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Tecniche di coltivazione, malattie, concimazione, varietà, semine, trapianti e raccolta - Consigli e curiosità su serre, orti familiari, ecc.
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Re: Rimanenze fitofarmaci dell’orto/frutteto

13/05/2011, 15:19

X Carmen
Mi sembra che le indicazioni date dai moderatori delle sezioni Coltivazioni concordino sostanzialmente con la tua richiesta:
orticoltura-f42/disposizioni-in-tema-di-fitofarmaci-ad-uso-agricolo-t14766.html

Ciao,
Marco

Re: Rimanenze fitofarmaci dell’orto/frutteto

13/05/2011, 15:51

Secondo me bisogna anche essere realistici.

Il mio vicino di orto ha 50 ha di frutteto e un trattore più grosso di un palazzo che giorno e notte gira tra le piante a spruzzare veleni, concimi, ormoni e polveri magiche. Ci lavora un mio amico, e dice che consuma in media 50 litri di gasolio al giorno, due tre cisterne di acqua, un paio di contenitori di chimici al giorno (almeno in questo periodo) Ora io in un anno consumo mezzo barattoletto piccolo di un insetticida che ha una carenza di 3 giorni; me ne avanza un poco; lo diluisco in mille litri di acqua, se pure ci annaffio le siepi, secondo voi chi ha inquinato di più? Certo se uno va a comprare di contrabbando prodotti per i quali ci vuole il patentino e che hanno una tossicità per due mesi e poi li butta in discariche abusive che scolano in fiumi o laghi o falde acquifere, bene allora questo è un assassino. Fin quando si usano prodotti hobbistici, in quantità modiche, si seguono le istruzioni d'uso, si cerca di utilizzare i prodotti fino alla fine, io non credo che ci siano problemi per l'ambiente.
Sarebbe invece molto più logico obbligare i produttori di questi prodotti a predisporre un sistema di ritiro degli scaduti/esausti gratuito già pagato al momento della vendita.
Per i teli per pacciamatura, io cercherò di utilizzarli per più anni, ma alla fine spero di darli ad un mio amico che li smaltirà con i suoi.

Re: Rimanenze fitofarmaci dell’orto/frutteto

13/05/2011, 15:54

lurenzio ha scritto:Sarebbe invece molto più logico obbligare i produttori di questi prodotti a predisporre un sistema di ritiro degli scaduti/esausti gratuito già pagato al momento della vendita.
Per i teli per pacciamatura, io cercherò di utilizzarli per più anni, ma alla fine spero di darli ad un mio amico che li smaltirà con i suoi.


Hai perfettamente ragione.
Ciao,
Marco

Re: Rimanenze fitofarmaci dell’orto/frutteto

13/05/2011, 18:58

Marco ha scritto:Intervengo per chiarire meglio.
Come ha detto Flavio, l’agricoltore ha l’obbligo di smaltire questo genere di rifiuti attraverso ditte specializzate.
Noi hobbisti, se ne facciamo uso (io li evito, specie su le piante che mangio) sono tenuti a rispettare quanto indicato sulla confezione.

Es. prodotto a base di Piretro (naturale non significa non tossico).
Da non applicare con mezzi arerei. Per evitare rischi per ll’uomo e per l’ambiente seguire le istruzioni per l’uso. Non contaminare altre colture, alimenti, bevande e corsi d’acqua. Smaltire le confezioni secondo le norme vigenti. Il contenitore completamente svuotato non deve essere disperso nell’ambiente….
Marco

Marco, anzitutto concordo con te sulle ragioni dell'autorevolezza di questo forum. Se qualche volta non sono d'accordo con i moderatori, magari questo accresce quell'autorevolezza, perchè io sono solo un appassionato derivato dalla cultura agricola, che non sempre vuol dir, però, tutela dell'ambiente. Sono uno che ha visto fare e che ha appreso per imitazione. Non avendo conoscenze,mi risulta difficile innovare e migliorare.E sono estremamente contento per il fatto che tu non abbia nemmeno una volta provato a limitare la mia libertà d'espressione.
Mi fa anche estremamente piacere che tu abbia dichiarato di non usare certi prodotti, ma ancor di più concordo sul fatto che un prodotto naturale, e non di sintesi, non possa essere tossico. Infatti, ogni volta che si fanno infusi,macerati e robe simili, io penso che bisognerebbe prima documentarsi.
Saluti.

Re: Rimanenze fitofarmaci dell’orto/frutteto

13/05/2011, 19:09

Se ti riferisci al macerato di ortiche e altri, certamente ma ripeto, non necessariamente cio che è naturale non crea problemi.
Pensa agli eccessi di deiezioni nei terreni e alle direttive sui nitrati.
Oltre non vado perchè non sono esperto. Insegno discipline economiche...
Ciao,
Marco

Re: Rimanenze fitofarmaci dell’orto/frutteto

13/05/2011, 19:12

Io ho scritto proprio questo: di derivazione naturale non vuol dire atossico per l'uomo e animali.

Re: Rimanenze fitofarmaci dell’orto/frutteto

13/05/2011, 19:18

Avevo letto male :) Quindi siamo daccordo :)
Comunque io non sono per demonizzare la chimica in agricoltura. E' anche grazie al suo impiego (parlo di uso e non di abuso) se la produttività dei terreni agricoli ha permesso di sfamare un numero crescente di persone. Insomma, non bisogna fare di ogni erba un fascio. Ma il discorso è lungo e ci porta fuori argomento.
Qui stiamo parlando di smaltimento dei contenitori e delle rimanenze di fitofarmaci.
Ciao,
Marco

Re: Rimanenze fitofarmaci dell’orto/frutteto

13/05/2011, 19:31

Marco ha scritto:Avevo letto male :) Quindi siamo daccordo :)
Comunque io non sono per demonizzare la chimica in agricoltura. E' anche grazie al suo impiego (parlo di uso e non di abuso) se la produttività dei terreni agricoli ha permesso di sfamare un numero crescente di persone. Insomma, non bisogna fare di ogni erba un fascio. Ma il discorso è lungo e ci porta fuori argomento.
Qui stiamo parlando di smaltimento dei contenitori e delle rimanenze di fitofarmaci.
Ciao,
Marco

Questo,però, in molti casi è sbagliato. L'uso della chimica in Africa,per esempio, è stato una iattura.Ha consentito di far insistere famiglie numerosissime su limitatissimi appezzamenti di terreno e di mantenere una considerevole disoccupazione nascosta grazie al fatto che, in ogni modo, qualcosa da mangiare ce l'avevano e si aveva pure l'impressione di essere occupati. Ha evitato che si creassero grossi produttori agricoli e che questi accumulassero capitale da investire nell'industria, dove quei sottocuppati avrebbero dovuto lavorare e produrre a loro volta reddito, senza cosumarlo solamente.
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