Ciao a tutti, vorrei seminare le rape Catozze (che mi sono stati garantite come friarielli napoletani, sarà vero?) e come preparazione del terreno avrei effettuato la canonica vangatura con interramento di letame bovino compostato, tuttavia ho letto che questa verdura accumula i nitrati nelle foglie e quindi una concimazione troppo azotata sarebbe da evitare. Dal momento che il terreno (vulcanico), non è stato coltivato da qualche anno penso che un minimo di fertilizzazione sarebbe da fare. Sono disorientato, Voi cosa mi consigliate? Ho fatto l'orto per mangiare verdure sane non certo per ingoiare nitrati!
i ns friarielli accumulano mediamente nitrati nelle foglie e bastano pochi kg di nitrato ammonico per tirarli su per cui nn farti problemi e mangiali tranquillamente quando saranno pronti nn seminarli troppo fitti
aggiungo che per i friarielli nelle ns zone nn necessita neanche una preparazione del terreno eccessiva dai tranquillamente il letame che i suoi benefici si vedranno a partire dalla primavera
‘A guagliona, era na’ rapa. Nun teneva proprio capa; quanno jeva dint’a scola nun capeva ‘na parola. “Quanto soffro, nun se sape (s’a chiagneva, ‘a cim’e rape). E’campà nun me ne firo.. Sa che faccio? I’ mò m’acciro!” Ditto nfatto, ‘a copp’o scuoglio se menaje pe dint’all’uoglio. Ma chest’uoglio era vullente. Che dulore, che turmiente! “E mò sì, ca songo fritte!” “Vrucculè, stateve zitte! Ora site assai chiù belle: diventaste friarielle!”
No, non è che hai fatto una cazzata, è che sul tema c'è grossa confusione, e purtroppo mi sono reso conto che la confusione (o la mala fede?) c'è anche tra i vivaisti. Quando ho deciso di piantarli il vivaista da cui mi fornisco mi ha dato delle paintine giurando e spergiurando che fossero i friarielli scuri ed amari, i napoletani appunto, ma ora che le paintine sono di circa 15cm mi rendo conto che non sono la varietà che volevo bensì quella "cima di rapa" tipo pugliese, ottima per carità ma non quella che intendevo io. Allora ho cambiato viavio e in quest'ultimo mi hanno dato la "rapa catozza" perchè a loro dire è quella verde scuro amara, ovvero il frieriello napoletano doc, questa volta non sono piantine ma semi che metterò a dimora entro fine ottobre, cosa uscirà? Boh! Speriamo bene. In ogni caso, che siano catozze o pugliesi o S. Martinesi o altro ancora, sono tutte varietà della stessa famiglia.
Quoto Agrofilo, ci sono molte varietà di cime di rapa. La rapa catozza cmq si differenzia per avere una radice carnosa (tipo bulbo) ed in effetti un sapore (amarognolo) ed un profumo + deciso rispetto alle altre.
Purtroppo il problema rimane, non si riesce a conoscere il nome scientifico del "friariello" napoletano, ovvero la varietà, perchè pur sempre di Brassyca rapa si tratta e le aziende che commercializzano semi non le chiamano certo con il nome locale, conoscere invece la denominazione commerciale sarebbe una garanzia. Non riesco a credere che si tratti di una varietà così confinata da essere coltivata solo in orti amatoriali perchè a Napoli se ne trovano in vendita quantità industriali durante il loro periodo, questo significa che qualcuno li coltiva in modo intensivo e a scopi commerciali e non credo che tutti si preparino le sementi da se, di conseguenza le comperano dai produttori... ma con quale nome?