SEI GIOVANE E HAI VOGLIA DI METTERTI IN GIOCO? BASTA PAROLE

spimi99 ha scritto:Ho 46 anni e alle superiori studiai da perito agrario. Lavoro nel campo dell'informatica ma, oramai, i soldi per vivere non bastano più. Avrei allora deciso di trovare nell'agricoltura una valida integrazione al bilancio famigliare. Vicino a casa ho circa 400 metri quadrati di terreno irriguo. Sparpagliati in giro per il paese in cui vivo ho circa 2 ettari di terreno. Ho una certa pratica nell'allevamento delle api perché mio padre era un apicoltore hobbysta. Purtroppo non dispongo di alcuna macchina agricola. Secondo voi ci può essere la possibilità di intraprendere qualcosa di serio?

Sarebbe interessante poter incontrarci e parlare di quello che si potebbe fare insieme. Non avete la possbilità di venire a Vallombrosa?

Marco, grazie mille per l'invito però, purtroppo, a breve non ho in programma una bella gita in Toscana.

Sopra i 40 non ci sono finanziamenti a fondo perduto per primo insediamento.

Supponevo di essere oramai un po' vecchiotto per i finanziamenti pubblici, ma intenderei fare il tutto con le mie sole risorse. Comincerei molto molto in piccolo cercando di ingrandirmi un pochetto successivamente, comunque sempre rimanendo entro determinati limiti. Lavorando non avrei sufficiente tempo a disposizione per occuparmi di un'attività troppo impegnativa.
Il mio progetto sarebbe di arrivare a possedere una decina di arnie e con esse produrre 2-3 quintali di miele all'anno. Non essendo una quantità elevata spererei di riuscire a venderlo senza dovermi rivolgere a dei grossisti. Nei 400 metri quadrati di terreno irriguo intenderei fare un orto destinando la produzione, inizialmente, all'autoconsumo. Successivamente avrei intenzione di vendere il surplus nei mercatini dedicati agli agricoltori. Ho alcuni alberi da frutto, nello specifico: ciliegi, meli, peri, castagni, fichi, actinidie. La produzione non è alta, ma il surplus intenderei destinarlo alla vendita. Tra l'altro su questi alberi non faccio alcun trattamento chimico, quindi i frutti possono considerarsi biologici. Nei 2-3 ettari di appezzamenti sparsi in un raggio di alcuni chilometri dalla mia abitazione vorrei seminare delle patate e dei cereali(probabilmente mais). Con i cereali vorrei allevare un numero limitato di polli in modo biologico. Intenderei escludere il mangime dalla loro dieta e nutrirli con mais, patate bollite, frutta, verdura, castagne. I polli allevati in questo modo li destinerei all'autoconsumo. Con loro terrei anche alcune galline ovaiole in modo da produrre le uova necessarie alla mia famiglia "allargata". In poche righe ho cercato di descrivere quale sarebbe il mio progetto. Il suo fine sarebbe di garantirmi una quasi autosufficienza alimentare e di guadagnare qualcosina con la vendita del surplus. Secondo voi è un progetto fattibile oppure è un po' troppo velleitario?

Con qualche aggiustamento (io lascerei perdere il mais) direi che è un'idea buona. Diversificare è utile, ma non troppo. Potresti pensare anche a scambi di prodotti con altri piccoli produttori come te che vndono direttamente. Grossomodo è l'idea a cui pensavo io, con vendita diretta.

Grazie mille per il consiglio. Effettivamente temo che per coltivare del mais occorrerebbe disporre di qualche macchinario perchè, rivolgendomi ai conto-terzisti, rischierei di andare in perdita.

E poi il reddito che puoi ricavare da un ettaro di mais è molto basso.

ciao
nel mio caso avrei a disposizione 2 ettari di terreno.
Sono marchigiano ed ho 36 anni.
Per accedere a questi bandi cosa bisogna fare?
possono bastare 2 Ha?
garzie

Per i bandi devi informarti nella tua Regione.
I due ettari possono bastare per colture intensive (non certamente per l'olivo, ad esempio).

Qualcuno sa darmi il riferimento di chi può istruire la pratica per psr primo insediamento in Trentino. Grazie