Concordo con Eugenio, anche se ormai il mio lavoro agricolo è solo da appassionato.
Io faccio una "terza via" dopo aver visto alcuni servizi sulla desertificazione africana.
- Un anno si ed uno no (ovviamente alterno i due campi che ho) rivolto la terra, con la zappa (sono fasce liguri non riesco ad arrivarci neanche con una fresatrice) interrando l'erba cresciuta, letame, rami e residui rcicavati dalla pulizia, potatura.
- In estate gli stessi residui li metto sopra alla terra. Oltre che limitare la crescita delle infestanti mantengono meglio l'umidità e con la deposizione fecondano il terreno.
- Alterno produzioni come fave e piselli che forniscono azoto ad altre come pomodori, patate.
Però se non rivoltassi il terreno ogni due anni diventerebbe duro come l'asfalto e anche se il centimetro in superficie è fertile, le piante non riuscirebbero a radicare.
Ripeto che il mio è un caso particolare perchè completamente amatoriale, se riesco lo faccio, se non riesco non lo faccio.
Suggerisco però sempre di non bruciare o eliminare i residui (erba, spine, residui di potatura, canne vecchie) ma di munirsi di uno sminuzzatore (oppure di un nonno che ve li tagli col piccozzo
)