A Firenze ne faremo sicuramente uno in settembre, con tutto il forum.
Ma forse è meglio vederci prima. Tra poco (fine giugno) esce il prebando della Regione Toscana.

Esatto, Marco. Anche io preferirei a Giugno/Luglio così da prepararsi in vista della preparazione del progetto per Settembre.
Se poi non ci rientro per vari motivi di Agraria, pazienza, però se non ci si butta...

Marco, a me interessa, la mia famiglia possiede un azienda agricola, ora io vorrei passare dalla produzione alla trasformazione e all'immissione sul mercato. Vorrei iniziare a trasformare le mie uve in vino e vorrei sapere se le macchine per a trasformazione rientrano nei piani P.S.R. e in che percentuale di finanziamento rientrano. Grazie.

Di questo devi informarti tu. Intanto tieniti aggiornato sui bandi della tua Regione e poi ivolgiti a una associazione di categoria o a un tecnico che ti segua per le pratiche.

Ciao Marco, io ho 27 anni.. ho studiato all'alberghiero e lavorato per 7/8 anni in cucina, alla fine ho deciso di tornare ad aiutare i miei genitori con l'azienda agricola e puntare sulla vendita diretta... produciamo risone per la vendita all'ingrosso da sempre, ma attualmente il mio progetto sarebbe:

- convertire tutta la produzione di riso(circa 20 ettari) attualmente coltivata per la vendita all'ingrosso in superfino carnaroli/baldo trasformato in azienda(l'impianto di trasformazione c'è già) per la vendita diretta

- produzione di ortaggi per la vendita diretta (attualmente abbiamo coltivato circa 2500/3000 mq a ortaggi, solo concime organico, nessun insetticida ne erbicida o fungicida non ammesso in agricoltura biologica).

-allevamento di circa 200/250 capi di galline autoctone(bionde piemontesi/bianca di saluzzo/morozzo + qualche razza ornamentale per pura passione) con pascolo aperto tutto l'anno, per la produzione di uova (abbiamo già circa 600mq di pascolo recintato e una struttura adibita a pollaio come ricovero) mancano solo i permessi, ma ho già parlato con l'asl della mia zona, e dovremmo già essere in regola prima della fine dell'anno(inizialmente come allevamento rurale con meno di 50 capi, e in seguito arrivare per gradi a 250, sopra questo limite ci sono troppe restrizioni a livello di allevamento). inoltre abbiamo qualche ettaro di terreno dove possiamo coltivare mais per farci il mangime da noi(oltre a ovviamente la grana verde e il riso rotto)..

- eventualmente mi piacerebbe iniziare a valutare l'impianto di un piccolo frutteto di qualche decina di pianta da frutto ma devo valutare...

Attualmente l'azienda è intestata a mia madre, ma a breve 2016/2017 dovrei fare il passaggio...

Sarei interessato a capire meglio come funziona il marchio, e questa rete che volete creare... il problema delle piccole e medie aziende agricole in italia è proprio la mancanza di collaborazione, e la frammentarietà dell'offerta, se si riuscisse a creare una rete di contatti ed eventualmente associarsi per pubblicizzarci a vicenda sarebbe molto interessante.
magari collaborando anche per un portale per la vendita online

Caro totalker,
il tuo progetto mi sembra interessante. Tieni sempre presente che l'aspetto pù importante è la commercializzazione. Se vicino a centri abitati ?
Informati se ci sono premi per chi, come te, subentra ad attività agricoloa di genitori.
Teniamoci in contatto.
Ciao,
Marco

Io abito a 20 km da 3 centri abitati piuttosto grandi... e attualmente già facciamo il mercato come produttori 2 giorni a settimana nel paese vicino al mio che fa circa 6000 abitanti è difficile conquistare la fiducia della gente, purtroppo gli altri produttori vendono piu o meno legalmente gran parte di prodotti acquistati ai mercati generali, e avendo un po di tutto i clienti sono molto più comodi ad acquistare tutto da loro... ci stiamo attrezzando con una piccola serra, fredda per non fermarsi troppo nei mesi invernali e sto cercando contatti con altri produttori della mia zona che coltivino in maniera biologica anche non certificata per sopperire ad eventuali mancanze)

Inoltre sono a ridosso di una strada statale piuttosto trafficata tutto il giorno che potrebbe aiutare molto per quanto riguarda la vendita in azienda...

Per quanto riguarda i contributi, in piemonte non esiste ancora il bando per il PSR, anzi.. esiste solo una bozza del PSR che è stata rifiutata dall'unione europea, inoltre il problema principale e che la maggior parte di questi soldi vengono elargiti in seguito a lavori effettuati o a macchinari nuovi acquistati.... Il problema e che molti lavori di muratura, carpenteria leggera, elettrici, idrauilici, possiamo farceli noi risparmando fino a 3/4 volte inoltre i macchinari usati d'occasione anche se ancora in buone condizione costano spesso 3/4 volte in meno di un mezzo nuovo, quindi anche recuperando il 50% spenderemmo il doppio...

Sarebbe molto meglio un buon finanziamento per ristrutturazione/conduzione a tassi agevolati, ma senza troppe restrizioni su come spendere i soldi... e senza richieste di garanzia sproporzionate come sono soliti fare nelle finanziarie...

@Marco:
L'idea di fare rete e sostenere i coltivatori è lodevole. Se posso dire la mia, i criteri di inclusione/esclusione mi sembrano ancora un po' vaghi: http://www.agraria.org/agraria/marchio- ... graria.htm

Per zone ad alta ruralità cosa si intende di preciso?
Quale distanza minima dai grandi centri urbani e insediamenti industriali?
Le strade ad alta percorrenza (autostrade e s.s.) sono da aggiungere all'elenco, in quanto fonte di inquinamento?
Centri urbani quanto grandi?

Hai ragione, si potrebbe essere più rigidi. Non si esclude di farlo più avanti.
Io sottolinerei il punto forse più importante:
"Le aziende devono essere aperte al consumatore, devono impegnarsi ad ospitare visite guidate, incontri formativi e workshop; la trasparenza e la conoscenza diretta sono efficaci forme di controllo e di rispetto delle nostre regole".

Credo che se una azienda ospita continuamente consumatori debba essere necessariamente attenta a come coltiva e alleva.