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Scabbia: Patate Commestibili?
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SunWukong
Iscritto il: 01/10/2013, 18:41 Messaggi: 7 Località: Trivero (BI)
Formazione: Laurea in Scienze Geologiche
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ciao, scrivo per avere un chiarimento riguardo alla scabbia delle patate: purtroppo l'anno scorso, forse in seguito all'utilizzo di tuberi infettati, il campo in montagna ha iniziato a produrre patate butterate e pustolose esternamente, l'interno è perfetto. quest'anno, in questo senso, il risultato è stato ancora peggiore. mi sono informato e a quanto pare si tratta di scabbia delle patate (se scabbia comune, pulverulenta etc. non so nello specifico). mi è stato detto che anche se brutte a vedersi, queste patate sono comunque commestibili, perciò chiedo conferma di questa informazione. è vero? si possono mangiare tranquillamente?
grazie in anticipo per le risposte. quel che è certo è che mi occuperò da subito del recupero del terreno: misura del ph, acidificazione con solfato di ferro (ho letto che il batterio teme i terreni acidi) del terreno e aspettare 4-5 anni prima di riutilizzarlo per le patate. anche se per queste pratiche avete consigli sono bene accette. grazie ancora!!!
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01/10/2013, 18:56 |
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SunWukong
Iscritto il: 01/10/2013, 18:41 Messaggi: 7 Località: Trivero (BI)
Formazione: Laurea in Scienze Geologiche
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SunWukong ha scritto: ciao, scrivo per avere un chiarimento riguardo alla scabbia delle patate: purtroppo l'anno scorso, forse in seguito all'utilizzo di tuberi infettati, il campo in montagna ha iniziato a produrre patate butterate e pustolose esternamente, l'interno è perfetto. quest'anno, in questo senso, il risultato è stato ancora peggiore. mi sono informato e a quanto pare si tratta di scabbia delle patate (se scabbia comune, pulverulenta etc. non so nello specifico). mi è stato detto che anche se brutte a vedersi, queste patate sono comunque commestibili, perciò chiedo conferma di questa informazione. è vero? si possono mangiare tranquillamente?
grazie in anticipo per le risposte. quel che è certo è che mi occuperò da subito del recupero del terreno: misura del ph, acidificazione con solfato di ferro (ho letto che il batterio teme i terreni acidi) del terreno e aspettare 4-5 anni prima di riutilizzarlo per le patate. anche se per queste pratiche avete consigli sono bene accette. grazie ancora!!! purtroppo la discussione è stata ignorata e superata da altre, uscendo dalle prime... avrei davvero bisogno di sapere qualcosa a riguardo... grazie.
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02/10/2013, 18:35 |
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SunWukong
Iscritto il: 01/10/2013, 18:41 Messaggi: 7 Località: Trivero (BI)
Formazione: Laurea in Scienze Geologiche
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Mi sono informato da solo, in quanto qua nessuno ha risposto: non pensavo si trattasse di un enigma così complesso anche per esperti di agraria! non essendo un tecnico del settore ci ho messo un po': in quanto si tratta di un argomento che certamente non riempie i forum di mezzo mondo... tuttavia ho trovato alcuni indizi: -su qualche forum italiano, anche se non era chiaro il titolo di studi di chi ha postato i messaggi; -sul sito della Cornell University (NY); -su questo sito: http://tendingmygarden.com/potatoes-are ... disfiguredA quanto pare una volta spelate non c'è alcun problema per la salute umana. Ora che ho avuto le risposte che cercavo, posso definirmi soddisfatto e chiudere qui la discussione, Grazie lo stesso, Ciao.
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03/10/2013, 16:02 |
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bieler
Iscritto il: 11/12/2011, 18:35 Messaggi: 607 Località: val Vigezz
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Mi spiace, ma è da qualche giorno che non frequento il forum, altrimenti ti avrei risposto, in base alla mia esperienza, perchè anche le mie patate sono attaccate dalla scabbia, anche se in modo non grave. Come già sai sono comunque perfettamente commestibili (Io le consumo da anni e sono ancora vivo ) anche se non molto belle a vedersi... Sto communque cercando delle varietà meno sensibili alla malattia. Ho notato che le desireè sono più suscettibili mentre le cicero molto meno. Ho letto che la zorba è abbastanza resistente, ma non riesco a trovarla... Tu che patate semini? Ciao.
_________________ L'amore è cieco ma il matrimonio gli restituisce ben presto la vista (Lichtenberg)
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03/10/2013, 19:09 |
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SunWukong
Iscritto il: 01/10/2013, 18:41 Messaggi: 7 Località: Trivero (BI)
Formazione: Laurea in Scienze Geologiche
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bieler ha scritto: Tu che patate semini?
Innanzitutto ti ringrazio per la risposta... Io coltivo le qualità desirèe e kennebec, entrambe molto suscettibili al patogeno in questione. Vorrei capire se esiste una relazione tra la scabbia della patata e la resa di produzione: infatti non mi interessa molto l'aspetto del tubero, l'importante è che sia buono... tuttavia in base al raccolto e al confronto con i campi non interessati dalla scabbia, sono portato a pensare che dove si sviluppa la scabbia, la resa del raccolto diminuisce, forse non drasticamente ma credo sia comunque un fenomeno osservabile... Mi sono già munito di acqua deionizzata e cartine tornasole: provvederò al calcolo (approssimativo) del pH del terreno, sapendo che un terreno basico permette l'esistenza e la conservazione della patologia nel suolo, almeno per quanto riguarda la scabbia comune. Infatti la scabbia può essere di 3 tipi: Scabbia comune: genere Actinomyces (regno Bacteria); Scabbia polverulenta: genere Spongospora (regno Rhizaria); Scabbia argentea: genere Helminthosporium (regno Fungi). Come vedi i tre tipi di scabbia sono prodotti da tre patogeni appartenenti addirittura a tre regni diversi (batteri, rhizaria e funghi), quindi occorre innanzitutto riconoscere il tipo di scabbia, facile per quella argentea, più ostico riconoscere le altre due, e trovare una soluzione per sanare il terreno, per esempio nel caso della scabbia comune, se il valore del pH corrisponde a un suolo alcalino, si può acidificare il terreno con del solfato di ferro. In ogni caso l'importante è non piantare nel terreno per 3-5 anni patate o altre piante della famiglia delle Solanaceae, per evitare la proliferazione dei patogeni nelle colture e nel suolo.
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04/10/2013, 13:27 |
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bieler
Iscritto il: 11/12/2011, 18:35 Messaggi: 607 Località: val Vigezz
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Vedo che sei addottorato sull'argomento molto più di me... Sempre in base alla mia esperienza (parlo solo di cose che conosco personalmente) posso dire che non ho notato un calo della produzione tra prima e dopo che la malattia si è insediata. Il mio metodo di coltivazione è mirato sopratutto a fare il meno lavoro possibile... Spando del terriccio e concimo con potassio e fosforo, interro i tuberi a 20-25 cm poi copro tutto con foglie secche e lascio così sino alla raccolta. Quest'anno, con 10 Kg. di patate da semina ho raccolto circa 120 Kg di prodotto. Il mio terreno è acidissimo, quindi temo che il patogeno se ne faccia un baffo del Ph... Ciao.
_________________ L'amore è cieco ma il matrimonio gli restituisce ben presto la vista (Lichtenberg)
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04/10/2013, 22:25 |
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SunWukong
Iscritto il: 01/10/2013, 18:41 Messaggi: 7 Località: Trivero (BI)
Formazione: Laurea in Scienze Geologiche
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bieler ha scritto: Quest'anno, con 10 Kg. di patate da semina ho raccolto circa 120 Kg di prodotto.
Davvero notevole: ma coltivi in montagna? Nei miei campi la resa è di circa la metà. L'unico campo in cui ho una resa simile è in quello dove semino le patate senza interrarle, sotto una coltre di fieno, che taglio circa 1 settimana prima e lascio parzialmente seccare.
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07/10/2013, 10:39 |
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giosin
Iscritto il: 07/01/2017, 12:40 Messaggi: 6 Località: Barisciano
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Quest'anno anche io ho fatto una bella raccolta; ho ripreso a coltivare un piccolo terreno in montagna, incolto da 25 anni e praticamente con la presenza di un folto prato verde di montagna. Comunque ho seminato 25 kg di patate di qualità Agria con certificazione (ho messo da parte il cartellino e adesso lo devo ritrovare). L'altro ieri ho raccolto più o meno 4 q.li di patate e pure di buona pezzatura; purtroppo ho dovuto constatare che sono affette da scabbia polverulenta; non capisco come sia potuto succedere (forse la semina ?) adesso vedrò di fare le verifiche compreso la misura dell'acidità del terreno. Comunque, appurato che la cosa più negativa è che non sono molto apprezzate per la commercializzazione ma che comunque sono tranquillamente commestibili (già assaggiate, sono ottime!) Tenendo presente che non ho dovuto fare nessun trattamento (nemmeno per le dorifore) non vorrei buttarle anche perchè, tranne una parte modesta più colpite, gran parte non hanno presenza pesante del fungo, mi chiedevo se devo adottare particolari accortezze per lo stoccaggio, se stanno vicine ad altre patate con non hanno la malattia che succede ? una volta messe in cantina la situazione si ferma lì ? io adotto da anni il compostaggio, normalmente ci vanno dentro anche gli scarti delle patate, che succede, datosi che il compost lo uso nell'orto e in serra ? Grazie per l'attenzione. Giosin
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04/10/2018, 0:17 |
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