un saluto a tutti.
trovo la discussione davvero molto stimolante e interessante.
alla luce della mia breve esperienza nella produzione di olio e ciliegie,vorrei sottolineare e rimarcare l'aspetto della commercializzazione.
stare sul mercato e' qualcosa di estremamente difficoltoso e complesso. (a volte folle)!
considerate che metre voi siete nei campi,nei porti arrivano container di porcherie a basso prezzo e per competere con un mostro simile (globalizzazione/speculazione) bisogna diventare davvero bravi.
bisogna agire come loro,pensare come loro.
adoperare tutti gli strumenti a disposizione dal web ai consigli dei vecchi.aggiornarsi,inviare campioni,portare i clienti nei campi.
ormai produrre e' alla portata di tutti,ma vendere i prodotti credetemi e' estremamente difficile.e guai a perdere la credibilita' perche' sei bruciato per sempre.

buona campagna a tutti!

Sono d'accordo con l'ultimo spunto, tranne per una frase : BISOGNA AGIRE COME LORO, PENSARE COME LORO. A dire il vero è l'esatto contrario
1- Non potrai mai agire come loro, questi soggetti sono delle associazioni numerose, dove la terra, il costo del lavoro, l'energia sono gratis rispetto all'Italia. Per un rumeno guadagnare 400 euro è già molto, e lì i campi si affittano a 20 euro all'anno.
2- Se vuoi farcela, devi proporre un prodotto di qualità, possibilmente di nicchia.
ecc ecc..

Davide mi riferivo al loro approccio commerciale aggressivo.
è ovvio che non mi metto a produrre schifezze con chimica di sintesi.
evviva la nicchia! Sono d'accordo cn te e mi fermo qua per nn emulare un mio conterraneo chiamato zalone.
Buona notte con humor a tutti voi,non mollate le vostre idee.la gente è stanca di mangiare me- - a!!

La gente è stanca di mangiare m...a, ma ha pochi soldi in tasca, si tappa il naso e compra il prodotto economico.
Questo è la situazione attuale...

ciao, io sono di reggio calabria e ho 23 anni...ho una modesta quantità di terreno coltivabile e frutteto, con edifici e vicino alla strada..
volevo valutare la situazione per avviare una fattoria didattica..ma anche una normale azienda agricola o agriturismo

Ciao io ancora non ho il terreno sono in cerca..terreno piu'colonica...mi sto informando per aprire un piccolo allevamento di pecore rare di taglia piccola...per venderle da compagnia... didattica,pet-terapy..la razza e'la southdown babydoll...l'importazione sara'dura e difficile ma per partire tipo due femmine e un maschio...molto dispendioso sara'all'inizio...e non certo come reddito primario ma solo integrativo...chissa'se ci sono dei bandi finanziamenti??

Comincio da dare qualche suggerimento.

- Prima di tutto serve il terreno. Se si vuole produrre ortaggi, non ne serve molto. Direi almeno un ettaro.
Meglio se di proprietà, ma ora si trova anche in affitto, almeno quinquennale se si vuole accedere a finanziamenti per primo insediamento.

- Altro elemento indispensabile: una adeguata formazione. Una scuola del settore aiuta ma ci vuole anche esperienza. Un valido aiuto è l'esperienza con un orto familiare. Consiglio a tutti di partire dal piccolo e farsi un po' di esperienza.

...

Ciao, sono Giacomo 26 anni, la mia famiglia ha un azienda agricola in provincia di novara, si tratta di 34 ettari coltivati a riso in parte in proprietà in parte in affitto, le lavorazioni vengono effettuate a 360° da conto terzista. dispongo solo di impianto di essiccazione, magazzini. ed un vecchio fiat780
sono appassionato di agricoltura, ho lavorato per qualche anno nel settore della ricerca agricola, e gioco a fare l'orticoltore con discreti risultati. ora mi trovo disoccupato, uscirà il psr piemonte a breve , penso di aver aquisito buone competenze in campo agricolo in questi anni, i tempi sono maturi per intraprendere la sfida di condurre direttamente l'azienda.
Qui la realtà aziendale è differente rispetto ad altre zone d'italia, la meccanizzazione è forte, mediamente le aziende conducono 80-100 ha
per sopravvivere dovrò riuscire a dare un valore aggiunto al mio prodotto e compensare il reddito con attività connesse che potrebbero essere l'allevamento (dispongo di una stalla di moderna concezione ora in disuso in grado di ospitare fino 50 bovini). e l'orticoltura.
i presupposti ci sono per fare bene, spaventa però il grande investimento iniziale per le attrezzature, spero che il psr e le banche mi vengano in contro. a tal proposito avrei una domanda, sono finanziabili dal psr anche atrezzature usate acquistate con fattura?
se riuscissi ad otterlo, in che modo il certificato di qualità agraria.org può auitarmi?

Saluti Giacomo

Ho 46 anni e alle superiori studiai da perito agrario. Lavoro nel campo dell'informatica ma, oramai, i soldi per vivere non bastano più. Avrei allora deciso di trovare nell'agricoltura una valida integrazione al bilancio famigliare. Vicino a casa ho circa 400 metri quadrati di terreno irriguo. Sparpagliati in giro per il paese in cui vivo ho circa 2 ettari di terreno. Ho una certa pratica nell'allevamento delle api perché mio padre era un apicoltore hobbysta. Purtroppo non dispongo di alcuna macchina agricola. Secondo voi ci può essere la possibilità di intraprendere qualcosa di serio?

In Toscana le macchine e attrezzature acquitate devoo essere nuove. Avviare un allevamento di bovini necessita di ingenti investimenti. E poi mi mi sembra il momento giusto.