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si vive di produzione propria? 
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Iscritto il: 07/06/2010, 14:55
Messaggi: 5321
Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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ico ha scritto:
seppur il mio scrivere risulta contorto e poco chiaro penso che raviolo,tosco,e gerry abbiano inquadrato bene,cio che vorrei fare.

@tosco
ti ringrazio per la precisione nella descrizione parlare di "numeri" mi cala in una realta tangibile e piu agevolmente valutabile da un profano come me'.

apprendo che con un "esiguo" numero di animali da cortile, riesci a magiare carne,uova,e trarne un po di guadagno dalla vendita,degli stessi.

non vorrei sapere i tuoi interessi ma mi piacerebbe sapere quanto terreno hai destinato a orto,quanti ulivi possiedi per garantirti l'olio,e quanta vigna per il vino.....come sopra la quantita e' in grado di farmi comprendere meglio cio di cui si discute.....sempre se ritieni giusto e sensato rivelarlo.
ormai non prendo piu in considerazione il tenere il "vecchio" lavoro appunto perche sono in fuga dalle logiche di mercato, e anzi ti diro che quel che piu mi infastidisce e' proprio dover vendere per sostenere le spese.....e quindi tornare a misurarmi con quella che per me e' una fastidiosa realta'.

@raviolo
il suggerimento di affittare e' validissimo e mi permetterebbe di esplorare "il campo" senza rischiare troppo.....lo valutero attentamente
il proprietario non richiede danaro per i consigli,e nemmeno per le atrezzature,lui si dichiara vecchio e non piu in grado di usarli......credo che il suo obbiettivo sia di non veder svanire il lavoro di una vita,che e' anche motivo di passione ed orgoglio personale.

comunque.... la mia visione distorta di campagna e: haidy,il nonno e le 5 caprette.....so che non e' realta,ma ci sara' la via di mezzo tra questo e coltivare 53h di mais e grano......ecco quello e' il mio interesse


La mia azienda attualmente è di circa 15ha, così ottenuti:
-1ha di castagneto da frutto di mio possesso;
-6,5ha in affitto agricolo a 11 anni;
- circa 8ha in Contratto di Comodato dì Uso Gratuito per 5 anni;
- il podere dove vivo è in affitto per altri 4 anni.
Come vedi la mia situazione è un pò strana, ma ti basti pensare che ho terreni che erano lasciati andare alla malora..non coltivati o trascurati.
Per l'orto ho destinato 500mq, non ho serre ma uso il tessuto non tessuto, e l'acqua per annaffiare è quella piovana accumolata in cisterne.
Per le capre ho diversi ettari di prato e pascolo (circa 5).
Per i maiali semino dei gradoni in fondo alla vigna con mais, zucche da foraggio.
no circa 3 ha di seminativo che metto a orzo, favino e grano...solo per gli animali.
Ho circa 470ulivi...ma solo 200 sono in produzione (gli altri li sto recuperando).
ho mezzo ettaro di una vigna vecchissima che doveva essere espiantata sette anni fa...quest'anno mi ha dato 400litri di ottimo vino.
Le castagne le vendo, e le raccolgo per i maiali.
...in brevissimo questo p quello che faccio.
Per altre info puoi contattarmi tranquillamente in mp.


06/01/2012, 3:22
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Iscritto il: 15/11/2009, 15:14
Messaggi: 900
Località: Garfagnana (Lu)
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Ciao Ico
Tu stai cercando consigli ma credo che tu abbia già deciso, so per esperienza che quando si è così motivati non si cambia idea.
Come ti ha detto Massimo potresti rimpiangere tutta la vita questa scelta non fatta....
Il consiglio che ti do io è quello di non fare debiti perchè poi non te li scrolli più di dosso, buona idea sarebbe prendere prima in affitto, se le cose non sono cambiate se sei già agricoltore hai meno tasse al momento dell'acquisto.
La mia azienda e troppo piccola (10ettari) per vivere solo di agricoltura e ho dovuto fare agriturismo.
Coltivo grano. farro,mais da polenta, ortaggi, in particolare legumi, fragole
Le fragole rendono abbastanza bene perchè le vendiamo direttamente, così pure i fagioli di varietà locali, e gli ortaggi freschi, il grano e il farro rendono solo se trasformati in piatti e portati in tavola.
Comunque senza la parte turistica non ce la faremmo...

Auguroni....
mariano


06/01/2012, 10:08
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Iscritto il: 10/03/2009, 15:08
Messaggi: 1393
Località: Asti
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dunque..
riassumendo....
Affitto per tre anni pagato in anticipo a titolo di caparra confirmatoria su base di compromesso da notaio con prezzo di acquisto finale da pagarsi al momento del rogito e fissato gia oggi.Clausola di scarico nel caso l'italia dovesse uscire dall'euro.
E' chiaro che tu fissi oggi un valore che pagherai tra tre anni. Se nel frattempo l'italia dovesse tornare alla lira applicando un cambio penalizzante.. e' chiaro che avendo fatto il contratto in euro ti troveresti senza fondi sufficienti.
Il notaio lo sceglie chi compra, visitalo prima di trattare il terreno e portagli tutte le carte, sapra' darti consigli.
Attenzione che l'affitto per tre anni ti consente di diventare coltivatore diretto e di far decadere eventuali prelazioni di confinanti o conduttori attuali.
Devi ,appena pagato l'affitto, come prima cosa far eseguire qualche lavoretto di poco conto su ogni particelle del terreno e farti fare la fattura in modo da dimostrare in modo certo la data ed il fatto che hai preso possesso del terreno.
Inoltre essere coltivatore diretto al momento del rogito dovrebbe consentirti di pagare molte meno tasse sull'acquisto. Si tratta di risparmiare su un acquisto simile parecchie migliaia di euro.
Attenzione ad eventuali carichi pendenti.. prenditi le ultime bollette e vai a vedere che siano pagate, fai una ricerca per vedere che non ci siano azioni o ipoteche. Il rischio e' che vengano accese in questi tre anni.
Vai all'ufficio del catasto e chiedi di vedere il piano regolatore, il geometra del comune e' li per quello, e chiedi se ci sono progetti che interessano quel terreno. Un mio amico anni incautamente fa compro' una cascina con maneggio, sembrava conveniente ma "sopra" ai terreni doveva passare l'autostrada del frejus. Si trovo' con un pilone piantato nel mezzo del tondino e un viadotto letteralmente sopra la casa.

_________________
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http://www.dolcevino.ch


06/01/2012, 10:38
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Iscritto il: 27/07/2011, 13:09
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Località: Imperia
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ico ha scritto:
il proprietario mi diceva che coltivava foraggi e erba medica.
e' chiaramente benestante e per sua ammissione guadagnava e bene, ma comincio' l'attivita negli anni 70......immagino che come in ogni settore oggi non sia piu cosi remunerativo come allora.

si aveva degli aiutanti ma non a tempo pieno...i famigliari lo aiutavano secondo le necessita del periodo.
io non vorrei fare quello che faceva lui,ho una visione un po piu "romantica" della cosa :D anche se sono disposto a scendere a compromessi.
domani ci torno,per visionare meglio il tutto,e porgli altre domande (non si vede mai abbastanza) e comunque quel posto mi da bellissime sensazioni,mi piace rimanere li.

a tal proposito chiedo,ci sono delle cose essenziali da sapere su un terreno prima di affittare o comprare.
ci sono caratteristiche che un terreno dovrebbe avere o non avere?

JeanGabin ha scritto:
anche io farei volentieri un salto del genere.

vieni con me', terra ne ha tanta un lavorino anche per te' si trova senza problemi :lol:


Ti ringrazio di cuore, se non avessi impegni per il momento "non risolvibili" coglierei l'occasione al volo,
ma ne tengo conto, magari tra un paio di anni ti raggiungo.
Grazie, di cuore.

Saluti

_________________
Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso...
"Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi."
Aleksandr Solženicyn


06/01/2012, 23:12
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Iscritto il: 13/12/2008, 18:14
Messaggi: 617
Località: Bevagna (PG)
Formazione: Laurea Scienze Agrarie
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Provo anch'io a rispondere alla domanda: si vive di produzione propria?
La storia ci insegna che vi sono due modi di fare agricoltura: l'agricoltura di mercato e l'agricoltura di sussistenza.
La prima deve monetizzare la produzione, quindi specializzazione e grandi produzione che rispettino l'economia di scala.
La seconda deve soddisfare le esigenze alimentari della famiglia coltivatrice, i proprietari e piccoli mercati locali, quindi promiscuità colturale e trasformazione dei prodotti in allevamenti etc.
Spesso queste due agricolture sono vissute insieme, ma in alcuni periodi storici scelte politiche miopi hanno fatto prevalere l'agricoltura di mercato espropriando terreni ed esponendo il popolo a tremende carestie.
Credo che oggi siamo ad una svolta storica, ma necessita di una politica adeguata e profonde conoscenze tecnico agronomiche in grado di sostenerla.
Quando il proprietario parla di foraggi ed erba medica dice una verità assoluta e cioè il cuore e punto di partenza per una vera agricoltura basata sulla promiscuità colturale e la trasformazione dei prodotti ti consiglio la lettura "Catechismo agrario di Jacopo Ricci".
Uno. cento, mille Ico.
Un cordiale saluto a tutti.

_________________
“ Prima di Giove non v’erano contadini
che coltivassero la terra,
né era lecito delimitare i campi
tracciando confini: tutto era in comune
e la terra, senza che le fosse richiesto,
produceva spontaneamente
e con generosità ogni cosa.”
Virgilio.


07/01/2012, 11:08
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Iscritto il: 04/01/2012, 16:55
Messaggi: 13
Località: bologna
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signori, buona sera

vorrei ringrazierei tutti singolarmente ma si rischia di cadere nel mieloso....meglio evitare :D
bellissimi e istruttivi i vostri post li salvo tutti perche mi torneranno utili...molto utili.

sono di ritorno dalla campagna dopo due giorni di chiaccherate intense con il proprietario,e le idee grazie a lui, e a voi cominciano a schiarirsi e prendere una forma reale.

alla fine mi ha fatto anche una proposta lavorativa che a me pare vantaggiosa non economicamente ma dal punto di vista dell'aprendimento personale.
mi dice di andare nel bosco a far legna con lui, per imparare a manovrare il trattore durante quest'anno (date e momenti a mia discrezione)
una volta imparata la guida del trattore mi darebbe in gestione 6h e macchinari per lavorarli a gratis.
si dividono le spese di produzione e dei proventi della vendita.
mi dice che potrei continuare il mio attuale lavoro perche quest'attivita mi impieghera' complessivamente 40-50 ore lavorative e visto che il sito dista 30 minuti da me', sarebbe fattibile.
mi ha spiegato che il guadagno e' esiguo,perche dovra smantellare un impianto di medica durato 3 anni, per piantare orzo,e stima di ricavare 500-600 euro a testa????(ma le variabili sono infinite)

piu precisamente tornando al mio progetto mi pare di capire che da una ventina di ettari coltivati a vario genere si possa ricavare uno stipendio medio di un qualsiasi operaio

forse il problema sara diventare coltivatore diretto in quanto, gia titolare di una partita iva.(prendero info in merito)
mi ha spiegato che diventandolo pero' avrei esenzione da imu,(se decidessi in futuro di comprare o prendere in affitto casa e terra),sgravi fiscali per l'aquisto delle stessa,un contributo (non so da che ente) un incentivo perche sono sotto i 40 anni,e sgravi sul carburante utilizzato per la coltivazione.
ovviamente sarei soggetto al pagare tasse e assicurazione.

visto che mi avete aiutato e non vi siete tirati indietro fino ad ora, spero in una vostra opinione,su quanto da me scritto e di sottolinearmi eventuali inesattezza.

come immaginavo non sono riuscito a essere breve.....ma piu sintetico di cosi era impossibile
vi ringrazio fin d'ora per l'aiuto,e consigli.


07/01/2012, 19:55
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Iscritto il: 13/09/2011, 22:21
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Località: Caposele - Avellino
Formazione: Diploma professionale
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Ottimo, io al tuo posto avrei fatto lo stesso. Piano piano imparerai e conoscerai questo mondo, saprai prendere le giuste decisioni in base alle tue aspettative. Tienici aggiornati, questa storia sta diventando molto appassionante, magari potresti scrivere anche un libro :lol: . Cmq l'orzo si semina. ;)


07/01/2012, 20:07
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Iscritto il: 08/12/2011, 13:34
Messaggi: 11
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ciao ico, secondo me si può vivere di produzione propria in campagna. Io dal canto mio ci sto provando e ci vivo benissimo da quasi un anno.
Prima vivevo a casa di mio padre che è un libero professionista (un avvocato tributario) e io facevo tutt'altra vita: studente universitario di giurisprudenza e consulente finanziario per medio-piccoli portafogli.

Adesso invece sono contadino a tempo pieno... e me ne vanto!

Allora... sono d'accordo un po' su tutti i pro e i contro che ti sono stati scritti e che non devi mai sottovalutare, sopratutto quando senti la vocina TASSE che di questi tempi vien fuori come un fungo da qualsiasi angolo ti giri!

Ti posso raccontare il mio esempio: (premetto che ho 23anni e beneficio di alcune misure di defiscalizzazione ma rifiuto per ideologia i contributi per l'agricoltura) calcolando i contributi previdenziali, assicurazioni varie, la bolletta elettrica, il carburante, tasse varie, ecc... ho un costo mensile medio di 330€ che in un anno fanno circa 4000€ (mamma mia che depressione, adesso ci sarà pure l'IMU sui fabbricati rurali, evvai! Yahoo!) . Quindi tutto il lavoro che vado a svolgere è finalizzato innanzitutto per pagare i costi di gestione (ergo per mantenere la casta!) e poi tutto il resto serve per campare e per farci quello che mi pare!

Adesso ti racconto come svolgo la mia attività agricola per far quadrare i conti:
il mio chiodo fisso ogni inizio mese è guadagnare 350€ e metterli da parte per poi pagare le tasse e stare fresco. Per fare ciò mi sono messo d'accordo con un paio di friggitorie di Palermo alle quali vendo, ogni inizio del mese, 250kg di farina di ceci a 1.45€/kg (la macino addirittura io!) con cui verrà fatto poi il tipico panino palermitano con le panelle. Fatto ciò, guardo il mese con più tranquillità perchè almeno il compito delle tasse è stato adempiuto: tutto il resto lo venderò quindi entrando in una logica di equità e non del massimo profitto.

Tutti gli altri prodotti che vendo sono:
- sempre farina di ceci, olio extra-vergine di oliva, agrumi, nocciole, castagne, noci, melagrane, patate, fave, fagioli e ortaggi vari a un gruppo di testimoni di geova, a un convento di suore e a un gruppo di famiglie del bangladesh ma che abitano a Palermo
- mandorle, noci e nocciole sgusciate alle pasticcerie
- melagrane a un venditore ambulante
- grano, fave e ceci ai grossisti
- castagne a venditori ambulanti
- pomodori, finocchi e carciofi a un agriturismo della zona

Così facendo ogni mese riesco a portare a casa a seconda del periodo dalle 500€ alle 1000€ netti! (cioè lordi sono 900/1400€ al mese) Al supermercato ci vado solo per comprare carta igienica, caffè, zucchero, cioccolato, dentifricio e spazzolino. Per il resto sono auto-sufficiente in tutto e grazie a ciò ho un enorme capacità di risparmio di 400€-800€ al mese da spendere come voglio. Se abitassi in città con 1000€ al mese farei la fame con sindrome da terza settimana.

Dimenticavo di dirti che ancora non me la sento di prendere l'impegno di allevare animali e quindi ho barattato 20 ettari di terra con diversi pastori della zona i quali mi ricambiano con liquori, ortaggi, frutta, miele, latte, formaggi, ricotta, ricotta salata, burro, salsiccie e carne varia. Gli unici animali che ho al momento sono: 5 galline per le uova e per combattere la mosca degli ulivi, 1 pecora per tenere pulito tutto il frutteto dalle erbe infestanti, 7 gatti per tenere lontani i topi dal magazzino dei ceci e del grano.

Ciao


07/01/2012, 20:12
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Messaggi: 1102
Località: Francia Meridionale
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è vero, ragazzi!
questa storia è bellissima e potrebbe davvero essere raccontata in un libro
consigli non so darne ma seguo questa conversazione con autentico interesse
grazie
matilde

_________________






la gioia non è nel tagliare il riso;
la gioia è nel tagliare il riso che si è piantato
Max Havelaar


07/01/2012, 21:27
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Formazione: Perito Agrario
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zarbo ha scritto:
ciao ico, secondo me si può vivere di produzione propria in campagna. Io dal canto mio ci sto provando e ci vivo benissimo da quasi un anno.
Prima vivevo a casa di mio padre che è un libero professionista (un avvocato tributario) e io facevo tutt'altra vita: studente universitario di giurisprudenza e consulente finanziario per medio-piccoli portafogli.

Adesso invece sono contadino a tempo pieno... e me ne vanto!

Allora... sono d'accordo un po' su tutti i pro e i contro che ti sono stati scritti e che non devi mai sottovalutare, sopratutto quando senti la vocina TASSE che di questi tempi vien fuori come un fungo da qualsiasi angolo ti giri!

Ti posso raccontare il mio esempio: (premetto che ho 23anni e beneficio di alcune misure di defiscalizzazione ma rifiuto per ideologia i contributi per l'agricoltura) calcolando i contributi previdenziali, assicurazioni varie, la bolletta elettrica, il carburante, tasse varie, ecc... ho un costo mensile medio di 330€ che in un anno fanno circa 4000€ (mamma mia che depressione, adesso ci sarà pure l'IMU sui fabbricati rurali, evvai! Yahoo!) . Quindi tutto il lavoro che vado a svolgere è finalizzato innanzitutto per pagare i costi di gestione (ergo per mantenere la casta!) e poi tutto il resto serve per campare e per farci quello che mi pare!

Adesso ti racconto come svolgo la mia attività agricola per far quadrare i conti:
il mio chiodo fisso ogni inizio mese è guadagnare 350€ e metterli da parte per poi pagare le tasse e stare fresco. Per fare ciò mi sono messo d'accordo con un paio di friggitorie di Palermo alle quali vendo, ogni inizio del mese, 250kg di farina di ceci a 1.45€/kg (la macino addirittura io!) con cui verrà fatto poi il tipico panino palermitano con le panelle. Fatto ciò, guardo il mese con più tranquillità perchè almeno il compito delle tasse è stato adempiuto: tutto il resto lo venderò quindi entrando in una logica di equità e non del massimo profitto.

Tutti gli altri prodotti che vendo sono:
- sempre farina di ceci, olio extra-vergine di oliva, agrumi, nocciole, castagne, noci, melagrane, patate, fave, fagioli e ortaggi vari a un gruppo di testimoni di geova, a un convento di suore e a un gruppo di famiglie del bangladesh ma che abitano a Palermo
- mandorle, noci e nocciole sgusciate alle pasticcerie
- melagrane a un venditore ambulante
- grano, fave e ceci ai grossisti
- castagne a venditori ambulanti
- pomodori, finocchi e carciofi a un agriturismo della zona

Così facendo ogni mese riesco a portare a casa a seconda del periodo dalle 500€ alle 1000€ netti! (cioè lordi sono 900/1400€ al mese) Al supermercato ci vado solo per comprare carta igienica, caffè, zucchero, cioccolato, dentifricio e spazzolino. Per il resto sono auto-sufficiente in tutto e grazie a ciò ho un enorme capacità di risparmio di 400€-800€ al mese da spendere come voglio. Se abitassi in città con 1000€ al mese farei la fame con sindrome da terza settimana.

Dimenticavo di dirti che ancora non me la sento di prendere l'impegno di allevare animali e quindi ho barattato 20 ettari di terra con diversi pastori della zona i quali mi ricambiano con liquori, ortaggi, frutta, miele, latte, formaggi, ricotta, ricotta salata, burro, salsiccie e carne varia. Gli unici animali che ho al momento sono: 5 galline per le uova e per combattere la mosca degli ulivi, 1 pecora per tenere pulito tutto il frutteto dalle erbe infestanti, 7 gatti per tenere lontani i topi dal magazzino dei ceci e del grano.

Ciao

Trovo interessante quanto scrivi, e devo dire che altrettanto interessante è il passaggio che mi sono permesso di sottolineare...e che condivido in pieno.
Infatti oggi le domande più ricorrenti sono sempre proiettate verso questo specifico argomento: i contributi.
E mi riallaccio a quanto detto da pallinof.
In un'agricoltura di sussistenza le cose sarebbero veramente diverse...e non ci sarebbe bisogno di puntare sui contributi per andare avanti, in quanto non si sarebbe obbligati da un macro-mercato a fare investimenti su investimenti per rischiare di dover svendere i nostri prodotti all'industria agraria.
Con un'agricoltura di sussistenza si alleverebbero pochi animali, si coltiverebbero meno terreni, non ci sarebbe bisogno di dover investire grandi cifre economiche, si provvederebbe al proprio fabbisogno alimentare, ed il "di più" lo si potrebbe vendere.
Tutto questo per dire che, indipendentemente dai conti riportati da zarbo (che forse sono un pò troppo "al netto") ci sono vari modi di fare agricoltura e di spendere e concepire il denaro per questa.
Ed anche di ciò teniamone conto.


08/01/2012, 2:16
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