Salve a tutti. Seguo sempre questi interessanti forum e devo dire che sto apprendendo un mucchio di cose utili.
Avrei un domanda da porgere a chiunque abbia la volontà di aiutarmi.

Ho un terreno di circa 1000 metri quadri che sto cercando di guadagnare alle erbacce e ai rovi che in questi anni lo hanno colonizzato. Il prossimo anno vorrei coltivarlo a orto in modo, se possibile, di guadagnarci qualcosina. Non mi vergogno a dire che purtroppo i soldi necessari per arrivare a fine mese sono sempre più "tirati".
Il terreno di trova in Valle di Susa (Piemonte) a circa 400 metri sul livello del mare. E' un terreno mediamente argilloso e praticamente non viene più coltivato da circa 10-15 anni. Il terreno è irriguo e, tranne una piccola porzione, è ben esposto al sole.

Mi sto chiedendo quali potrebbero essere le colture che converrebbe coltivare in modo da ricavare un reddito anche minimo. Pertanto verdure per il quale ci sia una certa richiesta da parte del mercato. Non sono un coltivatore diretto, ma sono un lavoratore dipendente. Comunque avrei l'intenzione di mettermi in regola in modo da assere completamente conforme con la legge. Se non erro, al di sotto di un determinato reddito non vi è la necessità di espletare troppe pratiche burocratiche.

Un grandissimo grazie a tutti quanti!!! Mauro

macchinari ne hai?

A mio parere 1000 mt. sono pochi per ricavare un sostentamento economico.
Sei un lavoratore dipendente....
Ritengo che il tempo che dovresti dedicare alla gestione dell'Orto per ottenere prodotti da commerciare vendere ti logoreresti la vita è non so se ne valga la pena?????
E' poi.......fare i conti del ricavato??????
. Posso dirti dalle mie esperienze che da pensionato avendo più tempo posso testimoniare e dire che l'orto da molte più soddisfazioni di quando ero al lavoro in azienda. Avendo più tempo da poter dedicare.
Se proprio vuoi che sia un sostentamento al tuo reddito inteso come risparmio alle spese per la gestione famiglia.....produci nel tuo orto molto di tutto ciò che si può conservare congelare......stipare.....e poi consumare.
Ciao

un proverbio dice : l'orto vuole un uomo morto, ovvero, se vuoi ottenere da un piccolo appezzamento grosse produzioni, ti ci devi dedicare a tempo pieno.
Anche per fornire la dispensa, per non spendere più di quello che ne ricavi, dovresti seguire tutta una serie di accorgimenti: semi e semenzaio, non piantine già pronte, a fine coltura manda a seme qualche frutto per recuperare i semi per l'anno successivo (così non devi più comprare nemmeno quelli), per spendere meno in concime compostaggio obbligato, coltiva solo quello che già consumi, al limite puoi scambiare le eccedenze per quello che ti manca con i vicini.
Anche per un appezzamento così piccolo ti servono un minimo di attrezzi, e costicchiano: anche solo una pompa a spalla di buona qualità per i trattamenti va dai 50 euro in su, e non vogliamo metterci almeno una motozappa? Ce ne sono di tutti i prezzi (e poi devi farci anche la manutenzione) E anche una semplice vanga o una zappa non è che siano regalate (se già non ce l'hai e non hai preso l'abitudine con quella classica prova vanga a pedale: la schiena ringrazia)
L'unico risvolto economico positivo, probabilmente, è che, mentre ti danni dentro l'orto non ti dedichi ad altre attività più onerose: partite, cinema, ristorante, teatro, slot machine, gite in auto/moto, bar etc. etc.

Innanzitutto vi ringrazio per i vostri consigli. Macchinari purtroppo non ne ho. Al momento vado avanti con muscoli e sudore. Diciamo che già l'idea di produrre ortaggi per autoconsumo non sarebbe male. Sarebbe comunque un risparmio economico apprezzabile.

Se è invaso da malerbe e rovi, è il momento di eradicarli, visto che andrà in coltura tra mesi puoi rivolgerti alla chimica, vedi tu, altrimenti rivoltare il terreno estirpando tutte le radici di infestanti approfittando del sole estivo per devitalizzare i residui, i rovi radicano anche da piccole porzioni di fusto, una volta estirpati, se dalle tue parti i regolamenti comunali lo permettono, brucia tutto.
In passato, avendo acquistato un terreno incolto da anni, mi ero rivolto a un vicino che, dietro compenso, mi aveva dato una passata con l'aratro (erano 12000 metri), un'aratura profonda 40/50 cm, seguita a tempo debito dalla fresatura, se possibile per posizione e disponibilità di vicini collaborativi (magari perché impegnati in analoghe lavorazioni su un fondo limitrofo), sarebbe un bell'inizio.