Ti ringrazio.

Secondo me non è detto che la coltivazione di aloe richieda gli stessi presupposti di una coltivazione in pieno campo.

L'aole, sia arborescens che vera, è una tipica coltivazione in contenitore. Si fa in serra coi vasetti posati sui bancali. Ci sono vivai che procedono alla riproduzione che poi rivendono le piantine ad altri vivai che procedono all'accrescimento, e questi ultimi rivendono le piante cresciute ai vivai che fanno solo da punto-vendita. E' una pianta che si inserisce bene nel "sistema ligure" del florovivaismo.

Il discorso che importa non è tanto l'estensione dell'appezzamento, ma i mezzi (serra, riscaldamento,tecnica di irrigazione, recinzione del fondo) e il sitema di vendita: non ha senso coltivare l'aloe in pieno campo (ammesso che da qualche parte in italia il clima lo consenta, posto che l'aloe è originaria dell'Equador) se poi il suo mercato è solo quelllo "in contenitore". E non credo proprio che ci sia qualche impresa farmaceutica o cosmetica disposta a comprare esclusivamente le foglie, piuttosto che le piantine vive, perchè nelle foglie staccate tutti i composti di interesse farmaceutico e cosmetico degradano rapidamente: ce ne si accorge quando rompendo la foglia la polpa interna ha assunto un colorito marroncino che dimostra l'ossidazione completa dei composti fenolici che sono diventati chinoni.