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si vive di produzione propria?
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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mah ..sai Tosco, hai ragione dicendo che l'agricoltura e' UNA risposta. Io pero' penso ai Greci che oggi non trovano piu' una aspirina neppure a pagarla il doppio. Che non hanno piu scuole, trasporti, e tra poco neppure piu acqua pompata dagli acquesdotti. Beh li finisce la liberta'. L'orto ti fa sopravvivere, e forse e' la risposta per superare un breve stato di transizione. Ma il danno derivato dalla sottrazione della possibilita' di accedere alla conoscenza,all'informazione,alla possibilita di viaggiare e comunicare quello e' duraturo e drammatico. In parole povere Non si vive di solo pane.
_________________ http://www.estapp.ch http://www.dolcevino.ch
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12/01/2012, 11:32 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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raviolo ha scritto: mah ..sai Tosco, hai ragione dicendo che l'agricoltura e' UNA risposta. Io pero' penso ai Greci che oggi non trovano piu' una aspirina neppure a pagarla il doppio. Che non hanno piu scuole, trasporti, e tra poco neppure piu acqua pompata dagli acquesdotti. Beh li finisce la liberta'. L'orto ti fa sopravvivere, e forse e' la risposta per superare un breve stato di transizione. Ma il danno derivato dalla sottrazione della possibilita' di accedere alla conoscenza,all'informazione,alla possibilita di viaggiare e comunicare quello e' duraturo e drammatico. In parole povere Non si vive di solo pane. Son d'accordo su tutto. Ma aggiungerei..SI PUò VIVERE di produzione propria.
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12/01/2012, 18:16 |
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MarcelloC
Iscritto il: 13/12/2008, 2:20 Messaggi: 804 Località: Chia(VT)
Formazione: Laurea in filosofia
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Ico, ti sei spaventato? O hai cominciato l'avventura agricola e dunque non hai più tempo per connetterti? Spero che la risposta sia quest'ultima. Quello che dice Raviolo sui figli è proprio quello che intendevo dire anche io: non mi sembrerebbe corretto imporgli una nostra scelta di vita che al giorno d'oggi è ancora così "fuori dal mondo". E io parlo anche di I-phone e chissà cosa si inventeranno nel futuro che eventuali figli potrebbero desiderare e non so se sarebbe giusto negarglielo. Per questo penso che una giovane coppia con la passione della campagna al giorno d'oggi dovrebbe organizzarsi in modo che uno dei due abbia un lavoro "normale" e l'altro si possa dedicare alla terra. Oppure antrambi dovrebbero avere un part-time e poi dedicarsi alla campagna nel tempo libero. Sempre se riescono a trovare un lavoro.
Comunque ci ho pensato un po' e vorrei aggiungere che oltre a non avere figli e non dover aiutare economicamente parenti o altro, per vivere di sola agricoltura di sussistenza in modo "romantico" bisogna anche pregare di avere sempre salute(se no chi coltiva?), non necessitare di medicine costose e, grossissima preoccupazione, non avere mal di denti o per lo meno avere un amico dentista. Oppure tenersi da parte del denaro per queste cose.
Giustissimo che non si vive di solo pane. Ma per certe persone, in questo momento, l'altro dal pane che serve per vivere felici è proprio il contatto con la Natura, coltivare la terra...
Ciao.
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12/01/2012, 21:35 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29309 Località: Imperia
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raviolo ha scritto: mah ..sai Tosco, hai ragione dicendo che l'agricoltura e' UNA risposta. Io pero' penso ai Greci che oggi non trovano piu' una aspirina neppure a pagarla il doppio. Che non hanno piu scuole, trasporti, e tra poco neppure piu acqua pompata dagli acquesdotti. Beh li finisce la liberta'. L'orto ti fa sopravvivere, e forse e' la risposta per superare un breve stato di transizione. Ma il danno derivato dalla sottrazione della possibilita' di accedere alla conoscenza,all'informazione,alla possibilita di viaggiare e comunicare quello e' duraturo e drammatico. In parole povere Non si vive di solo pane. Un mio carissimo amico, che purtroppo è deceduto una dozzina di anni fa, mi ripeteva che la libertà finiva quando andavi a vivere da solo e ricevevi la prima bolletta della luce da pagare, qui tu affermi il contrario, sei sicuro delle tue affermazioni? non pensi siano "viziate" dal sistema in cui vivi / iamo ? Saluti
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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12/01/2012, 21:51 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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MarcelloC ha scritto: ...non mi sembrerebbe corretto imporgli una nostra scelta di vita che al giorno d'oggi è ancora così "fuori dal mondo". E io parlo anche di I-phone e chissà cosa si inventeranno nel futuro che eventuali figli potrebbero desiderare e non so se sarebbe giusto negarglielo. Per questo penso che una giovane coppia con la passione della campagna al giorno d'oggi dovrebbe organizzarsi in modo che uno dei due abbia un lavoro "normale" e l'altro si possa dedicare alla terra. Oppure antrambi dovrebbero avere un part-time e poi dedicarsi alla campagna nel tempo libero. Sempre se riescono a trovare un lavoro.
Comunque ci ho pensato un po' e vorrei aggiungere che oltre a non avere figli e non dover aiutare economicamente parenti o altro, per vivere di sola agricoltura di sussistenza in modo "romantico" bisogna anche pregare di avere sempre salute(se no chi coltiva?), non necessitare di medicine costose e, grossissima preoccupazione, non avere mal di denti o per lo meno avere un amico dentista. Oppure tenersi da parte del denaro per queste cose.
Giustissimo che non si vive di solo pane. Ma per certe persone, in questo momento, l'altro dal pane che serve per vivere felici è proprio il contatto con la Natura, coltivare la terra...
Ciao. Non ho capito molto il tuo intervento, perdonami. Fai delle affermazioni forti nei riguardi di chi come me ha deciso di vivere in modo consapevole una vita fatta di agricoltura di sussistenza. Parli del non avere figli...del non dover star mai male...del fatto che almeno un genitore debba avere un "lavoro normale"...oppure che si tratti di agricoltura part time. Mi sa che allora io vivo proprio fuori dal mondo, in una nuvoletta di fantasia, dove il concreto è offuscato dal pregiudizio e dove si rischia di essere solo dei "fenomeni da baraccone" invece che essere SOLO dei SEMPLICI contadini. Vedi Marcello, io credo che dietro alle tue parole (sacrosantissime e certamente frutto di riflessione personale) ci sia anche (forse..permettimelo) un pò di paura. Paura che anche io ho ogni giorno nel fare quello che faccio...paura ad ammettere...o semplicemente paura a partire e lanciarsi. Io non vivo all'era della pietra, vado dal dentista (mia moglie proprio ieri...), abbiamo cellulari, computers, tv e abbonamento televisivo...e CERTAMENTE avere un figlio sarebbe un regalo grandissimo che la vita potrebbe darci. Un tempo si diceva che per fare i figli non ci volevano i quattrini ma solo l'AMORE... ..spero che oggi non ci voglia l'IPhone... E spero che un figlio non sia da considerarsi "sciagurato" solo perchè c'ha due genitori contadini... ...che magari invece dell'ultimo modello di telefonino lo fanno mangiar sano e vivere lontano dalle omologazioni forzate . credo che questo non sarebbe la sua debolezza, ma anzi una sua grandissima forza. Io ho ben spiegato (qualche post indietro) che IL DI PIU' prodotto viene venduto...e che quel DI PIU', grazie proprio alla qualità (e non la quantità) e al fatto che è gestito in modo umano (e non agro.industriale), potrà (ed è..a ragion veduta) venduto ad un prezzo più importante rispetto a quelli dettati dal mercato agro-industriale. Eppure vedo che la roba viene venduta, e non a chi ha il ferrari o l'elicottero privato, ma a gente COMUNE che semplicemente (e CONSAPEVOLMENTE) decide di INVESTIRE QUALCOSA DI PIU' nel cibo che compra per se e per i suoi figlioli. E non si tratta di lucrare in modo speculativo sulla MODA DEL MOMENTO, ma semplicemente di non svendere i prodotti agricoli solo perchè oggi TUTTI LO FANNO. E ripeto, quindi si può campare di sola agricoltura, purchè questa mantenga una dimensione umana, sia gestita a livello familiare, e abbia una qualità superiore riscontrabile in ogni passaggio della produzione e nel prodotto finito. poi, se uno vuole evitare tutto l'apparato burocratico/economico, allora può semplicemente (come già detto) fare il contadino senza essere IAP o CD, e quindi farlo e basta senza troppe spese...e anche in questo caso potrebbe viverci.
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13/01/2012, 0:22 |
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TreScogli
Iscritto il: 24/05/2011, 23:39 Messaggi: 447 Località: TreScolli, Camaiore - Lucca
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Tosco ha scritto: "La Fine del Mondo Storto" di Mauro Corona la dice lunga sul ruolo dell'agricoltura di fronte a qualcosa del genere 8anche se quella è una novella futuristica e va presa come tale). Ma il fatto (per non andare troppo OT) è...si vive di produzione propria..oggi? Domani per forza, ma oggi? Io ci provo, e non frequento sette di esaltati, non sono un'estremista politico, non appartengo ad associazioni radicali, nè tanto meno voglio apparire come millantatore o santone...lo faccio per scelta, e per scelta ho deciso di fare nun'agricoltura a misura d'uomo..anzi, a misura di ME e basta. producendo quanto mi occorre per il sostentamento, e vendendo il "di più" per pagare tutta quella cavolo di struttura burocratica che bene o male ho (quasi al pari del grande latifondista) e che VOGLIO PAGARE perchè è giusto così. Son matto? Forse, ma pian piano ci stò riuscendo. Il punto è quello che sottolinei tu Tosco: Fare il contadino e vivere della propria produzione, cercare di recuperare qualche euro per pagare quel minimo di bollette che, inevitabilmente, devi pagare. La scelta è fra vivere dignitosamente, serenamente e appagati dal pripio lavoro e dalla propria condizione oppure sopravvivere continuare a pensare al profitto e al guadagno o, peggio, alla "carriera". Su quello che scrive raviolo si puà concordare in parte, ho il pc, uso pochissimo il cellulare, non guardo la tv, non ho tecnologia inutile, mi basta quello che mi serve veramente e non quello "indotto" per esempio ho due congelatori e uso solo energia elettrica per luci, frigo, piano a induzione ( economico e funzionale) e altro ma non per riscaldamento avendo camini e stufe. Per fare conserve, passate ecc. uso fuoco a legna o, al massimo un fornello da campo a gas ( con bombola). Coltivo la terra, faccio produzione per la mia famiglia e se avanza vendo a amici e conoscenti. Ho terra coltivabile, vigna, olivi e bosco a disposizione. Ho polli e ogni anno due maiali. Ho un vicino cacciatore con cui baratto selvaggina per verdure, patate e legna. Il letame lo prendo, sempre barattando, da un amico che ha due cavalli e da un pastore che ha 60 pecore. Vado a pulire uliveti. bosco o giardini per conto terzi e mi guadagno la mia onesta giornata, senza padroni e senza cartellini da timbrare. Ho fatto una scelta radicale di vita e viviamo benissimo ma questo non mi impedisce, se ne ho voglia e merita, di andare con la mia signora per mostre e musei. Non mi interessano cinema o ristoranti e la cultura si costruisce anche senza tecnologie La domanda inziale è: si vive di produzione propria? Per quello che mi riguarda SI!
_________________ "Da quassù il mondo degli uomini altro non sembra che follia, grigiore racchiuso dentro se stesso. E pensare che lo si reputa vivo soltanto perchè è caotico e rumoroso." (Da "Montagne di una Vita" di Walter Bonatti)
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13/01/2012, 0:33 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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mi rendo conto di aver semplificato troppo e quindi di aver espresso male il mio pensiero.
rispondiamo in modo chiaro alla domanda. si vive di agricoltura?. SI oggi si vive e le migliaia di aziende agricole italiane lo dimostrano ogni giorno.
La domanda corretta pero' e' Come si vive di agricoltura?...La qualita della vita e' accettabile?.
Bene, io come genitore di quattro figli (il proletario perfetto) posso affermare che se la vita agreste piace e se si e' una coppia affiatata e sana, SE SI SA FARE IL CONTADINO, se si ha il capitale iniziale (denaro o azienda avviata) di agricoltura si vive alla grande. Diversamente , in mancanza anche solo di uno di questi requisiti di agricoltura si soffre. Basta avere un figlio da mandare all'un iversita per capire che i 1500 euro di iscrizione ti costano 3 tonnellate di fagioli, che i 900 euro di libri ti costano 900 kg di pomodori, che i trasporti , le mense e tutto il resto ti portano rapidamente nella regione rossa del malumore.
Non e' detto che un figlio debba per forza diventare dottore.. ovvio. Ma per me e' questione fondamentale il fatto che io debba fornire ad un figlio non solo cibo e carezze , ma la possibilita' di farsi una cultura. Il tempo ed i mezzi per studiare. Poi potra' tornare velocemente alla terra PER SCELTA ma non per obbligo.
Allora, in questo caso, suggerisco di far bene i conti prima di lanciarsi in questo bel sogno che e' la fattoria. Perche e' un vero salto senza ritorno, nel bene o nel male.. (in genere nel bene, che in campagna si va a stare meglio).
_________________ http://www.estapp.ch http://www.dolcevino.ch
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13/01/2012, 9:11 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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Raviolo, il tuo ultimo intervento è stato molto più chiaro...grazie. Credo comunque che, se hai tempi della guerra ci son stati dottori e laureati (durante un momento veramente buio e dove il quattrino era assente), ce ne potranno essere anche in futuro...anche con un'economia più misera. Il costo che oggi ha la vita dell'uomo occidentale (credo) si potrebbe anche ridimensionare notevolmente...
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14/01/2012, 0:10 |
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ico
Iscritto il: 04/01/2012, 16:55 Messaggi: 13 Località: bologna
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no marcello non sono spaventato anzi, sono piacevolmente sorpreso di quanti condividono il mio pensiero e, molto piu "avanti" di me ne fanno una realta quotidiana.
quel che espone raviolo e' sacrosanta verita,e si dimostra un ottimo padre di famiglia,prende atto delle esigenze dei sui figli e si adopera per soddisfarle, producendo piu' del necessario,per uno scopo nobile e ben preciso(istruzione,cibo,vestiario,tecnologia,cure mediche,ecc..)questo e' un po il pensiero di ogni padre e fin qui tutto bene.
il problema nasce se osservo la cosa da un piu ampia prospettiva,cosa succederebbe se ad esempio settemiliardi di persone avessero le stesse aspirazioni....per me nulla di buono finche continuo a concepire questo come un mio diritto.
penso che questo momento non tardi molto ad arrivare, le terre e le genti che ci hanno permesso di pensare in questa maniera sono stufe,e cominciano a bloccare la nostra economia,e non solo... come dargli torto.
la nostra societa/economia e' diventata ormai una entita a se stante, (guidata da pochi) in grado di proteggersi e di sostenersi coercizzando il prossimo,e non trovando piu profitto facile, a deciso di mangiare se stessa per mantenersi,(finche non trovera il modo di mangiare gli altri) iniziando da chi si trova in basso, e' solo questione di tempo prima o poi bussa in casa di tutti.
non mi reputo un sovversivo, ma ho deciso di non alimentare piu (o farlo il meno possibile) questo stato di cose che arrecano danni a tutto e tutti,....diciamo che il mio progetto oltre ad avvicinarmi alla natura che e una priorita da sempre, e' anche il mio modo di fare un passo indietro e lasciare spazio a chi lo reclama da un po.
penso che la realta di tosco sia quella che si avvicina di piu al mio pensiero e cerchero di attuarla ...sbagliero, e' inevitabile,ma posso resistere diversi anni, contemplando ogni genere di spesa e di agrofallimenti,ho inseguito questo obbiettivo a lungo.....non voglio assolutamente specare l'occasione che mi sono riuscito a creare......mi gioco molto,ma ne sono conscio.
tosco quando avro, e avrai un po di tempo, mi piacerebbe scoprire piu dettagli possibili,ovviamente sempre se ritienni di potermi e volermi aiutare.
p.s.la fine del mondo storto e probabilmente una storia, si spera senza fondamento, ma la morale che ne esce e' importante
saluto e ringrazio tutti per i consigli e per aver condiviso la vostre riflessioni
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14/01/2012, 2:32 |
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MarcelloC
Iscritto il: 13/12/2008, 2:20 Messaggi: 804 Località: Chia(VT)
Formazione: Laurea in filosofia
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Ciao Ico, Se, come dici pagine addiertro, ti sei dato molto da fare nella vita penso te la caverai no? Essere meccanici è prezioso in campagna.
Sì Tosco, ho abbastanza paura. Mi sa proprio parecchia. Come vivi te?! Forse non ci siamo capiti, ma vivo proprio come te o forse ancora più fuori dal mondo.
E poi, come dice Raviolo, senza capitale iniziale, e le difficoltà non sono poche.
Forse mi ricordo un po' quando ero bambiono io, e diversi bambini avevamo toppe sui pantaloni e biciclette vecchie. Altri invece erano diversi. Comunque soffrivamo per questa situazione in un modo o nell'altro, ma alla fine eravamo in tanti. Così alla fine forse siamo cresciuti più felici dei bambini con bmx o mountain bike, a seconda delle varie mode(che forse oggi si chiamano I-phone, ecc...). Mi spaventa molto l'idea di un unico bambino al giorno d'oggi che porta ancora i pantaloni anni '70 dei miei fratelli maggiori(sono già lì pronti in un baule, dopo che li ho riciclati io, e qualcuno già i miei nipoti), mentre gli altri sono diversi. Non tanto per il messaggio che portano questi indumenti, visto che è fantastico e io me ne vanto ancora ora d'averli portati, ma piuttosto per le reazioni che potrebbero suscitare nella società.
Spero di essere smentito dalla realtà.
Veramente mi piacerebbe se potessimo parlare tra di noi Tosco, invece mi pare che scrivendoci aggiungiamo solo incomprensioni.
Il mio intento non è criticare qualcuno, ma discutere sul momento difficile che viviamo e condividere eventuali soluzioni.
Comunque sono contento che fate agricoltura e spero che sempre più persone vi si dedichino.
Scrivo tardi perchè torno da una consegna per un gruppo d'acquisto.
Sembra tiri un'aria abbastanza buona,
ancora non abbastanza per pensare di farcela in più di due.
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14/01/2012, 3:38 |
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