cambiava radicalmente ogni secolo, adesso sembra poter cambiare ogni decennio e tralaltro abbiamo appena cambiato secolo e millennio.
Insomma viviamo in un mondo diverso, anche a volerlo trovare un altro lavoro non c'è. E se proprio devo rischiare e investire in un'attività lo faccio in quella agricola, che male che vada non dovrebbe farmi morire dii fame. Però appunto, futuri padri, vediamo un po' di capire che aria tira se possiamo.
Certo mi sentirei molto più tranquillo se potessi fare l'insegnante 20 ore alla settimana. O se almeno ci fosse un accenno di semplificazione delle leggi sulla trasformazione dei cibi per i piccoli agricoltori. Infatti vorrei sapere cosa ne pensate di questo argomento. Secondo me è molto collegato alla domanda: si può vivere di produzione propria. Perchè se entro certi limiti ci concedessero di compiere alcune trasformazioni nelle nostre cucine(che credo bene non siano luride) sarebbe molto più verosimile fare i contadini e vivere bene. Invece parliamoci chiaramente: se vendiamo anche piccole eccedenze di formaggi, passata di pomodoro, marmellate... senza laboratorio siamo dei criminali al giorno d'oggi. Se invece una grossa azienda nutre le bestie da latte con farine di pesce dentro ad un capannone o fa passate e marmellate con frutta e verdure trattate con sostanze tossiche ma lavora questi prodotti all'interno di un locale idoneo è perfettamente a norma.
Ciao.
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14/01/2012, 21:33 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Tosco, hai ragione su tutta la linea. Pero', converrai con me che l'avviare una azienda agricola e' piu difficile e complesso che aprire una attivita' artigianale o che so ..un bar. Un bar , lo ristrutturi e se hai scelto il posto giusto e sei bravo un mese dopo cominci ad incassare ed il bar si paga quasi da solo,oppure vendi e chiudi. In ogni caso in un anno sai se funziona o no. In agricoltura no... il tempo e' lungo ,5 anni in agricoltura son nulla. Pianti un frutteto e aspetti Ovvio che una scelta simile oltre all'impegno pregiudica anche la tua capacita' di mantenere i figli. 5 10 anni sono un tempo importante di una vita, in questo senso era il mio discorso sui figli. Chi ha una azienza zootecnica avviata e gira 500 vacche all'anno, probabilmente potra' permetter ai figli anche la Bocconi. chi inizia oggi con pochi soldi forse non potra neppure permetterselo il figlio...
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15/01/2012, 11:24 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Cita: chi inizia oggi con pochi soldi forse non potra neppure permetterselo il figlio... Messa così sembra che "un figlio" sia un bene da acquistare... Comunque è inutile che ripeta per l'ennesima volta che non sono d'accorso con questo particolare pensiero. La mia l'ho detta...avanti altri.
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16/01/2012, 0:47 |
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TreScogli
Iscritto il: 24/05/2011, 23:39 Messaggi: 447 Località: TreScolli, Camaiore - Lucca
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Tosco ha scritto: Cita: chi inizia oggi con pochi soldi forse non potra neppure permetterselo il figlio... Messa così sembra che "un figlio" sia un bene da acquistare... Comunque è inutile che ripeta per l'ennesima volta che non sono d'accorso con questo particolare pensiero. La mia l'ho detta...avanti altri. Tosco, hai "esplicato" bene il tuo pensiero che condivido in toto e quindi non aggiungo altro.
_________________ "Da quassù il mondo degli uomini altro non sembra che follia, grigiore racchiuso dentro se stesso. E pensare che lo si reputa vivo soltanto perchè è caotico e rumoroso." (Da "Montagne di una Vita" di Walter Bonatti)
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16/01/2012, 1:12 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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ma secondo me i figli molte volte sono una scusa... i figli nasceranno e cresceranno con i loro genitori e il loro livello di benessere sarà quello dei genitori... non penso che bisogna essere ricchi per fare figli.. io quando ho generato due figli nonj avevo un lavoro fisso ma come si dice adesso ero precario facevo svariati lavori anche umili come cameriere e aiuto idraulico ma col tempo .... hanno potuto fare gli studi e i divertimenti che desideravano.. bisogna avere la speranza e la fiducia nel futuro nonostante tutto.. ciao Nino
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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16/01/2012, 3:58 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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un figlio non si compra, certo. Ma neppure lo si mette al mondo allo sbaraglio. E' finita l'epoca del ci pensera' Dio.
Ad ogni modo, credo che il problema non sia il figlio o meno. Il problema di fondo e' che per partire con uan azienda agricola ,servono capitali ingenti, capacita', voglia di lavorare, spirito di sacrificio non comune, tempo salute e forza. Se non si dispone di TUTTE queste caratteristiche il mio consiglio e' di lasciar perdere e fare un mestiere piu facile.
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16/01/2012, 9:11 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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raviolo ha scritto: un figlio non si compra, certo. Ma neppure lo si mette al mondo allo sbaraglio. E' finita l'epoca del ci pensera' Dio.
Ad ogni modo, credo che il problema non sia il figlio o meno. Il problema di fondo e' che per partire con uan azienda agricola ,servono capitali ingenti, capacita', voglia di lavorare, spirito di sacrificio non comune, tempo salute e forza. Se non si dispone di TUTTE queste caratteristiche il mio consiglio e' di lasciar perdere e fare un mestiere piu facile. Ma scusa raviolo... adesso pare che io ce l'abbia con te, quando proprio non è così (e lo sai), Ma credo che si debba fare ULTERIORE chiarezza su questo punto, proprio e sopratutto per quegli utenti che "vorrebbero" o "si stanno apprestando" a partire con una propria azienda agricola ad indirizzo familiare e che punti all'autosufficienza e al piccolo mercato. Capitale tu dici... bene. Io non voglio (per l'ennesima ed ennesima volta) stare a portare le mie cifre ed il mio personale nel forum (cosa che a sostegno delle mie tesi ho fatto molte e molte volte sino ad oggi), ma almeno permettimi un contraddittorio a quanto hai appena detto. Per partire possono essere impegati capitali ben più INFERIORI di quello da te menzionato per aprire un BAR. Primo: trovare terreni in affitto. I terreni in affitto si trovano in tutta Italia (non solo qui in toscana), e ad ogni tipo di prezzo: recandosi presso un'associazione di categoria e facendo una breve ricerca non sarà difficile trovare aziende che "non ce la fanno" a gestire tutta (o una parte de ) la propria azienda. Saremo noi a proporci per condurre tali terreni, e con l'aiuto dell'ass. di caqtegoria potremo spuntare sempre un contratto di affitto che sia vantaggioso per entrambi (conduttore dei fondi e proprietario dei fondi). Oltre a questo è possibile trovare (sopratutto in zone montane o collinari) terreni da prendere in gestione con comodato di uso gratuito: terreni che sono lasciati incolti da molti anni, pascoli da recuperare, o anche semplicemente terreni di privati o di piccole aziende. Questo non costerebbe niente di contratto, e comunque darebbe terreno per lavorare, ed anche dopo periodi di recupero di tale terreno si potrebbe iniziare a metterli a reddito. E sin qui per il terreno non ci sarebbe voluto alcun tipo di capitale. Secondo: la casa. Vivere in campagna piace a tutti, ma per chi non fosse possibile reperire un podere in affitto, ci potrebbe essere sempre la soluzione della casa in paese: invece di recarsi in ufficio, ogni giorno l'agricoltore si dovrebbe recare ai capi...tutto qui. Ed anche qui grandi capitali da spendere io proprio non li vedo, visto che si può esser contadini pur non vivendo proprio sui campi. Terzo: le attrezzature. oggi c'è la tendenza di comprare ed investire in macchinari sempre nuovi, ma amici cari esiste (E LO SAPETE) UN VANTAGGIOSISSIMO mercato dell'usato che vi permetterebbe di risparmiare (e risparmiare) molto (e molto...) su trattore ed attrezzature. e se poi la finissimo di comprare super trattori da centinaia di cavalli, magari si riuscirebbe a spendere molto meno. Con una decina di mila euro oggi uno compra un signor trattore (..e non solo in toscana, per carità!). le attrezzature poi...quelle si trovano da benedire e santificare. Quarto: gli animali. Ripeto che non credo che oggi sia remunerativo e vantaggioso avere aziende dai grandi numeri, e quindi credo che un piccolo e limitato allevamento potrebbe fornirci il sostentamento familiare e un piccolo mercato. Ed anche qui, che si tratti di polli o bovini, il prezzo di partenza sarebbe comunque limitato. Quinto: il rapporto con le altre aziende. Torniamo a fare scambio di manodopera fra agricoltori. Torniamo a fare il baratto. Torniamo ad avere un rapporto diretto con il cliente. tre piccole cose che darebbe alla nuova azienda un'ulteriore dimensione umana. E che ci permetterebbe di risparmiare su moltissime cose. Sesto: gli impianti. Come per gli animali, vale il medesimo discorso...ricordandosi che comunque è meglio perdere due anni e recuperare un vigneto che impiantarlo di sana pianta su di un terreno non nostro. Settimo: i locali tecnici. vale il medesimo discorso della casa. Sacrifichiamoci a locazioni un pò frazionate a vantaggio di grandi risparmi. La cantina può anche essere distante dalla vigna (purchè non si tratti di decine di chilometri...). ....e la faccio finita qui. Io dico... Per partire non ci vogliono capitali, e porto qui la mia esperienza...visto che tutti questi sette punti io li ho applicati in pieno e sono Coltivatore Diretto..e non credo di avere niente in meno rispetto ad altri coltivatori diretti. Ci vorrà molta più pazienza e perseveranza per cercare le situazioni migliori...è vero. Ci vorrà più tempo per reperire tutto...è vero. Ma alla fine si spenderebbe molto (ma molto) meno che aprire una qualsiasi attività commerciale (tipo bar, come detto in esempio) e si inizierebbe a mangiarsi da subito. In questo specifico caso credo che le ambizioni potrebbero permetterci dopo non molto tempo un guadagno...o perlomeno si potrebbe VIVERE DI PRODUZIONE PROPRIA...avendo speso il giusto.
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16/01/2012, 10:09 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Mi scuso per il pessimo italiano ed i tanti errori grammaticali, ma ho scritto di corsa perchè devo uscire.
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16/01/2012, 10:23 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Tosco, so che non ce l'hai con me , ci mancherebbe. Si discute.. si scambiano idee e perche no? si cambia idea quando qualcuno ti dimostra che quel che pensi e' sbagliato. Tu rappresenti la dimostrazione del fatto che ce la si puo fare partendo con poco. Io vedo che ce la faccio, ma i miei costi son stati molto superiori, la terra l'ho dovuta comprare, sto ancora combattendo per i permessi delle serre, le stalle sono ancora di la da venire.. In compenso il grande frutteto cresce bello vigoroso, senza trattamenti. ma per ora la frutta prodotta e' pochina per pensare ad una redditivita' seria. (ho anche un serio problema sui peschi che sono davvero delicati e mi stanno facendo dannare). l'orto da soddisfazioni, le nocciole quest'anno son andate bene. Insomma si va aavanti..ma...
E' un conto che abbiamo gia fatto altrove. Hai ragione si puo affittare il gerbido... pero' vale la pena di buttare cinque anni per riportare un gerbido all'onor del mondo pensando che e' in affitto?. Si puo fare ma bisogna poi comunque pensare ad un acquisto prima o poi. Le macchine si comprano usate ,certamente, chi e' cosi matto da lavorare con macchine nuove su gerbidi sfascia attrezzi? Comunque costano 10mila? ventimila?.e prima o poi, entro cinque dieci anni, andranno sostituite.
La casa, la stalla, le bestie, i contributi... il circuito di vendita, i patentini, l'associazione di categoria. Il furgoncino per portare la frutta/ortaggi ai commercianti, i frigoriferi per mantenere il raccolto. Una serretta per l'inverno.. Confesso che ho visto bar costare di meno... Comunque ,l'unica certezza che ho, e' che se parti da zero, solo e senza appoggi. O hai capitali o e' un salto nel buio che diventa velocemente drammatico.
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16/01/2012, 16:18 |
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