finalmente la Nostra associazione di Studenti ha ottenuto un piccolo spazio (400 mq) all' interno dell' Azienda didattico-sperimentale della facoltà...
400 mq non sono pochi : abbiamo pensato di dividere questo quadrato (20 x 20) in
4 parcelle uguali da
100 mq ciascuna, e volevamo suddividere ulteriormente ogni parcella in 4 mini parcelle da
25 mq ciascuna (per poter coltivare contemporanemente 16 specie diverse). in questo modo colture della stessa famiglia non si troverebbero mai vicine, e su una mini parcella la stessa famiglia tornerebbe dopo 4 anni.
Un Prof. ci ha però suggerito di semplificare il + possibile le cose : 4 parcelle, una per solanacee, una per cucurbitacee, una per i legumi e una a scelta.
Mi chiedo però : coltivare vicini pomodoro, melanzana, peperone (tanto per fare un esempio), va contro le teorie sulle consociazioni... per cui volevo sapere un vostro parere riguardo la progettazione del nostro orto. L 'idea delle 16 mini parcelle da ruotare nel tempo e nello spazio non era poi così male, vero ? oppure rischiamo veramente di fare troppa confusione ?!
grazie
ps. useremo il + possibile ecotipi locali della Regione Lazio !!!