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Progetto autosostentamento tramite permacultura 
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Con mia moglie, cerchiamo un terreno per costruire una casa passiva in balle di paglia. Attorno alla casa vorrei sviluppare un progetto ispirato dalla permacultura principalmente finalizzato al nostro autosostentamento (chiaramente non assoluto).
Siamo vegetariani. Zona: prima collina dell'alto vicentino.

Ecco alcuni spunti dai quali partire:
FONTI ALIMENTARI:
Carboidrati: Cereali antichi (da determinare), tuberi (patate, topinambur...), castagne
Proteine: Legumi vari, frutti oleaginosi (noci, noccioline, pinoli...), uova
Ortaggi vari
Frutta (alberi e siepi)
Grassi: ulivi (investimento per la pensione :) ), eventualmente produzione di olii da frutta oleaginosa (se possibile...)
Funghicultura
Avicultura

ZONE PRINCIPALI DELL'ECOSISTEMA
Abitazione
Aiuole orticole rialzate
Stagno/laghetto
Pollaio
Zone seminative più grandi per cereali, legumi o altro (da definire)
Segheria/falegnameria
Boschetto (produzione di legname e cibo)

So che l'argomento è molto vasto. Mi chiedo se qualcuno ha un'idea di come muoversi.
Quale potrebbe essere la superfice minima per 2 persone?
Ogni consiglio ed esperienza sono benvenuti...

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02/11/2014, 20:41
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Ciao Pakchoi, ottima idea di progetto.
Secondo me la dimensione ideale è 2 ettari, di cui un ettaro a bosco.
Però in queste cose ci sono parecchie variabili, ad esempio quanta legna ti servirà dipende anche dalla dimensione della casa e quanto cibo servirà dipende dal fatto se pensate di rimanere in due o se avete prospettive di moltiplicarvi.
Gli olivi non sono poi così lenti a crescere, in una decina d'anni danno qualche soddisfazione se fai l'impianto fatto bene.
Per come la vedo io ti ci vorrebbe anche qualche ruminante, tipo un paio di pecore, per tenere un po' a bada l'erba e avere un po' di concime migliore di quello avicolo.
Poi ti servirebbe qualche famiglia di api, almeno per l'impollinazione. Cominciano a diffondersi metodi di permapicoltura che non richiedono troppo impegno(specialmente se vuoi fare un laboratorio di falegnameria).

Per fare i cereali hai qualche idea di come procedere? Farli senza lavorare il terreno non è per niente facile, e anche quando vengono, mieterli e trebbiarli a mano è un lavoraccio. Le mietitrebbie parcellari(cioè piccole) che vengono utilizzate da università e centri di ricerca per fare sperimentazioni costano una cifra. Esistono piccole trebbiatrici, un po' costosette, e rimane sempre il problema di mietere. Un po' più semplice è produrre il mais, per cui esistono anche trebbiatrici manuali con una funzionalità accettabile.
Purtroppo io sono arrivato alla conclusione che per il momento cereali e legumi è meglio comperarli da qualche vicino affidabile con un'azienda grandina. I prezzi, anche biologici, sono ancora troppo bassi perchè abbia senso fare tutto quel lavoraccio.

Farsi gli olii è un casino, anche quando hai gli olivi devi sempre andare al frantoio. Non ho idea se si possa fare olio di arachidi, mais, girasole... con metodi caserecci, e per quelli non trovi neanche i frantoi.

Per la frutta se pianti due o tre piante per varietà, magari che fruttificano anche in tempi diversi, riesci ad avere frutta fresca da maggio a dicembre. Da gennaio ad aprile o ti organizzi a fare una serra per gli agrumi o matti da parte mele e kiwi che ti si conservano o secchi qualche frutto durante l'estate o fai succhi. Non ti tedio con tutto il ciclo di produzione mensile di ogni albero, ma se ti interessa lo scrivo in un altro messaggio.

Per l'orto se lo fai bene potrebbero bastare 60mq da dividere in due zone, quella estiva e quella invernale, che poi si invertono ogni anno(se interessa descrivo ciclo in prossimo messaggio). Questo tenendo conto che le patate le farai a parte fuori dall'orto e che il prato sotto al frutteto-oliveto cercherai di riempirlo di cicorie, bieta, carciofi, piante aromatiche... e ci saranno anche altre erbe spontanee commestibili


02/11/2014, 23:43
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Ciao MarcelloC, grazie per il tuo post.
Cerco di rispondere ai vari punti.
La legna da ardere: credo che ne userò veramente poca. La casa passiva in balle di paglia con serra solare è autosufficiente dal punto di vista energetico. La legna è necessaria solo quando si susseguono diversi giorni di cielo coperto. Ho previsto di costruire una stufa a razzo (rocket stove) con massa termica accumulatrice. Piccole quantità di legna (anche resti di potature) dovrebbero bastare. Forse 5 q. Diciamo 10 per il piacere di cuocere le pizze nel forno a legna.

Animali: In effetti è un'ottima idea d'integrare pecore o capre (come manodopera gratis). Pensavo anche ad un eventuale maiale (se riesco ad avere abbastanza bosco). Concordo anche per le api.

Cereali: non ho alcuna idea di come fare :| . Innanzi tutto devo capire quanto posto serve. Se capisco bene, per produrre circa 200kg, potrebbero bastare 500 mq. Parlo della tecnica Fukuoka, da adattare al nostro clima. Chiaramente, dovrei trovare dei cerali rustici e capire quale sarebbe la loro resa in zona. Se 500 mq sono realistici, la mietitura con la falce, ci può anche stare. Però per la trebbiatura non saprei...
Come dici, il mais è più semplice da gestire; però da un punto di vista alimentare, è anche meno nutritivo. Quindi lo userei come apporto secondario.
Comprerei un piccolo mulino per la farina.

Ulivi: pensavo ad una ventina di piante. Che distanza/associazioni consigli? E se volessi aggiungere della vite?

Frutta: Lista di quello a cui pensavo: fichi, uva, mele, pere, susine, cachi, ciliegie, pesche, albicocche. Nella parte più boschiva, aggiungerei: noci, castagni, noccioli, gelsi. Bacche un po' ovunque.

Verdura: tutto quello che viene in mente :D

Serra: probabilmente sarà 10x2,5m in doppio vetro, addossata alla casa. Vasca d'acqua per acquacultura come volano termico. Userei la serra per prolungare certe culture (pomodori, peperoni...) e come semenzaio. Forse qualche agrume o alberello più termofilo...

Chiaramente, sono tutte idee. Non vogliamo isolarci dal resto del mondo. È più una prova per vedere fino dove si può arrivare :)

Posta pure, tutte le associazioni che ti sembrano essere interessanti...

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03/11/2014, 15:18
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PakChoi ha scritto:
Come dici, il mais è più semplice da gestire; però da un punto di vista alimentare, è anche meno nutritivo. Quindi lo userei come apporto secondario.
Comprerei un piccolo mulino per la farina.

prima devi trebbiarlo (togliere il seme dalla spiga) e per alcuni cereali (esempio il farro) decorticarlo.


03/11/2014, 19:10
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Credo infatti che la trebbiatura sia la parte più "rognosa". Poi, per l'eventuale decorticatura, non ho nessuna idea di come si faccia :oops:
Come carboidrati, mi viene in mente anche l'amaranto e la quinoa...

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03/11/2014, 20:11
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inizio con il farvi tantissimi auguri per questo coraggioso ed impegnativo progetto...vi ammiro!!

mais...alcune varietà della vostra zona: Marano vicentino e Biancoperla
entrambi vitrei (quindi da polenta)...il primo rosso e il secondo bianco...sono molto resistenti e autoctoni ma hanno rese basse (20-50 qli/ha) e considerando una non lavorazione del terreno (io zapperei leggermente almeno lungo il solco di semina (tipo strip till)) la resa si abbassa
ottima la consociazione con le zucche (riserva per l'inverno) per mantenere il terreno coperto e umido...si potrebbe osare anche con i fagioli rampicanti sul mais ma la resa cala ancora...
le galline anche se libere al pascolo hanno bisogno di integrazioni...80-100g mais/gg...bisogna prevedere anche questo
stimerei un qle di mais da farina per voi (c'è sempre scarto) e 2 qli per 5 galline con gallo...magari non ibride ma una razza locale, sono 3-5 uova al gg con cali in inverno
tradotto in terreno a mais sono 1000-1500 mq...non è impossibile seminare e raccogliere a mano con questa superficie

il mais si può benissimo raccogliere e conservare in pannocchia in gabbioni al coperto o sul pavimento di una stanza areata
può essere sgranato a mano (o con sgranatori ad azione manuale vedi su internet..costano 30-40€) e poi macinato all'occorrenza per uso alimentare e dato intero agli animali

frumento...qui ci sono molte varietà...una di tenero è il Mentana
anche questa ha rese basse e penso che 500mq non siano abbastanza...anche la semina su terreno non lavorato di questo cereale è più difficile...se cresce molta erba il frumento produce pochissimo...quindi una pacciamatura con paglia trinciata o trasemina di trifoglio è molto buona...soprattutto il trifoglio per la fertilità del terreno
il frumento può essere raccolto all'antica...falcetto, covoni per essiccarlo e trebbiatura a terra

naturalmente questi cereali potrebbero entrare in rotazione con leguminose (fagioli nani, piselli nani, fave e ceci a semina primaverile) e i tuberi, oltre che con pascolo per le capre/pecore (che puliscono per bene e concimano...prima dei cereali)

spero di avervi dato qualche informazione utile...


04/11/2014, 20:13
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Ciao Simo95, grazie anche a te per l'intervento e i preziosi suggerimenti.
Il mais Marano ed il Biancoperla, ho provato già a coltivarli, tanto per provare anche se poi non ne ho fatto niente :). Abito a pochi km da Marano e sono riuscito ad avere qualche pannocchia dal consorzio... In realtà ho usato le piante principalmente come tutori per fagioli e fagiolini (come appunto consigliavi). È stato più che altro un modo per osservare ed imparare.
Avevo anche delle zucche tra le piante... Questi primi esperimenti, mi hanno permesso soprattutto di capire quale può essere la distanza giusta tra le piante.
Quando parli di trebbiatura a terra, cosa intendi precisamente?

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06/11/2014, 13:59
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Premetto che non mi intendo di permacultura, voglio solo raccontare la mia esperienza. Tempo fa avevo un campicello piccolo( meno di 1000 m) con il mais. Il contadino non volle passarci la mietitrebbia e mio marito ed io decidemmo di raccoglierlo a mano tanto il campo era piccolo. Un lavoraccio che non finiva più!! A meno che non siate disoccupati o abbiate tanto tempo libero, certe produzioni le accantonerei , almeno all'inizio.
Poi c'è il problema che i cereali vanno essiccati e stoccati in un certo modo, altrimenti non si conservano bene e si possono produrre muffe pericolose

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L'esperto è una persona che ha fatto in un campo molto ristretto tutti i possibili errori.(Niels Bohr)
Più la caduta di un Impero è vicina, più le sue leggi sono folli. Cicerone


09/11/2014, 1:48
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Sez. Suini
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Domanda: se siete vegetariani a che vi serve il maiale? Quello vi ripulisce il bosco, nel senso che non vi rimane più niente

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09/11/2014, 1:52
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Ciao Milli, il tempo disponibile non è mai abbastanza, comunque potrei sempre organizzarmi. Certo che non voglio tornare a fare la "vitaccia" dei nostri nonni. Ecco perché mi attira la permacultura o l'approccio di Fukuoka. Devo solo riuscire a capire fino a che punto possiamo arrivare...
Cita:
Domanda: se siete vegetariani a che vi serve il maiale? Quello vi ripulisce il bosco, nel senso che non vi rimane più niente
Devo dire che qui hai ragione e mi hai pure fatto ridere :lol:
Non so se è un'idea sensata o meno, ma avevo letto nel libro di Sepp Holzer 'Guida Pratica alla Permacultura' che il maiale è molto utile indipendentemente dalla carne che produce. Secondo certi studi, aumenterebbe la biodiversità del 200% nel terreno in cui può grufolare. Smuove la terra e le infestanti. Permetterebbe così a certe piante di crescere. Per questo sono consigliate varietà piccole e rustiche. Chiaramente, penso che avrebbe bisogno di molto bosco (e ben recintato).
Ma forse è solo una sciocchezza... :?

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